Il nuovo Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore

Il nuovo Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore

1. Il nuovo Sistema

Con la legge 15 luglio 2022, n. 99, è stato istituito il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore finalizzato, anche accogliendo le esigenze di innovazione del sistema di istruzione e formazione, a creare le condizioni per promuovere l’occupazione giovanile e sostenere il rilancio di un’economia competitiva e ad alta intensità di conoscenza.

Si tratta di una delle iniziative fortemente collegate al PNRR (Piano nazionale ripresa resilienza) per le quali negli ultimi tempi si è registrata una forte accelerazione da parte del Governo; essa riguarda, in particolare, la Missione 4 – Istruzione e Ricerca per il potenziamento dell’offerta dei servizi in tutti gli ambiti dell’istruzione e formazione, dagli asili nido alle università, che ha previsto anche la riforma del sistema di formazione terziaria e lo sviluppo di quello della formazione professionale terziaria.

Gli investimenti sono ispirati ai principi generali del PNRR, alla transizione ecologica, a quella digitale, alla valorizzazione delle nuove generazioni, alla parità di genere; essi mirano allo sviluppo dell’offerta formativa di enti di formazione professionale terziaria, anche prevedendo la creazione di network con aziende, università e centri di ricerca tecnologica e scientifica, autorità locali e altri sistemi, anche attraverso il potenziamento dei laboratori con tecnologie 4.0.

L’importanza di tale scelta strategica è confermata dall’entità dei finanziamenti riservati alla sua realizzazione; infatti, già con il decreto del 29 novembre 2022, n. 310, sono stati erogati oltre 450 milioni di euro in favore delle Fondazioni ITS Academy che negli anni 2020 e 2021 hanno realizzato almeno un percorso di formazione per il potenziamento dei laboratori formativi nei processi di trasformazione del lavoro (Transizione 4.0, Energia 4.0, Ambiente 4.0, ecc.) e per la realizzazione di nuovi laboratori per l’ampliamento della offerta formativa, con una quota di almeno il 40% per gli ITS Academy delle Regioni del Mezzogiorno.

Ha fatto seguito il Decreto del 10 maggio 2023, n. 84, con il quale sono state ripartite ulteriori risorse per il potenziamento dei laboratori di altri 14 Istituti Tecnologici Superiori ITS Academy di nuova costituzione, dopo l’attivazione di almeno un percorso formativo nell’anno 2022 e il Decreto del 26 maggio 2023, n. 96, con il quale sono stati ripartiti ulteriori 700 milioni di euro per il potenziamento dell’offerta formativa degli ITS Academy. Ulteriori finanziamenti sono giunti con il Decreto n. 1385 del 10 agosto 2023 per la ripartizione delle risorse, quota nazionale del Fondo per l’istruzione tecnologica superiore per gli ITS Academy per l’esercizio finanziario 2023, destinate anche al monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi, alla fornitura di diplomi e ai progetti di supporto alla diffusione di attività abilitanti all’utilizzo di strumenti avanzati; il Decreto direttoriale n. 1453 del 29 agosto 2023 per il saldo delle somme per il credito d’imposta per le erogazioni liberali in favore delle Fondazioni ITS Academy; il Decreto n. 2005 del 16 ottobre 2023 per il pagamento all’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato di 13.000 diplomi ITS; infine, con il Decreto n. 2214 del 6 novembre 2023 sono state saldate all’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) le attività di monitoraggio e valutazione per incarico del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito).

Un ulteriore e ben più rilevante passo in questa prospettiva è stato l’approvazione il 18 settembre 2023 in sede del Consiglio dei Ministri del disegno di legge per la definitiva istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale.

La scelta è, in definitiva, quella per un grande sistema di formazione tecnologica professionalizzante costituito, oltre che dai percorsi sperimentali del secondo ciclo di istruzione e da quelli di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), dagli Istituti tecnici superiori (ITS) che diventano Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) in un progetto ispirato ai principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione nel rispetto delle competenze delle regioni e degli enti locali.

Si tratta di un riordino complessivo dell’intero sistema di istruzione e formazione la cui partenza è stabilita per l’anno scolastico 2024/2025, anche prevedendo l’attivazione di percorsi quadriennali sperimentali di istruzione secondaria di secondo grado finalizzati all’acquisizione delle competenze definite nel Profilo educativo, culturale e professionale dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado e delle conoscenze e abilità degli indirizzi degli studi.

