Tutto per la scuola
Concorso Docenti PNRR2
Formazione: i più richiesti
Collana: Erickson Direct Publishing
Il volume interpreta l’alienazione degli adolescenti nei confronti della loro fisicità come un esito, e insieme un sintomo, delle lacerazioni che attraversano la società di oggi, e propone di trovare nella concretezza dei corpi l’ultima speranza di riguadagnare una presenza nel mondo.
A casa tua in 24/48 ore
Spedizione gratuita per ordini superiori a 50€
Introduzione
Capitolo primo
Fenomenologia del corpo
Ambivalenze
Corpo e societÃ
Corpo e psiche
Corpo e corporeitÃ
Corpo e sensi
Capitolo secondo
Fenomenologia della società odierna: il disagio giovanile
Di quale società stiamo parlando?
La società del possibile: un paradosso esistenziale
Il disagio dei giovani nella società del possibile
Capitolo terzo
Corpo ultima spes?
Capitolo quarto
I giovani di oggi: la moltiplicazione dei corpi
La sindrome dei corpi multipli
L’insignificanza del corpo
Similitudini: l’autoprocreazione dei corpi
Il cambiamento e l’inazione: una nuova forma di dualismo
Polisemia vs enantiosemia
Capitolo quinto
Un nuovo sguardo sul corpo
Capitolo sesto
Perché non sanno fare la capovolta?
Bibliografia
Non sanno neanche fare la capovolta propone un viaggio nelle forme di disagio che i giovani stanno attraversando in questo periodo di forti turbolenze culturali e sociali, sostenendo la tesi che il disagio dei giovani di oggi è il disagio dei loro corpi: non resta che provare a comprendere l’uno per avere una rappresentazione meno sfumata dell’altro.
L’adolescenza sta subendo profonde mutazioni culturali e sociali che hanno apportato dei cambiamenti antropologici al modo di vivere questa cruciale fase della vita dell’individuo. Se da un lato il cambiamento si è tradotto in maggiori forme di benessere, dall’altro ha portato inedite forme di malessere, tanto che il corpo dell’adolescenza ha finito per incarnare il disagio che i ragazzi di oggi vivono, restituendoci delle esistenze corporee goffe, problematiche e insicure a testimonianza di moti interiori che sono goffi, problematici e insicuri e che emergono in tutta la loro portata nel corpo come il manifesto di un grido spesso inascoltato. O meglio, di un grido percepito, ma probabilmente non compreso.
Vincitore del Premio Italiano di Pedagogia IX Edizione, 2022.
Vincitore della segnalazione particolare nell’ambito della 56a edizione del Concorso Letterario del CONI, sezione Tecnica.