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Collana: Il Margine / Pinova
Un romanzo che si legge come un’ode agli amici perduti e dimenticati, o forse mai nemmeno conosciuti. Il volume intreccia le storie degli abitanti di dodici appartamenti di una palazzina di Makijivka nell’Ucraina orientale alla vigilia del conflitto del 2014.
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Prefazione (Serhij Žadan)
Piano terra
Appartamenti nn. 12, 13 e 14
Appartamento n. 12 - Sesso a tre
Appartamento n. 13 - Casino
Appartamento n. 14 - La giovinezza di Gerhard Frey
Primo piano
Appartamenti nn. 15, 16 e 17
Appartamento n. 15 - Il silenzio come malattia genetica
Appartamento n. 16 - Sogni e altre strane cose
Appartamento n. 17 - L’isola
Secondo piano
Appartamenti nn. 18, 19 e 20
Appartamento n. 18 - L’immagine della madre nella letteratura ucraina
Appartamento n. 19 - Good bye, Lenin!
Appartamento n. 20 - Il giorno in cui è cominciata la mia morte
Terzo piano
Appartamenti nn. 21, 22 e 23
Appartamento n. 21 - July morning
Appartamento n. 22 - La fioraia Ro
Appartamento n. 23 - Satana e i suoi amici
Ancora quale parola dalle cantine
Glossario
Anche se l’imminenza della guerra non pesa sui personaggi fino alla fine delle vicende narrate, quando l’autore si ritroverà con loro nel seminterrato dell’edificio mentre la città viene bombardata, un che di inevitabile, come il caldo torrido di quell’estate, incombe su tutte le loro storie.
Dall’anziana casalinga maltrattata dai familiari, alla nonna adorata dalla nipote che ascolta i Sigur Rós, dagli ex satanisti male in arnese che cercano l’aiuto di un vecchio amico, al duo di immigrati che complotta contro i politici locali, dall’improbabile coppia del piano terra, che tende agguati ai primi che capitano, allo spirito del prigioniero di guerra tedesco, che infesta le pareti degli appartamenti, non dimenticherete tanto facilmente i personaggi di Cupa.
Gli abitanti dell’edificio sono infatti del tutto reali e fantastici in modo verosimile, in parte fittizi e in parte precursori dell’incubo che sconvolgerà il Donbas.