Giorgia Cappelletti

Giorgia Cappelletti

Da piccola pensava che l’archeologia fosse un mestiere polveroso. Da grande ha scoperto che non è solo polveroso, ma anche fangoso, sabbioso o sassoso... Però è anche molto divertente. Come archeologa ha viaggiato in Paesi lontani, ha imparato ad arrotolarsi il turbante sulla testa e a farsi i tatuaggi con l’henné, ha dormito sotto le stelle e dentro edifici in rovina, si è commossa davanti a una nidiata di tartarughine appena uscite dall’uovo. Ha visto il mare che luccica di notte e l’aria che trema nel deserto. Alla fine ha deciso che le avventure non valgono niente se non vengono raccontate. Oggi fa la cantastorie.