Nell’ambito dell’innovativa filiera è prevista la possibilità per le Regioni e per gli Uffici scolastici regionali di stipulare accordi, anche con la partecipazione degli ITS Academy, delle università, delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, e di altri soggetti pubblici e privati per creare reti di scuole definite campus che accolgano istituti della filiera, ma anche istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, comprese quelle che offrono percorsi quadriennali.

La prospettiva è di realizzare accordi e sperimentazioni per ampliare l’offerta formativa sul territorio, favorire i passaggi tra i vari percorsi, sviluppare l’istruzione secondaria di secondo grado con offerte di studi quadriennali, promuovere metodologie innovative e qualificare l’uso delle risorse professionali, logistiche e strumentali, stipulare contratti di prestazione d’opera per attività di insegnamento con soggetti del mondo del lavoro e delle professioni, definire certificazioni delle competenze trasversali e tecniche per l’inserimento lavorativo.

Nell’ambito dello sviluppo della filiera tecnologico-professionale sono stati previsti anche la promozione dell’apprendimento integrato di contenuti e attività formative in lingua straniera veicolare (CLIL), quella di partenariati per realizzare modalità di co-progettazione dell’offerta formativa e di percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO), il riconoscimento e la valorizzazione delle opere dell’ingegno e dei prodotti con diritto d’autore e di proprietà industriale realizzati nella filiera tecnologico-professionale e il loro trasferimento tecnologico verso le imprese.

Per la realizzazione del progetto è stata anche definita una Struttura tecnica per la promozione della filiera con sede presso il MIM incaricata di varie funzioni. A tale Struttura è preposto un Coordinatore con incarico di livello dirigenziale generale individuato tra i dirigenti di prima e seconda fascia del MIM, affiancato da un dirigente di livello non generale, sempre del MIM, e da otto esperti del settore che operano con il supporto amministrativo della direzione generale del Ministero competente per l’istruzione tecnica e professionale.

Tali scelte hanno aperto un ampio dibattito nel Paese che si è polarizzato tra coloro che hanno condiviso tale prospettiva considerandola adeguata a qualificare la formazione scolastica e incrementare le possibilità di lavoro per le giovani generazioni e coloro che hanno interpretato l’operazione come una vera e propria devoluzione alle Regioni di competenze dello Stato.

Lo stesso CSPI (Consiglio superiore della pubblica istruzione), pur esprimendo parere positivo nella seduta plenaria n. 106 del 21 giugno 2023, ha sollevato alcune rilevanti osservazioni su vari aspetti dell’operazione. Una prima osservazione, poi accolta dal MIM, ha riguardato i requisiti e gli standard minimi di accreditamento e gli eventuali criteri integrativi delle Fondazioni che saranno di competenza delle Regioni; l’invito è stato di attenersi strettamente al Decreto nella selezione delle candidature in quanto, pur essendo una fase ancora preliminare, occorrerà garantire il più rigoroso rispetto dei requisiti minimi di accreditamento previsti a livello nazionale.

Altra preoccupazione ha riguardato l’opportunità di distinguere il patrimonio dai fondi di gestione e dai contributi per il funzionamento per evitare di incrementare il patrimonio stesso, eventualità già regolamentata dal Decreto ministeriale n. 89 del 17 maggio 2023 sullo schema di statuto delle Fondazioni, approvato nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.

Il CSPI ha espresso anche la preoccupazione che una eventuale sospensione dell’accreditamento avrebbe potuto compromettere le attività formative in corso e il completamento dei percorsi, e ha proposto la sospensione dell’avvio di nuovi percorsi a cura della stessa fondazione sospesa.

Non è stata accolta la richiesta di eliminare la potestà per le Regioni di definire eventuali criteri aggiuntivi in quanto già previsto nella legge n. 99/2022, così come la richiesta di far effettuare l’accreditamento delle sedi a cura del MIM come garanzia della dimensione nazionale del sistema in quanto la stessa legge istitutiva degli ITS Academy ha previsto che questa operazione sia di competenza nazionale solo finché le Regioni non avranno definito una propria disciplina per il riconoscimento e l’accreditamento degli ITS Academy.

Non è stata neppure accolta la richiesta di definire con un decreto le procedure per i conflitti interpretativi e applicativi delle norme nazionali, in quanto questo rientra già tra le competenze e le funzioni ordinarie del MIM.

