Nel 2016 con un gruppo di amici e colleghi del mondo dell’editoria libraria decidemmo di dare vita al Centro Formazione Supereroi con l’obiettivo di mettere al servizio di studenti e insegnanti delle scuole pubbliche di Milano le competenze di creatività legate alla scrittura maturate nel corso di tanti anni di impegno lavorativo, dando vita a laboratori e altre attività. A ispirarci era stata l’esperienza di 826 Valencia.
826 Valencia è un progetto che prende il nome da una strada di una zona di San Francisco ai tempi a forte presenza ispanica, e nacque nel 2002 su impulso di una educatrice (Nínive Calegari) e di uno scrittore (Dave Eggers). L’idea che avevano in testa era molto semplice: aiutare gli studenti locali a migliorare le loro competenze linguistiche inglesi usando la scrittura, se possibile in modo non troppo noioso. Trovarono un edificio all’826 di Valencia St. e si misero al lavoro. C’era solo un piccolo problema che ben presto si trasformò in una meravigliosa opportunità. Per un vincolo urbanistico i locali che davano sula strada dovevano essere un negozio. I nostri eroi, senza scomporsi, vista la peculiare struttura dello spazio aprirono nientedimeno che un negozio per pirati (!!!!) dove vendere le forniture necessarie per bucanieri, pirati e corsari e, naturalmente, i libri dei giovani autori. Lo spazio dietro il negozio sarebbe servito per i laboratori di scrittura. E fu così che ben presto il centro si riempì di studenti che lavoravano sulla scrittura con il supporto di tutor specializzati, con laboratori ad alto impatto creativo, facilitati in questo dalla magica atmosfera del Pirates’ Shop. In breve, il modello ebbe successo e si diffuse tanto che oggi esistono nove capitoli ufficiali di 826 negli Stati Uniti (raggruppati sotto la sigla 826National) e decine di altri gruppi simili in tutto il mondo.
Torniamo a noi, a Milano: nel 2016 nasce quindi ufficialmente l’Associazione Centro Formazione Supereroi che si avvale della collaborazione, della passione e delle competenze di editor, giornalisti, scrittori, educatori e volontari tutti «professionisti della parola scritta», come recita il nostro statuto. Ai tempi non avevamo una sede ma le buone intenzioni e le buone idee non mancavano per cui cominciammo da subito a organizzare i nostri laboratori gratuiti nelle scuole pubbliche di Milano. E fu così che per diversi anni, i volontari del CFS, veri e propri clerici vaganti, girarono per tutti gli angoli di Milano per svolgere la loro missione. Quando nel 2020 il Covid-19 rese impossibile lo svolgimento in classe dei laboratori sembrò che tutto fosse finito e che il progetto, per quanto eroico, fosse giunto al capolinea. Ma, come vuole la tradizione, non ci demmo per sconfitti e rilanciammo: organizzammo un megaprogetto che coinvolse 93 scuole della Lombardia. Si trattava di scrivere un enorme diario collettivo di quell’evento storico che stava avvenendo sotto i nostri occhi e nelle nostre case. Grazie all’aiuto degli insegnanti ben 2.500 studenti presero parte all’iniziativa — battezzata Le storie siamo noi. Diari dalla terra del Coronavirus — e produssero ben 68 libri.
Sopravvissuti miracolosamente al Grande Inverno Pandemico, arrivò anche per noi del CFS la primavera, piena di germogli e di sorprese. Gli amici del CCL, il Consorzio Cooperative Lavoratori, ci offrirono la meravigliosa opportunità di avere una sede: 130 mq al piano terra di un complesso residenziale che si apre sul quartiere e affaccia sul parco Baden Powell. E fu così che nell’ottobre 2023, dopo anni di attività itineranti nelle scuole milanesi, abbiamo trovato casa a Milano, in via Argelati 37. Come si può ben immaginare, la sede ci ha consentito di ampliare il numero e il perimetro delle attività dedicate agli studenti che qui possono partecipare a laboratori di scrittura, scatenare la fantasia, realizzare capolavori, tutto gratuitamente. Tanto per dare una idea, solo nel corso di quest’anno scolastico 2023-2024 abbiamo svolto oltre 40 laboratori di scrittura che hanno coinvolto più di 1.000 ragazzi.
Ma dopo la storia, passiamo alla filosofia: come funziona un po’ più nello specifico il nostro progetto? A cosa si ispira? Quali valori lo fondano?