Un elettricista, un muratore, una casalinga, un operaio, un invalido civile, un’immigrata, una commessa, un dirigente: il libro descrive le esperienze di vita di persone comuni che però sono anche al contempo formidabili operatori sociali. «Terapeuti» naturali. Un po’ per «caso», per dolorose vicende di vita personali o familiari, e un po’ per vocazione, per attitudini e qualità personali, queste persone hanno sviluppato competenze di aiuto e di lavoro sociale.
- Introduzione: Terapie povere ma belle: oltre il tecnicismo clinico (Fabio Folgheraiter) - Mi dica di chi è il fratello (Roberto Cuni) - Voglio bene a mia moglie (Giovanni e Virginia) - Il ritardo sarebbe stato permanente (Barbara Zerneri) - Guidata dalle emozioni (Rosa Manara) - Nei panni degli altri capisco (Sandra Seminario) - Mi si è bloccato il collo! (Sergio Zardoni) - Strada facendo (Ignazio Caruso) - Regalo inatteso (Agostino Goisis) - Postfazione: Quando l’esperienza si fa pensiero (Patrizia Cappelletti)
- Introduzione: Terapie povere ma belle: oltre il tecnicismo clinico (Fabio Folgheraiter) - Mi dica di chi è il fratello (Roberto Cuni) - Voglio bene a mia moglie (Giovanni e Virginia) - Il ritardo sarebbe stato permanente (Barbara Zerneri) - Guidata dalle emozioni (Rosa Manara) - Nei panni degli altri capisco (Sandra Seminario) - Mi si è bloccato il collo! (Sergio Zardoni) - Strada facendo (Ignazio Caruso) - Regalo inatteso (Agostino Goisis) - Postfazione: Quando l’esperienza si fa pensiero (Patrizia Cappelletti)
Il volume riporta integralmente alcune interviste basate su storie di vita raccolte nel corso di una ricerca qualitativa promossa dal Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano.
Lo scopo della ricerca era quello di «documentare e legittimare» le «competenze scalze» nel lavoro sociale e, al contempo, di verificare l’intuizione che il welfare sociale emerge da forze umane (la care di cui don Milani ci ha parlato) prima ancora che da schemi cognitivi artificiali, per quanto anch’essi importanti. La ricerca dimostra in realtà il valore dirompente della sinergia e del «fare assieme».
Tutti i natural helpers di questo libro — come utenti, familiari o amici di persone in difficoltà — hanno avuto la fortuna di incontrare professionisti disposti alla fiducia e a un dialogo sincero, il che ha consentito a ciascuno di «esercitarsi» nell’arte dell’aiuto, verso se stessi e verso le proprie relazioni significative.
Il libro ha un impianto narrativo che lo rende fruibile da ogni lettore interessato a temi sociali, sia utenti e familiari che possono riconoscersi nelle varie storie di vita, sia in particolar modo dai diversi professionisti dell’aiuto (psichiatri, psicologi, counselor, assistenti sociali, educatori, ecc.) che sempre più riconoscono negli utenti e nei familiari alleati preziosi.
È stato professore di Metodologia del lavoro sociale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha coordinato a lungo i corsi di Laurea triennali nonché i corsi di Laurea Magistrale in Servizio sociale nelle sedi di Milano e Brescia. Ha fondato e diretto il Centro di ricerca in Servizio sociale, di cui è stato Direttore, e il Dottorato di ricerca “Social work and personal social services”. E’ cofondatore della Casa editrice Centro Studi Erickson di Trento, dove ha supervisionato l’area del Lavoro sociale e delle Politiche sociali, curando collane di testi metodologici e manuali accademici, nonché le Riviste scientifiche “Lavoro sociale” e “Relational social work Journal”. Tra i suoi scritti principali ricordiamo Teoria e metodologia del Servizio Sociale (2003); Fondamenti di metodologia relazionale (2011); Scritti scelti (2016), Manifesto del Relational Social Work (2018); Parole sociali (2022) e Relational Theory in Social work (2024).
Laureata in Sociologia presso l’Università Carlo Bo di Urbino, ha
conseguito il PhD in Scienze sociali presso l’Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano ed è membro del Centro ARC (Centre for the
Anthropology of Religion and Cultural Change) della stessa università.
I suoi interessi di ricerca si concentrano sui processi di innovazione
e di generatività sociale, e da alcuni anni coordina il progetto «Generatività.it» e l’Archivio della Generatività Sociale. Svolge attività
di formazione e di consulenza in ambito organizzativo.
Per Erickson ha pubblicato: Animare la città. Percorsi di community
building (con M. Martinelli, 2010); Natural helpers. Storie di utenti
e familiari esperti (con F. Folgheraiter, 2011) e L’Italia generativa.
Logiche e pratiche del Paese che genera valore (2015). Suo è il saggio
Generativity-driven organizations in M. Magatti (a cura di), Social
generativity. A relational paradigm for social Change (Routledge, 2018).