Infine, il CSPI ha formulato la raccomandazione che sia attuato il disposto dell’art. 5, comma 5, della legge n. 99/2022 per la salvaguardia dei diritti e delle tutele contrattuali del personale delle fondazioni perché garantirebbe una più efficace operatività e la qualità dell’offerta formativa.

2. Il quadro di massima

È stata la legge n. 99/2022 a delineare il quadro di massima dando il via a una complessa operazione; è previsto che dopo la fase iniziale dall’anno scolastico 2024/2025 vari suoi aspetti saranno ridefiniti con nuove e più adeguate regole. In realtà, è da tempo che i nostri sistemi di formazione stanno cercando di collegare in modo più sistematico e funzionale l’offerta del mondo del lavoro a quella della formazione in generale.

Il Decreto si inserisce in una serie di provvedimenti a partire dal D.lgs 16 gennaio 2013, n. 13, che aveva definito norme generali e livelli essenziali delle prestazioni per individuare e validare gli apprendimenti non formali e informali e gli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze. Aveva fatto seguito il decreto 30 giugno 2015 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, che aveva riordinato il riconoscimento a livello nazionale delle qualificazioni regionali e delle relative competenze, nell’ambito del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione e delle qualificazioni professionali.

Successivamente, era stato istituito con il Decreto 8 gennaio 2018 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, il Quadro nazionale delle qualificazioni rilasciate nell’ambito del Sistema nazionale di certificazione delle competenze. Non meno importanti erano stati, infine, il Decreto 5 gennaio 2021 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e con i Ministri della pubblica amministrazione, dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico, che aveva diffuso le linee guida per l’interoperatività degli enti pubblici titolari del sistema nazionale di certificazione delle competenze, e il Decreto 15 giugno 2023 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali che, di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca, che ha adottato il Rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF – Aggiornamento 2022 – Manutenzione 2022.

 

La mission

Finalità fondamentale degli ITS Academy è quella di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali per sostenere lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo in modo sistematico, coprendo il divario tra la domanda e l’offerta di lavoro con percorsi di formazione tecnica superiore a livello post-secondario nelle aree tecnologiche considerate strategiche per le politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica.

A tali istituti è ora affidato il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, curare l’orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche, l’informazione delle famiglie, promuovere l’aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti di discipline scientifiche, tecnologiche e tecnico-professionali nella scuola e nella formazione professionale, sostenere le politiche attive del lavoro, la formazione continua dei lavoratori tecnici altamente specializzati in un quadro di apprendimento permanente per tutto l’arco della vita.

Costituisce priorità strategica degli ITS Academy anche la formazione professionalizzante di tecnici superiori per la transizione digitale e per l’espansione dei servizi digitali negli ambiti dell’identità, dell’autenticazione, della sanità e della giustizia, per l’innovazione, per la competitività e la cultura, per la rivoluzione verde e la transizione ecologica e per le infrastrutture per una mobilità sostenibile.

Nella legge è stato previsto che possono accedere a tali percorsi i giovani e gli adulti in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di un diploma quadriennale di istruzione e formazione professionale (art. 15, commi 5 e 6, D.lgs 17 ottobre 2005, n. 226) insieme a un certificato di specializzazione tecnica superiore rilasciato dopo la frequenza di corsi di istruzione e formazione tecnica superiore di almeno 800 ore (art. 69, legge 17 maggio 1999, n. 144).

È prevista la costituzione presso il MIM dell’anagrafe degli studenti iscritti ai percorsi degli ITS Academy con la banca dati che viene adeguata in funzione di specifici compiti (art. 13, DPCM 25 gennaio 2008).

 

Istituzione e requisiti minimi

Come per la programmazione dell’offerta formativa sul territorio, l’istituzione degli ITS Academy è di competenza esclusiva delle Regioni con criteri che prevedono il coinvolgimento delle parti sociali. È compito del MIM promuovere la costituzione di reti di coordinamento, di settore e territoriali, per lo scambio di buone prassi, la condivisione di laboratori e la creazione di gemellaggi tra fondazioni, anche di Regioni diverse: è previsto che tali reti si riuniscano almeno due volte l’anno con il coordinamento di un rappresentante del MIM.

