Un manuale per conoscere l'orizzonte di ricerca articolato e consolidato dei Disability Studies e diffondere tali riflessioni anche in ambito italiano.
I Disability Studies (DS), sviluppatisi negli ultimi quarant’anni in ambito prevalentemente angloamericano e nord europeo, si presentano come un orizzonte di studio e di ricerca complesso e differenziato che condivide una trama comune basata su:
un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit;
l’esame delle pratiche istituzionali e sociali che causano l’esclusione;
l’analisi delle barriere all’apprendimento e alla partecipazione di tutti, assieme allo studio dei processi di disabilitazione che ne conseguono;
il perseguimento dell’emancipazione e dell’autodeterminazione di chi vive quotidianamente la condizione disabile.
Il manuale Disability Studies suggerisce una lettura critica delle pratiche di gestione culturali e istituzionali della condizione disabile. Il testo si compone di 6 capitoli che trattano:
la storia della strutturazione dell'ambito disciplinare dei Disability Studies: dalla nascita del modello sociale della disabilità attraverso la critica all'egemonia del modello medico-individualista nell'interpretazione della disabilità ;
il ruolo del linguaggio nella costruzione concettuale e culturale della disabilità ;
il ruolo dei Disabilty Studies in ambito educativo e il loro contributo nel favorire lo sviluppo di una scuola inclusiva;
la rilettura dei paradigmi giuridici presenti in Italia per ricercare gli ostacoli alla piena partecipazione e alle pari opportunità ;
un quadro teorico sul tema dell'inclusione in Europa e in Italia.
Fatte salve poche eccezioni, in Italia la vasta produzione teorica dei DS non ha trovato spazio nelle riflessioni educative, sociali e dei servizi riguardanti la disabilità . Questo volume rappresenta quindi il tentativo di colmare questa distanza e di proporre una lettura critica di una rappresentazione che riduce le differenze a semplici categorie, che identifica la disabilità come tragedia personale e deficit da compensare, che neutralizza il peso dei fattori sociali, politici, culturali ed economici nella produzione delle differenze ritenute deficitarie.
Pedagogista e svolge attività di ricerca, formazione dei docenti e consulenza prestando particolare attenzione ai temi dell’inclusione inerente alla disabilità , l’insuccesso scolastico, i disturbi di apprendimento, il sociale e i rapporti fra politiche e strutturazione dei servizi per la disabilità . È stato insegnante di scuola primaria dal 1973 al 1994 e successivamente consulente psicopedagogico presso la Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Civile di Brescia, docente di Pedagogia Speciale presso l’Università degli Studi di Bergamo e gestione dello Studio PSI.PE di Brescia, un centro specializzato nel trattare le Difficoltà e i Disturbi di Apprendimento (DSA). È componente e co-fondatore del GRIDS e del gruppo scientifico della rivista «Italian Journal of Disability Studies». Dal 2013 è direttore della collana Disability Studies per le edizioni Erickson. È autore di numerosi articoli e pubblicazioni sull’inclusione del sociale, della scuola e dei servizi.
Dirigente scolastica di un istituto comprensivo romano dal 2019. Ricercatrice e studiosa di Disability Studies e educazione inclusiva, nella sua carriera ha alternato il lavoro nella scuola con periodi di ricerca e di studio in ambito internazionale. Ha svolto attività di ricerca e di insegnamento in educazione inclusiva e Disability Studies, sia in università italiane sia in università straniere. Esperta di politiche educative e didattica inclusiva, ha partecipato come ricercatrice in progetti per lo sviluppo di politiche educative inclusive presso la European Agency for Special Needs and Inclusive Education (Belgio/Danimarca), la University of London, IOE/UCL (Regno Unito) e la Knowledge and Human Development Authority di Dubai (Emirati Arabi). In Italia, ha collaborato con diverse università sia come docente sia come formatrice contribuendo alla realizzazione di seminari e conferenze internazionali, progetti di ricerca. Co-fondatrice del GRIDS, ha pubblicato in lingua inglese, francese e italiana.
Visiting reaserch fellow all'Università di Leeds nel 2006, dal 2007 è dottore di ricerca in Diritto civile. Dal 2009 al 2010 ricercatore post-doc a Leeds sul diritto antidiscriminatorio in Italia e nel Regno Unito. Consulente legale dell'UNAR sulla disabilità e componente del comitato scientifico di DPI per l'attuazione della Convenzione ONU del 2006. Relatore a conferenze nazionali e internazionali. Ha pubblicato in italiano e in inglese, anche per la rivista "Disability & Society". membro del comitato scientifico di "Intersticios" dell'Università di Murcia e della "Rivista Italiana di Studi sulla Disabilità ".
Dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche e coordinatore Pedagogico di un Polo per l’Infanzia e Pedagogista nell’area infanzia e disabilità . Si occupa da anni di disabilità e educazione inclusiva, è componente e co-fondatore del GRIDS e nel 2010 ha fondato, con Simona D’Alessio, l’«Italian Journal of Disability Studies», la prima rivista italiana di Disability Studies. Le sue linee di ricerca riguardano i processi educativi inclusivi (nella scuola, nei territori e nei servizi per la disabilità ) e le rappresentazioni sociali e mediatiche della disabilità . Ha pubblicato articoli in lingua italiana, inglese e francese legati ai temi della presenza di studenti con disabilità a scuola, al ruolo nel contesto sociale e all’approccio dei Disability Studies.
Di formazione filosofica, si occupa di Disability Studies (con particolare attenzione per le dsiabilità relazionali senza compromissione cognitiva) e di storia della psichiatria. Collabora con la cattedra di Psicologia dinamica presso l'Università di Bergamo. È autore di numerosi articoli e pubblicazioni e ha distribuito contributi a molteplici riviste (tra cui tysm.org).