Benvenuto nell'archivio del portale online delle Rivista Lavoro Sociale diretta da Fabio Folgheraiter. In questo spazio trovi le tematiche, gli articoli e gli approfondimenti relativi ai numeri delle rivista usciti nell'annata 2021
FOCUS | Tecnologie e sociale
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Come valutare gli effetti che i robot per l’assistenza potrebbero avere sulla dignità delle persone anziane
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Punti di forza e debolezza, opportunità e minacce dell’assistenza agli anziani attraverso la robotica
Concetti in quattro parole
Si può esprimere l’essenza di un concetto in 400 battute esatte? Il direttore Fabio Folgheraiter prova a farlo con le parole del Lavoro sociale.
CENTRO DI ASCOLTO
Struttura del welfare ecclesiale pensata dal Cardinal Martini e implementata da Caritas in
integrazione con le diocesi e le parrocchie in tante località del territorio
italiano. Svolgendo un’importante azione di supporto ai servizi sociali pubblici
nell’erogazione di aiuti material immediati, il CdA si offre come punto di accoglienza
«umana» dove le persone si sentano innanzitutto considerate.
LIBERTÀ
Facoltà o diritto di ogni essere umano di poter esercitare il proprio potere di
autodeterminazione nel condurre la propria vita, nel rispetto delle libertà altrui.
In negativo, è lo stato in cui una persona non risulta impedita o costretta a
sottostare a volontà altrui, fino in estremo alla riduzione in schiavitù. In
positivo, è la capacità dei soggetti di evitare o rimuovere vincoli e
costrizioni.
LIBERTÀ DI SCELTA (DI PRESTAZIONI)
Diritto di un soggetto usufruitore di servizi di poter decidere autonomamente a quali servizi
accedere, o quali servizi comperare, potendo disporre di un adeguato ventaglio di
alternative possibili. Cavallo di battaglia del modello liberista, il concetto presuppone
una reciproca piena concorrenza tra erogatori (libertà di offerta), cosa che nel
campo del welfare non è sempre possibile o consentita.
CONCORRENZA (TRA EROGATORI)
Disposizione degli erogatori a «lottare» tra di loro al fine di
«convincere» i destinatari delle loro prestazioni a farsi scegliere come
«i migliori» o al limite «i meno peggio». Nei sistemi di welfare,
tale atteggiamento è incoraggiato dall’ideologia liberista, mentre contrasta
radicalmente con la prospettiva del cosiddetto «lavoro di rete» (collaborazione
e sinergia tra distinti enti erogatori).
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Articoli e approfondimenti
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Come mettere in atto pratiche anti-sessiste nel lavoro sociale
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L’importanza di investire sulla formazione di un middle management nell'ambito dei servizi di tutela dei minori
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Prenderanno il via a breve i nuovi bandi dell’Unione europea per accedere ai programmi di finanziamento 2021-2027
FOCUS | Tecnologie e sociale
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Il racconto di un’esperienza personale di ricerca della propria famiglia d’origine attraverso i social network
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L’uso dei social nei casi di adozione
POTERE
Capacità di ottenere obbedienza; capacità di un’entità di piegare la volontà contraria di un’altra, inducendola infine a fare ciò che le è «comandato», sottomettendosi. Il potere si può esercitare applicando forza fisica o persino Brutalità oppure cercando il consenso, esercitando cioè manovre di convincimento cosicché Alter faccia infine di propria volontà ciò che altrimenti non avrebbe mai fatto.
CONFLITTO
Posizione di stallo tra due poteri contrapposti; dinamica per cui due o più distinte entità misurano le reciproche forze di comando e le reciproche capacità di «disubbidire» (di resistere) l’una all’altra. Il conflitto può essere distruttivo di energie e logorante oppure può stimolare la resilienza e le capacità intellettuali ed emotive di entrambe le parti in causa, specie se rielaborato e mediato.
PAZIENZA
Disposizione alla sopportazione e all’accettazione benevola di situazioni o condizioni ambientali e/o personali che oggettivamente potrebbero essere definite come fastidiose o dolorose, ecc. Nel lavoro sociale, la virtù della pazienza è connessa alla resilienza e consente a tutti gli interessati di sostare nei problemi, occasionali o cronici, in maniera calma, costruttiva, e aperta alla speranza.
PAZIENTE
Chi mostra di esercitare la virtù della pazienza. In campo sanitario, l’utente dei servizi medici è definito «paziente» per indicare, da un lato, l’evidenza che tutti i trattamenti per guadagnare la guarigione sono, per definizione, fastidiosi e sgradevoli e, dall’altro, per mettere in chiaro che il medico comanda e che il malato, per il suo bene, deve principalmente «sopportare» e lasciar fare.
