I laboratori di scrittura con le scuole

I laboratori di scrittura con le scuole

Al centro della nostra attività sono i laboratori gratuiti che si rivolgono appunto alle scuole pubbliche (privilegiando quelle che vivono le situazioni di maggiore fragilità), organizzati in due incontri di un paio d’ore ciascuno, a una settimana di distanza.

Di norma, nel primo incontro si svolgono diverse attività che servono, da un lato, a far capire ai ragazzi che si tratta di una cosa divertente, senza voti e/o giudizi e dall’altra a farli cominciare a scrivere senza eccessivi stress. Proprio nell’ambito di queste attività «di riscaldamento» abbiamo scoperto quanto sia importante la scrittura della biografia. Ai ragazzi spieghiamo che, siccome stanno per diventare autori di un libro vero, devono scrivere — proprio come gli autori veri — la loro bio, che i lettori poi leggeranno. All’inizio lo facevamo un po’ per entrare nel gioco della scrittura in modo abbastanza leggero, poi ci siamo resi conto che dare ai ragazzi la possibilità di raccontarsi al di fuori dei ruoli soliti (studenti, figli, ecc.) o di orizzonti di attese più o meno standardizzati spesso innesca narrazioni molto intense e potenti.

Nel secondo incontro passiamo alla parte di laboratorio che darà il titolo al libro finale. E qui ognuno di noi ha una serie di modelli che usa, che copia dagli altri o che mischia a quelli degli altri. Questo, sia detto per inciso, è uno degli aspetti più incredibilmente stimolanti per noi «Formatori di supereroi»: avere accesso ai laboratori degli altri, oltre a essere un gran divertimento, è una fonte eccezionale di idee, di stimoli e di spunti.

Proviamo a raccontarne un paio. Ce n’è uno ideato da Leonardo Patrignani (uno scrittore di fantascienza) che si intitola Svariati modi per evitare la guerra dei mondi. Insomma, posti di fronte alla minaccia di un possibile annichilimento del pianeta i ragazzi hanno l’incarico di evitare la catastrofe e quindi devono spiegare ai marziani perché NON distruggere la Terra. Per far questo devono raccontare loro tre cose (un esempio di generosità, un esempio di genialità inventiva e un esempio di genio artistico). Di solito i ragazzi si sbizzarriscono in una serie incredibile di risposte, una più divertente e toccante dell’altra, come quel ragazzino delle medie che spiegava agli alieni che una civiltà che ha creato qualcosa di straordinario come la mozzarella non può proprio essere cancellata…

Un altro laboratorio che piace molto è quello che ha ideato una scrittrice come Carmen Covito in occasione di una serie di incontri con una classe di un Centro del Comune di Milano contro la dispersione scolastica. Il laboratorio si intitola CompraMi. Ecco qualche riga dell’introduzione di Carmen: Milionari cinesi che comprano squadre di calcio, società arabe che comprano grattacieli interi, turisti di ogni nazionalità che comprano merci di ogni genere purché siano high standing, fashion, trendy e, prima di tutto, made in Milano. Bene! Le persone circolano, le merci circolano, l’economia si rallegra e questo ci fa piacere, perché dimostra che essere una metropoli internazionale e aperta al mondo conviene, mentre la chiusura, il razzismo, la diffidenza non possono che impoverire. Dunque, proviamo a vendere anche noi qualcosa di Milano. Ma che cosa vendiamo? E a chi? E come convinciamo il nostro potenziale acquirente — il nostro target — a comprare il pezzetto di Milano che gli vogliamo dare?

Al termine del laboratorio, una volta raccolti i testi scritti dai ragazzi sotto la guida del Formatore di Supereroi, il lavoro passa alla redazione che si occupa dell’editing, dell’impaginazione, della correzione delle bozze, della quarta di copertina e della copertina (ogni passaggio viene affidato a professionisti del settore: redattori, editor, grafici, ecc.), fino ad arrivare alla stampa dei libri, una copia per ciascuno studente. Questo elemento finale è cruciale. Il fatto che il prodotto finale dell’attività laboratoriale sia un libro vero e proprio con una bella copertina (e non delle fotocopie pinzate o altro) rappresenta un momento assolutamente fondamentale del percorso. Perché restituisce tangibilmente valore alle parole scritte da tutti i ragazzi, e contribuisce in modo rilevante a motivare ulteriormente i partecipanti ai laboratori. Il libro stampato che ogni studente si ritrova tra le mani alla fine è il modo concreto per dirgli diverse cose, come «Hai fatto una cosa importante e bella, le tue parole contano. Le cose che dici hanno un valore». Insomma, il libro stampato completa il laboratorio e in un certo qual modo finisce per riassumere il senso del nostro progetto: fare una cosa molto seria, come la scrittura, in modo leggero e coinvolgente, restituire dignità a tutti, nessuno escluso.

Una postilla importante. Per l’anno scolastico 2024-2025 abbiamo in programma da un lato di allargare l’offerta dei nostri laboratori, organizzandone alcuni finalizzati alla creazione di podcast, di stand-up comedy, di testi musicali. Dall’altro abbiamo deciso di organizzare gran parte delle nostre attività attorno al tema della comicità, declinata in vari modi. E questo è solo l'inizio.