I requisiti e gli standard minimi per il riconoscimento e l’accreditamento degli ITS Academy e per l’accesso al Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore e i presupposti e le modalità per la revoca dell’accreditamento sono stabiliti a livello nazionale con decreto del MIM, previa intesa in sede di Conferenza permanente e parere delle Commissioni parlamentari, che si esprimono entro 30 giorni dalla trasmissione dello schema di decreto. Le Regioni devono recepirli nei loro sistemi di accreditamento e programmazione, anche prevedendo criteri aggiuntivi, e definire le procedure per il riconoscimento e l’accreditamento.

È previsto che qualora per tre anni consecutivi un ITS Academy consegua nella valutazione un giudizio negativo riferito almeno al 50% dei corsi valutati nel triennio precedente, vengano disposte la revoca dell’accreditamento, la perdita dell’abilitazione al rilascio dei diplomi e dell’accesso ai finanziamenti.

In caso di revoca, le attività formative, se possibile, proseguono sino alla loro conclusione al fine di garantire il completamento dei percorsi degli studenti a cui mancano non più di due semestri alla conclusione.

Queste disposizioni costituiscono principi fondamentali a cui le Regioni devono conformarsi per l’accreditamento degli ITS Academy; sino all’adozione di una propria disciplina per il riconoscimento, l’accreditamento e la revoca tali operazioni sono effettuate dal MIM in base a requisiti e standard minimi prestabiliti.

 

Il regime giuridico

Dal punto di vista giuridico e della struttura organizzativa, gli ITS Academy si configurano come fondazioni di partecipazione (artt. 14 e segg. del codice civile); esse acquisiscono la personalità giuridica (art. 1, Regolamento del DPR 10 febbraio 2000, n. 361) con l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche presso la prefettura della provincia nella quale hanno sede.

Lo standard minimo organizzativo dei soggetti fondatori prevede la presenza nella provincia di almeno un istituto di scuola secondaria di secondo grado, statale o paritario, che abbia un’offerta formativa coerente con l’area tecnologica di riferimento, una struttura formativa accreditata dalla Regione anche fuori provincia di quella della fondazione, una o più imprese, gruppi, consorzi e reti di imprese del settore produttivo che utilizzano le tecnologie legate alle aree del decreto del MIM, una università, o una istituzione AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica), o un dipartimento universitario o un altro organismo del sistema universitario della ricerca scientifica e tecnologica o un ente di ricerca, pubblico o privato, o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (art. 1, D.lgs 16 ottobre 2003, n. 288) o un ente pubblico di ricerca (art. 1, D.lgs 25 novembre 2016, n. 218), che operano nell’area tecnologica dell'ITS Academy.

 

Gli organi amministrativi

Ciascuna fondazione ITS Academy stabilisce, nel proprio statuto, i requisiti di partecipazione, le modalità di verifica, le procedure di ammissione, i limiti e la natura dei rapporti tra i partecipanti, i diritti e gli obblighi connessi e le eventuali incompatibilità. Lo statuto è redatto sulla base di uno schema definito a livello nazionale con delle linee guida pubblicate entro 90 giorni dalla legge. La conformità dello statuto allo schema costituisce standard minimo di organizzazione per il funzionamento degli ITS Academy.

Una particolare attenzione deve essere riservata alla documentazione di iniziative innovative; i soggetti fondatori devono essere in possesso di documentazioni relative alla partecipazione a progetti nazionali e internazionali di formazione, ricerca e sviluppo. Possono divenire fondatori soltanto le persone fisiche e giuridiche, pubbliche o private, gli enti e le agenzie che contribuiscono al fondo di dotazione o al fondo di gestione della fondazione.

Gli organi minimi per la fondazione dovranno prevedere un presidente, legale rappresentante, di norma nominato dalle imprese fondatrici e partecipanti, un consiglio di amministrazione, con un numero minimo di 5 membri, compreso il presidente, l’assemblea dei partecipanti, un comitato tecnico-scientifico, un revisore dei conti. Il prefetto della Provincia della sede legale della fondazione eserciterà il controllo con i poteri previsti dal codice civile (artt. 23, quarto comma, 25, 26, 27 e 28).

 

L’identità culturale

Ciascun ITS Academy fa riferimento a una specifica area tecnologica tra quelle individuate con Decreto del MIM emesso entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, previo parere espresso entro 30 giorni dalle Commissioni parlamentari.

Gli ITS Academy possono svolgere le attività in riferimento all’area tecnologica indicata dal Decreto se non sono già presenti nella stessa provincia altri ITS Academy che si occupano di quell’area, con possibilità di eventuali deroghe previa intesa fra il MIM e la Regione.

