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Esperienze e strumenti per il community social work e la rigenerazione dei territori - 5° Convegno internazionale
Sempre più spesso sentiamo parlare di lavoro di comunità, in un duplice senso.
Da un lato è la capacità delle comunità di attivarsi per affrontare sfide e generare cambiamento, dall’altro è l’insieme di competenze e pratiche che servizi sociali, operatori e operatrici possono mettere in campo per favorire attivazione, sviluppo o rigenerazione comunitaria.
Al centro di tutto c’è un elemento imprescindibile: la partecipazione. Non si può immaginare di risolvere problemi collettivi senza coinvolgere chi quei problemi li vive ogni giorno.
Fare community work significa dare voce alle comunità, creando spazi di ascolto autentico e confronto aperto e paritario, in cui idee, bisogni e aspirazioni possano emergere e trasformarsi in azioni concrete. Significa valorizzare le risorse già presenti nei territori, sostenere iniziative e accompagnare processi di cambiamento che mettano al centro le persone. Un lavoro complesso, ma essenziale per contrastare solitudini, disuguaglianze ed emarginazione, e per costruire comunità più coese, inclusive e capaci di rispondere alle sfide del presente e del futuro.
Metodi, procedure e strumenti per costruire percorsi di aiuto condivisi
Favorire la partecipazione nei procedimenti di tutela coinvolgendo bambini/e, ragazzi/e e le loro famiglie: questi sono i principi che ispirano il Master in Tutela dei Minori.
Chi opera nel campo della tutela minorile si trova coinvolto in situazioni estremamente complesse, dal punto di vista relazionale e procedurale. La tutela dei minori è infatti una delle aree più controverse, in cui le decisioni dei professionisti possono essere oggetto di polemiche. È anche un ambito in cui operatrici e operatori si sentono particolarmente gravati dalla complessità delle situazioni, dalla sensazione di impotenza, dai dilemmi legati alla necessità di dover andare incontro a bisogni e diritti difficili da conciliare gli uni con gli altri.
Il master, partendo da questi presupposti, intende approfondire le fasi del percorso di aiuto di famiglie vulnerabili, lavorando sul loro coinvolgimento a livello decisionale, nel rispetto di bambini/e e ragazzi/e.
Metodologie e strumenti per ideare, realizzare e valutare progetti
Il Master si propone come un’occasione di riflessione, analisi, costruzione ed implementazione di nuove conoscenze e competenze, indispensabili per esercitare efficacemente la funzione di progettista sociale. Dopo un approfondimento iniziale sul senso e sul ruolo che la progettazione sociale può assumere nel quadro delle politiche di welfare, il percorso formativo affronterà via via le diverse fasi che compongono il lavoro di progettazione, dalla fase iniziale e preparatoria, a quella di stesura del progetto, di implementazione e di valutazione.
Una raccolta di materiali e strumenti operativi dedicati al Lavoro Sociale, che si rivolge direttamente ai professionisti e alle professioniste del settore, che saranno accompagnati passo dopo passo nei diversi ambiti del Lavoro Sociale.
I testi seguono un approccio pratico, avendo al contempo un taglio teorico, che mette in evidenza i principali passi da seguire per conoscere e mettere in pratica uno specifico progetto.
Spazi e modalità di ascolto attivo nei percorsi di aiuto
Le Convenzioni internazionali, la normativa e le linee guida nazionali sanciscono il diritto dei più piccoli di essere ascoltati e di poter partecipare ai processi decisionali che li riguardano.
Ascoltare il punto di vista dei bambini e dei ragazzi è indispensabile anche per progettare percorsi di aiuto a loro misura e di conseguenza maggiormente efficaci, l’ascolto attivo di bambini e ragazzi rimane però una sfida ancora aperta per gli operatori chiamati a promuovere il loro benessere.
A partire da un inquadramento teorico e metodologico sul tema, i partecipanti al corso potranno consolidare, rafforzare o ripensare le proprie pratiche professionali in un’ottica maggiormente partecipativa e acquisire spunti operativi e competenze specifiche da mettere in campo nella gestione dei colloqui con bambini e ragazzi. Durante il corso verranno presentati gli strumenti e le attività contenuti all’interno del Kit “A tutt’orecchi” utili per promuovere la partecipazione e l’ascolto attivo di bambini e ragazzi.