Il linguaggio costituisce una competenza chiave per lo sviluppo del bambino e la sua piena inclusione educativa. Tuttavia, una percentuale significativa di bambini presenta difficoltà specifiche nell’apprendimento dell’italiano e delle lingue straniere, nonché nello studio in italiano, a causa di un disturbo della comunicazione, del linguaggio o dell’apprendimento.
La ricerca scientifica ha dimostrato che alla base di alcuni di questi disturbi c’è un deficit di tipo fonologico. Si tratta di una questione non di poco conto, in quanto la capacità di decodifica, l’associazione suono-lettera e la capacità di riconoscere i suoni di una lingua sono ‘abilità strumentali’, funzionali alle abilità linguistiche di ordine superiore, come ad esempio, la comprensione di un testo scritto o orale.
Risulta quindi fondamentale lavorare con gli apprendenti sulle competenze di base fonologiche e ortografiche necessarie per il successivo lavoro di promozione e sviluppo delle abilità linguistiche di comprensione, interazione, produzione scritta.
Un’istruzione fonologica, basata su un approccio multisensoriale e ludico, sia per la lingua materna che per la lingua straniera, sembra essere una delle strategie più efficaci. Questo tipo di approccio didattico può essere esteso, con importanti benefici, a tutti gli studenti, specialmente nelle fasi iniziali dell’alfabetizzazione.
È noto però che la scuola italiana tradizionalmente tende a trascurare queste competenze (basta analizzare le Indicazioni Nazionali per il Curricolo). Va inoltre evidenziato che anche i diversi approcci glottodidattici che si sono susseguiti nel tempo, compreso l’approccio comunicativo, non prevedono un lavoro sulla dimensione fonologica e ortografica.
Alla competenza fonologica e meta-fonologica sarà dedicato il terzo workshop del corso di Esperto nell’Educazione Linguistica realizzato con la collaborazione del Gruppo di Ricerca ELICom (Educazione linguistica inclusiva e comunicazione) dell’Università di Parma.
Rifletteremo sui principi da seguire e gli errori da evitare per insegnare a leggere ai bambini, vedremo come l’insegnante può promuovere e coltivare la propria competenza fonologica e meta-fonologica nella lingua inglese e come può costruire percorsi e proporre attività per la sensibilizzazione fonologica e ortografica con i bambini. Nel corso del workshop verranno fornite indicazioni metodologiche e illustrati esempi operativi, con un focus sull’uso dello storytelling. Da questi interventi di potenziamento della competenza fonologica ne trarranno vantaggio sia gli alunni con bisogni linguistici specifici sia tutti quegli allievi che, seppur in assenza di deficit conclamati, riscontrano difficoltà simili: il risultato sarà la promozione di un’educazione linguistica inclusiva.