Indice
1. Il Piano nazionale delle arti 2023-2025
Con la nota n. 48894 del 4 dicembre 2024 il Ministero dell’istruzione e del merito ha reso noto che con DPCM del 17 ottobre 2024 è stato adottato il nuovo Piano delle arti 2023-2025 finalizzato a promuovere la progettualità delle istituzioni scolastiche nel settore dell’arte, della musica e della creatività.
Art. 1
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Ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo 17 aprile 2017, n. 60, è adottato, per gli anni 2023, 2024 e 2025, il Piano delle arti come da Allegato A, che costituisce parte integrante del presente decreto.
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Il Piano delle arti contiene misure idonee a garantire alle bambine ed ai bambini, alle alunne e agli alunni, alle studentesse ed agli studenti l’apprendimento, la pratica, la creazione, la conoscenza storico-critica e la fruizione consapevole dei linguaggi artistici, quali requisiti fondamentali del curricolo, nonché la conoscenza del patrimonio culturale del passato e di quello contemporaneo nelle sue diverse dimensioni.
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Il Piano delle arti è attuato in collaborazione con i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» nel sistema nazionale di istruzione e formazione e prevede azioni di monitoraggio sulla relativa attuazione.
Nel Piano delle arti, nel quale si riconosce al sistema di istruzione e formazione il ruolo svolto nella promozione dell’educazione all’espressione e alla fruizione artistica, viene delineata una innovativa concezione della scuola che offre spazi all’apprendimento, alla pratica, alla creazione, alla conoscenza storico-critica e alla fruizione consapevole di svariate forme di espressione dei diversi linguaggi artistico-performativi, dalla musica alla danza, dal teatro al cinema, dalle arti grafiche, pittoriche, plastiche e multimediali al design, dalla poesia ad altre forme di scrittura che valorizzino la lingua italiana sul piano storico e geografico.
Viene auspicato che la scuola sappia porsi come un laboratorio naturale per la scoperta e lo sviluppo di capacità e potenzialità espressive e creative prevedendo che l’approccio alle arti avvenga sin dalla scuola dell’infanzia e che prosegua per tutto il percorso scolastico anche in una prospettiva verticale, considerando gli stessi Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), in rete con altre scuole e in collaborazione con istituti e luoghi della cultura, enti locali e soggetti pubblici e privati.
Le arti, che vanno considerate prospettive per conoscere e interpretare la realtà, devono far riferimento ad attività rivolte allo sviluppo globale della persona, alla libera e attiva esplorazione degli scenari e dei contesti espressivi, proponendo una didattica laboratoriale che valorizzi le diverse intelligenze.
L’apprendimento, la pratica, la creazione, la conoscenza storico-critica e la fruizione consapevole delle arti guidano gli studenti verso una sempre maggiore capacità di lettura attiva, partecipata e critica del reale. Una dimensione necessaria ancor più oggi, in un contesto comunicativo e sociale denso di messaggi da decodificare e comprendere.
DPCM 17 ottobre 2024, Adozione del Piano delle arti 2023 - 2025 – Appendice.
Attraverso il linguaggio delle arti si trasmettono valori, sentimenti, emozioni, pensieri, stati d’animo, perché si tratta di un linguaggio universale, strumento di valorizzazione delle diversità, di inclusione, di dialogo interculturale, di contrasto a fenomeni di devianza quali il bullismo, il cyberbullismo, e alla stessa dispersione scolastica.
Il Piano deve trovare la sua attuazione nell’ambito del Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF) delle istituzioni scolastiche; queste, anche in reti e poli, devono aprirsi al territorio valorizzandone il patrimonio culturale e coinvolgendo enti locali e altri soggetti pubblici e privati.
I soggetti impegnati nella promozione dei «temi della creatività» nel sistema scolastico sono molti, dai ministeri MIM (Ministero dell'istruzione e del merito), MUR (Ministero dell'Università e della Ricerca), MIC (Ministero della Cultura), MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) all’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) dalle scuole e reti di scuole all’AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e coreutica), dalle università agli istituti tecnologici superiori – ITS Academy, dagli istituti del Ministero della cultura a quelli italiani di cultura, ad altri soggetti collettivi pubblici e privati accreditati, decreto n. 764/2019, in particolare quelli del terzo settore che operano in ambito artistico e musicale.