Nel Decreto, in relazione ai percorsi formativi, sono definiti:

  • le figure professionali nazionali di riferimento per ciascuna area tecnologica ed eventuali ambiti, con possibile articolazione di tali figure in profili;

  • gli standard minimi delle competenze tecnologiche e tecnico-professionali per ciascuna figura professionale e per i profili in cui essa si articola;

  • i diplomi, rilasciati al termine dei percorsi formativi.

Sino all’adozione del Decreto, ciascun ITS Academy può far riferimento a una delle aree tecnologiche già individuate nel DPCM 25 gennaio 2008 che aveva stabilito:

Art. 7. Standard di percorso 

1. Gli ITS realizzano percorsi finalizzati al conseguimento di diplomi di tecnico superiore relativi alle figure adottate con il decreto di cui all’articolo 4, comma 3, allo scopo di rispondere a fabbisogni formativi diffusi sul territorio nazionale, con riferimento alle seguenti aree tecnologiche:

2. efficienza energetica;

3.mobilità sostenibile;

4. nuove tecnologie della vita;

5. nuove tecnologie per il made in Italy;

6. tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;

7. tecnologie della informazione e della comunicazione.

Nell’individuazione delle aree tecnologiche il Decreto tiene conto delle sfide in atto e delle prospettive più suggestive per lo sviluppo economico, in particolare: della transizione ecologica, di trasporti, mobilità e logistica; della transizione digitale; delle nuove tecnologie per il Made in Italy, compreso l’alto artigianato artistico; delle nuove tecnologie della vita; dei servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro; delle tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo; di quelle dell’informazione, della comunicazione e dei dati; dell’edilizia.

Gli ITS Academy possono fare riferimento anche a più aree tecnologiche a condizione che in quelle stesse aree non operino altri ITS Academy della stessa Regione; è comunque prevista la possibilità di deroga in base ai criteri concordati tra MIM e Regione.

 

I percorsi formativi

I percorsi formativi degli ITS Academy si articolano in semestri e sono strutturati secondo il seguente modello:

  • percorsi di V livello EQF (Quadro europeo delle qualifiche), della durata di quattro semestri, con almeno 1.800 ore di formazione, corrispondenti al V livello del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (Raccomandazione 2017/C 189/03 del Consiglio, del 22 maggio 2017);

  • percorsi formativi di VI livello EQF, della durata di sei semestri, con almeno 3.000 ore di formazione, corrispondenti al VI livello del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente. Tali percorsi possono essere attivati esclusivamente per figure professionali che richiedono un elevato numero di ore di tirocinio, incompatibile con un percorso di durata biennale, e per specifiche esigenze, da definire con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del MIM e del Mur (Ministero dell'Università e della Ricerca), previa intesa in sede di Conferenza permanente.

A conclusione dei percorsi con profitto, si consegue, previa verifica e valutazione finali, rispettivamente il diploma di specializzazione per le tecnologie applicate e quello di specializzazione superiore per le tecnologie applicate. Tali diplomi costituiscono anche titolo per i concorsi per insegnante tecnico-pratico. Con decreto del MIM, di concerto con il Mur, viene stabilita la tabella di corrispondenza di titoli e crediti riconoscibili.

È previsto che i modelli di diploma siano adottati con il Decreto in base alle indicazioni generali per la certificazione dei percorsi ITS Academy; sono rilasciati a cura del MIM, hanno validità su tutto il territorio nazionale e consentono la partecipazione ai pubblici concorsi.

I percorsi formativi prevedono i seguenti standard minimi:

  • devono consentire di raggiungere a livello nazionale nelle aree tecnologiche e nelle figure professionali livelli omogenei di qualità e di utilizzabilità delle competenze acquisite, anche in riferimento all’Unione europea;

  • devono essere progettati e organizzati per offrire risposte organiche, flessibili e modulari a richieste formative personalizzate a giovani e adulti in età lavorativa, prevedendo il riconoscimento dei crediti formativi e di quelli lavorativi, anche per determinare la durata del percorso individuale;

  • devono facilitare la partecipazione degli adulti occupati.

Dal punto di vista strutturale, i percorsi devono contemplare per ciascun semestre ore di attività teorica, pratica e di laboratorio, delle quali almeno il 60% svolte dai docenti provenienti dal mondo del lavoro; i tirocini formativi e gli stage aziendali, che possono essere svolti anche all’estero, devono obbligatoriamente coprire almeno per il 35% del monte orario complessivo.