La progettualità delle istituzioni scolastiche deve essere finalizzata a promuovere i «temi della creatività»:
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musicale-coreutico, con la conoscenza storico-critica della musica, la pratica musicale, quella dello strumento e del canto, la danza, con la fruizione consapevole delle suddette arti;
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teatrale-performativo, con la conoscenza storico-critica e la pratica dell’arte teatrale o cinematografica o di altre forme di spettacolo artistico-performativo e con la fruizione consapevole di quelle arti;
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artistico-visivo, con la conoscenza della storia dell’arte e la pratica della pittura, della scultura, della grafica, delle arti decorative, del design o di altre forme espressive, anche legate all’artigianato artistico e alle produzioni creative italiane di qualità, con la fruizione consapevole delle espressioni artistiche e visive;
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linguistico-creativo, con il rafforzamento delle competenze logico-linguistiche e argomentative e la conoscenza e la pratica della scrittura creativa, della poesia e di altre forme espressive, della lingua italiana, delle sue radici classiche, delle lingue e dei dialetti italiani.
Nel Piano delle arti sono individuate le seguenti priorità strategiche:
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la promozione, in una scuola come centro culturale di primo livello del territorio, dell’apprendimento, della pratica, della creazione, della conoscenza storico-critica e della fruizione consapevole dei linguaggi artistici come requisiti fondamentali e irrinunciabili del curricolo, anche per lo sviluppo delle competenze sociali, civiche e di cittadinanza europea, all’inclusività e alla valorizzazione delle differenze individuali, considerando anche approcci formativi «non formali» e «informali»;
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la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale, immateriale, digitale e ambientale promuovendone la conoscenza, la comprensione e la partecipazione, garantendo il pluralismo linguistico e l’attenzione alle minoranze e alle tradizioni popolari locali;
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la realizzazione, nella scuola dell’infanzia, di esperienze per educare al piacere del bello e alla percezione estetica attivando processi cognitivo-emotivi sinestetici e metaforici;
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l’offerta, con specifiche azioni dell’Amministrazione centrale e periferica, di un supporto informativo e organizzativo alla progettualità delle istituzioni scolastiche e delle reti di scuole nelle aree dei «temi della creatività» in una dimensione nazionale e internazionale;
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la realizzazione di stabili collaborazioni tra le istituzioni scolastiche e i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività», per realizzare attività progettuali nei luoghi della produzione artistica e culturale.
Gli ambiti di intervento previsti nel Piano delle arti sono declinati in termini di misure e azioni specifiche (Si veda Tabella 1).
Tabella 1
Le misure e le azioni previste nel Piano delle Arti 2023-2025
DPCM 17 ottobre 2024, Adozione del Piano delle arti 2023-2025
Misura a) Sostegno alle scuole e alle reti di scuole creare un modello organizzativo flessibile e innovativo come laboratorio permanente di conoscenza, pratica, ricerca e sperimentazione del sapere artistico e dell'espressione creativa Azioni specifiche a) 1 gestione e aggiornamento del “Portale delle arti” sui «temi della creatività» con INDIRE per selezionare, condividere, diffondere buone pratiche; a) 2 realizzazione di una rilevazione condotta da INDIRE alla fine del triennio per individuare i punti di forza su tutto il territorio nazionale. |
Misura b) Supporto alla diffusione dei poli a orientamento artistico e performativo, decreto n. 16/2022 nel primo ciclo di istruzione e di reti di scuole impegnate sui «temi della creatività» nel secondo ciclo di istruzione. Azioni specifiche b) 1 individuazione presso USR di referenti del Piano delle arti per interagire con i soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività» sul territorio per favorire collaborazioni con scuole, singole o in rete, anche avvalendosi dei poli a orientamento artistico e performativo del primo ciclo d’istruzione; b) 2 misure finanziarie alle scuole costituite in poli ad orientamento artistico e performativo per lo sviluppo dei «temi della creatività». |
Misura c) Sviluppo delle pratiche didattiche per favorire l’apprendimento valorizzando le differenti attitudini anche riconoscendo i talenti attraverso una didattica orientativa. Azioni specifiche c) 1 costituzione di orchestre, gruppi strumentali e vocali, gruppi di danza, gruppi per attività artistiche di tipo visuale anche digitale, compagnie di teatro; c) 2 progettazione di percorsi con sinergie di diversi linguaggi artistico-performativi e con metodologie didattiche innovative, anche con modalità e strumenti digitali; c) 3 progettazione di iniziative e pratiche didattiche per favorire l’uso di forme espressive poetiche e narrative anche in lingua straniera; c) 4 progettazione di percorsi, esperienze, materiali per la comprensione, diffusione, valorizzazione e fruizione consapevole del patrimonio culturale, anche realizzando mostre, concerti, performance, in eventuale cooperazione con Festival, Premi, Rassegne culturali, anche con modalità e strumenti innovativi; c) 5 collaborazione con musei, siti, istituti e luoghi della cultura, archivi, biblioteche e soprintendenze; c) 6 realizzazione di esperienze visive e audiovisive che integrino linguaggi artistici e tecnologici con conoscenze storiche, filosofiche e letterarie; c) 7 costruzione di ambienti di apprendimento, anche digitali, per favorire la creatività e l’espressione di emozioni e pensieri attraverso molteplici linguaggi; c) 8 costruzione di ambienti di apprendimento, anche digitali, per favorire la comprensione delle connessioni possibili tra i linguaggi scientifici e quelli creativo-espressivi. |