Le scansioni temporali dei percorsi fanno riferimento a quelle dell’anno accademico, con la possibilità, per i lavoratori occupati, di distribuire il monte orario complessivo e le tempistiche di studio in base agli impegni di lavoro.

I curricoli dei percorsi devono consentire di acquisire competenze generali, linguistiche, scientifiche e tecnologiche, giuridiche ed economiche, organizzative, comunicative e relazionali di vario livello, competenze tecnico-professionali tipiche dei tecnici superiori in rifermento a titoli e qualifiche dell’Unione europee. Vanno strutturati in moduli composti da insiemi di competenze, autonomamente significativi, riconoscibili dal mondo del lavoro come specifiche professionalità; devono essere sostenuti da misure per favorire la frequenza, far conseguire crediti formativi riconoscibili, ottenere certificazioni intermedie e finali e favorire l’inserimento professionale.

Per quel che riguarda il personale, la conduzione scientifica di ciascun percorso deve essere affidata a un coordinatore tecnico-scientifico o a un comitato di progetto, tutti in possesso di un curriculum coerente con il percorso. Alla fondazione spetta anche il compito di assumere in base a contratti come da art. 2222 del codice civile docenti, ricercatori ed esperti, dei quali almeno per il 50% provenienti dal mondo del lavoro e con specifica esperienza professionale di almeno tre anni in settori produttivi riconducibili all’area tecnologica di riferimento dell'ITS Academy, tra esperti dei settori dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali. Per i docenti delle istituzioni scolastiche va verificata la compatibilità con l’orario di insegnamento e di servizio e con le attività della funzione docente.

 

Verifiche, valutazioni, certificazioni, crediti

Il sistema nazionale di monitoraggio e valutazione (art. 14, DPCM 25 gennaio 2008) è curato dal MIM anche con l’aiuto di enti pubblici di ricerca su cui ha la vigilanza ed è realizzato insieme al Mur.

Il rilascio dei diplomi avviene al termine dei percorsi di studio e delle verifiche finali sulle competenze acquisite a cura di commissioni di esame composte da rappresentanti della scuola, dell’università, delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e della formazione professionale e da esperti del mondo del lavoro e della ricerca scientifica e tecnologica.

I criteri e le modalità per costituire tali commissioni sono stabiliti con Decreto del MIM; i compensi (Decreto ministeriale del 24 maggio 2007) e le indicazioni generali per la verifica finale e per la certificazione delle competenze deve facilitare la riconoscibilità del titolo rispetto ad analoghi studi in ambito nazionale e dell’UE. Anche gli indicatori e le modalità di monitoraggio e valutazione dei percorsi sono definiti con decreto del MIM.

La certificazione, oltre a facilitare riconoscimento ed equipollenza di percorsi e titoli, deve avvenire rispettando criteri di trasparenza e favorendo l’integrazione tra i sistemi di istruzione e formazione a livello terziario.

La norma chiarisce che per credito formativo deve intendersi l’insieme di competenze acquisite in un percorso ulteriore di istruzione, formazione e lavoro, che sono riconosciute dall’istituzione a cui accede l’interessato.

Il riconoscimento dei crediti formativi è valido per:

  • l’accesso ai percorsi;

  • l’abbreviazione e la facilitazione di eventuali passaggi ad altri percorsi del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore;

  • la facilitazione del riconoscimento, totale o parziale, delle competenze acquisite nel mondo del lavoro, nelle università e nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica e in altri sistemi formativi.

Agli ITS Academy è riconosciuta la potestà di svolgere le attività di intermediazione di manodopera (art. 6, comma 1, lettere a) e b), D.lgs 10 settembre 2003, n. 276) purché rendano pubblici e gratuitamente accessibili nei siti istituzionali i curricula dei propri studenti, dall’immatricolazione almeno fino al dodicesimo mese dopo il conseguimento del diploma.

 

Patti e raccordi

Gli ITS Academy e le università possono stabilire organici raccordi attraverso patti federativi (art. 3, comma 2, legge 30 dicembre 2010, n. 240) per realizzare, anche come apprendistato di alta formazione e ricerca, percorsi flessibili e modulari di lauree a orientamento professionale e incrementare le opportunità di formazione e qualificazione professionalizzante dei giovani a livello terziario.