Misura d) Promozione a cura di scuole, reti di scuole, poli a orientamento artistico e performativo di partenariati con soggetti del Sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività», per la co-progettazione e lo sviluppo di tali tematiche e per la condivisione di risorse laboratoriali, strumentali e professionali anche con di accordi quadro stipulati dal MIM e dal Ministero della cultura, di concerto con il MIM. Azione specifica d) 1 collaborazione tra scuole, reti o poli e soggetti del sistema coordinato per la promozione dei «temi della creatività». |
Misura e) Promozione della partecipazione di alunni e studenti a percorsi di conoscenza del patrimonio culturale e ambientale dell’Italia e delle opere di ingegno di qualità del Made in Italy. Azioni specifiche e) 1 progettazione di percorsi per la conoscenza e la comprensione degli aspetti più significativi del paesaggio, anche sonoro, anche per la valorizzazione e la tutela del territorio e della biodiversità, in una prospettiva di sviluppo sostenibile; e) 2 costruzione di percorsi di conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale locale, delle arti e delle tradizioni popolari e delle tecniche di produzione artigianale e/o enogastronomica; e) 3 attivazione di iniziative per la diffusione della conoscenza e la valorizzazione delle eccellenze italiane nel Paese e nel mondo. |
Misura f) Potenziamento delle competenze pratiche e storico-critiche per la musica, le arti, il patrimonio culturale, il cinema, tecniche e media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni. Azioni specifiche f) 1 attivazione di percorsi laboratoriali, anche tra le varie arti, per l’ideazione, la realizzazione e la messa in scena di opere della tradizione e originali; f) 2 realizzazione di prodotti audiovisivi e multimediali partendo anche dalla conoscenza e approfondimento storico-critico del patrimonio fotografico e cinematografico; f) 3 progettazione di interventi di riqualificazione urbana orientata a sensibilizzare il senso di appartenenza ai luoghi, la partecipazione condivisa ad attività artistiche, l’attivazione di laboratori intergenerazionali sui temi della memoria e della lotta a qualsiasi forma di discriminazione e al rispetto e alla tutela dell’ambiente; f) 4 realizzazione di percorsi per l’approfondimento di temi della cultura umanistica; f) 5 progettazione di interventi di documentazione di beni culturali del patrimonio storico-artistico e paesaggistico delle varie aree geografiche, anche a rischio ambientale. |
Misura g) Potenziamento delle conoscenze storiche, storico-artistiche, archeologiche, filosofiche e linguistico-letterarie relative alle civiltà e culture dell’antichità. Azioni specifiche g) 1 realizzazione di percorsi didattici (anche in realtà aumentata) su temi e problemi del mondo antico; g) 2 progettazione di itinerari su testimonianze archeologiche territoriali utilizzando il digitale anche in lingua straniera; g) 3 progettazione di esperienze di “scrittura collaborativa”; g) 4 promozione di percorsi, esperienze e produzione di materiali informativi per la fruizione consapevole del patrimonio archeologico, soprattutto di quello del territorio e, e per la conoscenza, anche in funzione orientativa, delle forme di recupero e restauro di un bene. |
Misura h) Agevolazioni per la fruizione di musei e altri istituti e luoghi della cultura, mostre, esposizioni, concerti, spettacoli e performance teatrali e coreutiche. Azione specifica h) 1 stipula di Accordi quadro tra il MIM e MIC e altre istituzioni di rilievo delle diverse offerte culturali. |
Misura i) Incentivazione di tirocini e stage artistici all’estero e promozione internazionale di giovani talenti, con progetti e scambi tra istituzioni formative artistiche italiane e straniere, in particolare i licei musicali, coreutici e artistici. Azioni specifiche i) 1 promozione, anche con gli istituti italiani di cultura e con Enti pubblici o privati, di scambi e partenariati per la conoscenza della cultura artistica nazionale e internazionale con partecipazione a eventi e progettazione condivisa di attività di studio e di pratica artistica e performativa con studentesse e studenti di paesi europei ed extraeuropei; i) 2 progettazione, anche con gli istituti italiani di cultura, di soggiorni-studio orientativi per conoscere e confrontare i sistemi dell’AFAM e analoghe realtà nel contesto internazionale; i) 3 partecipazione a manifestazioni e concorsi nazionali ed internazionali per l’individuazione e la valorizzazione dei talenti, in particolare nelle arti performative e visive; i) 4 progettazione, anche con gli istituti italiani di cultura, di laboratori, seminari e stage con esperienza didattica diretta con alte professionalità del contesto nazionale e internazionale. |
Promotori delle misure delle lettere a), b), h) sono il MIM e il MIC; le istituzioni scolastiche attuano le misure delle lettere c), d), e), f), g), i). |
Sono state anche definite le modalità di attuazione del Piano e i criteri di riparto dei finanziamenti con l’istituzione dello specifico Fondo per la promozione della cultura umanistica, del patrimonio artistico, della pratica artistica e musicale e della creatività.