Tali patti possono prevedere attività di promozione e realizzazione di percorsi per lo sviluppo e la specializzazione delle competenze dei lavoratori, anche licenziati e in cassa integrazione, da considerare come crediti formativi per il conseguimento di lauree a orientamento professionale e per il reinserimento in occupazioni qualificate.

Nello specifico decreto del MIM devono essere definiti:

  • i criteri generali e gli standard di organizzazione per la condivisione delle risorse logistiche, umane, strumentali e finanziarie;

  • i criteri generali e le modalità per i passaggi tra i percorsi formativi ITS Academy e quelli per le lauree a orientamento professionale, e viceversa, con reciproco riconoscimento di percorsi e crediti formativi;

  • i criteri generali per il riconoscimento dei crediti certificati dopo i percorsi come crediti validi per il tirocinio di accesso all’esame di Stato per le professioni di agrotecnico, geometra, perito agrario e perito industriale, per il tirocinio da valutare in sede di esame finale delle lauree (legge 8 novembre 2021, n. 163);

  • le modalità per rendere trasparente e sostenere con tabelle nazionali di corrispondenza il riconoscimento dei crediti certificati ai diplomati degli ITS Academy al temine dei percorsi di differente livello per l'eventuale prosecuzione dei percorsi di laurea.

Le tabelle nazionali di corrispondenza saranno adottate con DPCM su proposta dei Ministri dell’istruzione e dell’università e della ricerca, previa intesa con la Conferenza permanente. Le corrispondenze sono individuate in relazione a ciascuna delle figure professionali nazionali di riferimento degli ITS Academy e i crediti formativi sono riconosciuti sulla base dei criteri generali di valutazione.

 

Il Comitato nazionale ITS Academy

La legge prevede l’istituzione presso il MIM di un Comitato nazionale ITS Academy con compiti di consulenza e proposta, consultazione delle associazioni, rappresentanza delle imprese, delle organizzazioni datoriali e sindacali, degli studenti e delle fondazioni ITS Academy.

Il Comitato nazionale deve proporre in particolare linee generali per i piani triennali di programmazione delle attività delle Regioni e per l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro; aggiornamento triennale delle aree tecnologiche e delle figure professionali; attività di potenziamento e sviluppo dell’offerta formativa del sistema e riequilibrio dell’offerta professionalizzante sul territorio; promozione di percorsi formativi in specifici ambiti territoriali, tecnologici, strategici per una omogenea presenza sul territorio nazionale; criteri e modalità per creare reti di coordinamento di settore e territoriali e forme di raccordo con reti di innovazione; programmi per lo sviluppo di campus multiregionali.

Per favorire lo sviluppo del Sistema terziario il Comitato nazionale potrà individuare le linee di azione nazionali per promuovere, anche in riferimento all’equilibrio di genere:

  • attività di orientamento dalla secondaria di primo grado con la proposta degli ITS Academy;

  • programmi pluriennali con percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e altre iniziative con percorsi professionalizzanti in apprendistato di alta formazione per una rapida transizione nel mondo del lavoro, per studenti degli istituti di scuola secondaria di secondo grado, compresi i licei, e di informazione alle famiglie sull’offerta formativa professionale degli ITS Academy;

  • programmi per la diffusione della cultura scientifica e tecnologica, anche per sostenere lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo italiano in coerenza con i parametri europei.

 

Il sistema di finanziamento

Per promuovere lo sviluppo del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore è istituito dal 2022 il Fondo per l'istruzione tecnologica superiore destinato prioritariamente ai percorsi degli ITS Academy quali:

  • l’ampliamento dell’offerta formativa in tutto il territorio nazionale, compresi interventi per nuove sedi e potenziamento di laboratori e infrastrutture tecnologicamente avanzate, anche per la formazione a distanza;

  • misure nazionali di sistema per l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie, l’anagrafe degli studenti, la banca dati nazionale e il sistema di monitoraggio e valutazione, le borse di studio.

Dall’anno 2024 una quota del Fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa e per gli interventi perequativi della legge 18 dicembre 1997, n. 440 verrà accantonata per il reperimento di risorse.

I criteri e le modalità per la ripartizione delle risorse e l’assegnazione alle Regioni per le fondazioni accreditate sono definiti con decreto del MIM previa intesa in sede di Conferenza permanente, in base al numero degli iscritti ai percorsi e al numero di diplomati nel triennio precedente.

Il 30% delle risorse ministeriali sono assegnate, come titolo premiale, in base alla percentuale dei diplomati e al numero di occupati alla fine dell’anno solare successivo a quello del diploma; un ulteriore 5% premiale è assegnato tenendo conto del numero di studentesse iscritte e di quelle diplomate.

Un’altra quota delle risorse premiali, sino al 10% del Fondo, è destinata alla promozione e al sostegno dei campus multiregionali e multisettoriali. Le Regioni hanno l’obbligo di cofinanziare per almeno il 30% delle risorse statali i piani triennali degli ITS Academy, con questi ultimi che possono avvalersi anche di ulteriori risorse pubbliche e private.

Tutti i soggetti fondatori possono contribuire alla costituzione del patrimonio della fondazione ITS Academy con risorse strutturali e strumentali che riguardano:

  • un fondo di dotazione, con denaro, beni mobili e immobili o altre utilità, costituito dai fondatori e dai partecipanti;

  • beni mobili e immobili donati a qualsiasi titolo alla fondazione;

  • donazioni, lasciti, legati e altri atti di liberalità di enti o di persone fisiche;

  • contributi dell'Unione Europea, dello Stato, di enti territoriali e altri enti pubblici.

Per le erogazioni liberali in denaro spetta un credito d’imposta del 30% a condizione che il versamento sia eseguito in banche, uffici postali, altri sistemi analoghi; nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale, il credito d’imposta è del 60% ed è utilizzabile in tre quote annuali di pari importo a partire dalla dichiarazione dei redditi come compensazione (art. 17 D.lgs n. 241/1997).

Le fondazioni ITS Academy sono tenute a destinare le risorse con priorità per il diritto allo studio e alle locazioni di immobili abitativi per gli studenti non residenti; esse possono godere delle agevolazioni finanziarie previste dagli artt. 60, 61, 62 e 63 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134.

Ai percorsi formativi delle fondazioni ITS Academy si applicano per il riscatto degli anni di studio ai fini pensionistici le disposizioni del D.lgs 30 aprile 1997, n. 184 e la deducibilità delle rette versate e dei contributi erogati; si applicano, inoltre, le disposizioni in materia di donazioni liberali come per le scuole del sistema nazionale di istruzione. Il controllo sull’amministrazione della fondazione e sul corretto utilizzo delle risorse ricevute è affidato al Prefetto.

 

La fase transitoria

Per la complessità della realizzazione del progetto è stata definita anche una fase transitoria prevedendo che dall’entrata in vigore della legge e per i successivi 17 mesi siano considerate accreditate:

  • le fondazioni ITS Academy già riconosciute entro il 31 dicembre 2019;

  • quelle accreditate in data successiva ed entro l’entrata in vigore della legge, che abbiano almeno un percorso attivo con un numero di iscritti non inferiore al 50% della media nazionale e che abbiano proprie sedi e laboratori anche in via non esclusiva;

  • quelle iscritte nel registro delle persone giuridiche entro il 30 giugno 2023.

Per le prime due categorie, è previsto, in attesa del Decreto e per i successivi 17 mesi, che le loro attività riguardino una o più aree tecnologiche tra quelle individuate nel DPCM del 25 gennaio 2008, purché, ma con possibilità di deroghe, nella stessa provincia non siano già presenti ITS Academy che operano nella stessa area.

La fase transitoria triennale è regolamentata da un Decreto del MIM nel quale sono individuate deroghe ai criteri di ripartizione del Fondo e stabiliti criteri per il graduale incremento dal 30 al 35% della quota del monte orario complessivo dedicata agli stage aziendali e ai tirocini formativi.

Per gli anni 2022 e 2023, la ripartizione dei finanziamenti è avvenuta in base all’accordo stabilito nella Conferenza unificata il 5 agosto 2014, come modificato dall’accordo del 17 dicembre 2015, e dall’art. 1, commi 465, 466 e 467, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, riservando una quota non superiore al 5% delle risorse del Fondo per l’istruzione e formazione tecnica superiore (art. 1, comma 875, legge 27 dicembre 2006, n. 296), alle misure nazionali di sistema, compresi il monitoraggio e la valutazione (art. 12, comma 5, DPCM 25 gennaio 2008).

Per l’anno 2023, le risorse del Fondo sono state utilizzate per le dotazioni di nuove sedi di ITS Academy e per potenziare laboratori e infrastrutture tecnologicamente avanzate, comprese quelle per la formazione a distanza.