È stata prevista un’azione di monitoraggio affidata all’INDIRE per raccogliere osservazioni e favorire confronti tra le attività e i principali risultati nel corso degli anni rispetto alle misure c), d), e), f), g), i). Il monitoraggio, attuato secondo logiche di tipo qualitativo e quantitativo e di integrazione fra i vari dati, prevede:
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una rilevazione sugli esiti degli avvisi per verificare: la tipologia e il numero dei soggetti coinvolti; quella dei contenuti dei progetti attivati; le metodologie utilizzate; le procedure organizzative e gestionali; le risorse effettivamente impiegate;
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una rilevazione alla fine del triennio per verificare i principali risultati conseguiti sul territorio nazionale.
Gli esiti delle azioni di monitoraggio, che saranno pubblicati sul Portale Il Piano delle arti, saranno oggetto di una Relazione su eventuali profili di criticità e proposte di soluzioni curata dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e presentata al Ministro.
A questo proposito, la nota n. 24692 del 7 giugno 2024, Decreto direttoriale n. 2004 del 23 agosto 2022 per la presentazione di progetti finanziati con il Piano delle Arti – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 maggio 2021 –All. A, paragrafo 6, punto 6.2 (Misure c, e, f, g, i) – Apertura funzione monitoraggio, ha già introdotto alcune novità per la partecipazione delle istituzioni scolastiche alle azioni di monitoraggio del Piano, prevedendo la compilazione di un questionario online in sostituzione del precedente rapporto sintetico relativo a ciascun progetto.
2. Il Piano nazionale cinema e immagine per la scuola 2024-2025
Altra iniziativa che può essere collegata al Piano delle arti è il Piano nazionale cinema e immagine per la scuola 2024-2025 del quale sono stati pubblicati i Bandi per il 2025 che prevedono la possibilità di ottenere contributi in base all’art. 27, comma 1 lettera i) della legge 14 novembre 2016, n. 220, Disciplina del cinema e dell’audiovisivo.
I bandi, pubblicati dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione e del merito, sono riferiti a proposte progettuali per la realizzazione di specifiche attività da svolgersi nell’anno scolastico 2025/2026 e riguardano:
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«Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza nazionale»;
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«Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale»;
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«Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione».
La norma ha, infatti, introdotto la possibilità per gli studenti di un potenziamento delle competenze nel cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione di immagini e suoni, dell’alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini.
Il nuovo Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola 2024-2025 è stato pubblicato dal Ministro della Cultura dopo che il 23 gennaio 2024 l’Atto di Indirizzo ministeriale ha individuato le priorità politiche da realizzarsi per il triennio 2024-2026.
Il PNCIS 2024-2025, che è collegato al Protocollo di Intesa triennale sottoscritto dai Ministri della Cultura e dell’Istruzione e del Merito il 10 agosto 2021, accoglie le linee di indirizzo, le finalità strategiche, le modalità operative per la prosecuzione delle attività progettuali dell’educazione all’immagine, anche tenendo conto delle attività di monitoraggio e di accompagnamento per quanto già realizzato.
Il Piano 2024-2025 ha previsto quattro macro-aree di intervento:
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linea A – Il linguaggio cinematografico ed audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione, in particolare per il sostegno di progetti di formazione e alfabetizzazione, laboratori, produzione di audiovisivi, proposti da istituzioni scolastiche;
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linea B – Il cinema e l’audiovisivo a scuola per il sostegno di progetti di educazione all’immagine e di formazione del pubblico, di rilevanza nazionale e territoriale, destinati al mondo della scuola e proposti da enti qualificati;
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linea C – Azioni trasversali di sistema, quali le attività di comunicazione e promozione, l’azione riferita agli operatori di educazione visiva a scuola, le attività di monitoraggio e assistenza tecnica;
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linea D – Azioni sperimentali, quali l’azione che sostiene la produzione di serious game e progetti di animazione e le attività istituzionali.