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Articoli e approfondimenti
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Il compito del mediatore linguistico-culturale nei servizi
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I diversi modelli di comunità esistenti per il recupero dalle tossicodipendenze
FOCUS | Tecnologie e sociale
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L’impatto delle tecnologie sulle relazioni di aiuto
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Benefici e criticità di questo nuovo strumento di lavoro dal punto di vista dell’operatore sociale
Concetti in quattro parole
Si può esprimere l’essenza di un concetto in 400 battute esatte? Il direttore Fabio Folgheraiter prova a farlo con le parole del Lavoro sociale.
CONSUMATORE
Nel linguaggio dei servizi di welfare, il soggetto che accede alle prestazioni sociali comprandole su un mercato concorrenziale, quasi fossero beni di consumo corrente reperibili in un supermercato. Accorgimento linguistico enfatizzato dai liberisti per rompere con la tradizione socialdemocratica secondo cui i servizi sociali debbono essere pubblici e già predisposti per un uso in forma gratuita.
CONSUMERISMO
Nel linguaggio dei servizi di welfare, la tendenza a enfatizzare retoricamente il benefico effetto di politiche volte a connotare i soggetti destinatari delle prestazioni socio-assistenziali come «consumatori» delle stesse piuttosto che continuare a concepirli tradizionalmente come titolari di diritti. Espressione utilizzata dai detrattori di tale filosofia liberistica per screditarla sottilmente.
UTENTE
Nel linguaggio dei servizi di welfare, il soggetto che accede ai servizi sociali e socio-assistenziali utilizzandoli in quanto «avente diritto». La libertà di un utente è quella di rifiutare eventualmente l’utilizzo di un dato servizio, non di sceglierlo tra altri possibili. I servizi sociali sono in genere predisposti da realtà pubbliche o di terzo settore, erogati in forma gratuita o con ticket.
CLIENTE
Nel linguaggio dei servizi di welfare, il soggetto che richiede a pagamento un servizio a elevato tenore specialistico. A differenza di un semplice «consumatore», che richiede prestazioni o erogazioni tendenzialmente
standardizzate e di semplice fruizione, il cliente richiede aiuti più complessi in cui è implicita la necessità di un elevato rapporto fiduciario e di una capacità dialogica maggiore.
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Articoli e approfondimenti
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Perché la scrittura è uno strumento di importanza fondamentale all’interno dei percorsi di aiuto con le persone
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Cos’è possibile fare nella pratica quotidiana di operatori sociali ispirandosi al “Poverty Aware Paradigm” proposto dalla studiosa israeliana Michal Krumer-Nevo
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FOCUS | Tecnologie e sociale
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L’utilizzo di Facebook nel lavoro sociale con bambini, ragazzi e famiglie
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La relazione educativa e le forme di controllo
Concetti in quattro parole
Si può esprimere l’essenza di un concetto in 400 battute esatte? Il direttore Fabio Folgheraiter prova a farlo con le parole del Lavoro sociale.
MOTIVAZIONE
Giustificazione conscia e inconscia che rende pregnante agli occhi di un soggetto (individuale o collettivo) la ragione o l’interesse ad avviare, e sostenere nel tempo, un’azione che abbisogni di slancio e di energia psichica per poter giungere al fi ne. Nel social work è la forza che spinge le persone a intraprendere cambiamenti personali e/o a spendersi in «progetti» solidaristici per il bene di altri.
CAMBIAMENTO
Modificazione diacronica di uno «stato di fatto» così che la realtà che, in un tempo dato, presenta certe caratteristiche o una certa struttura la ritroviamo in un tempo successivo con caratteristiche o strutturazioni differenti. Applicando a tale variazione un giudizio morale, si può giudicare che essa appaia «buona» (migliorativa) oppure «cattiva» (peggiorativa) rispetto alla contingenza iniziale.
CAMBIAMENTO ESISTENZIALE
Nel Lavoro sociale, il cambiamento è inteso come rilevante processo di trasformazione di una contingenza personale o micro-sociale negativa, intesa come una «calcificazione» o una «sclerosi» di comportamenti o di tratti di personalità o di stili di vita disfunzionali (ad es., nel campo delle dipendenze). Rimane implicito uno sforzo consistente (alta motivazione) per avviare il processo e perseguirlo.
CAMBIAMENTO SOCIALE
Nel campo sociologico generale, il cambiamento è un rilevante processo di trasformazione o di sovvertimento (anche violento) di assetti societari o di consolidate configurazioni di costumi, istituzioni o tradizioni. Gli elementi di ingiustizia incorporati in tali assetti a un certo punto esplodono nelle coscienze dei cittadini e sommuovono movimenti o progetti capaci di contestarle o ribaltarle.
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Articoli e approfondimenti
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Costruire insieme il benessere delle comunità
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Prevenzione, protezione e tutela dei minori
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I risultati della II indagine nazionale e la necessità di un sistema di monitoraggio
FOCUS | Tecnologie e sociale
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Il sostegno tra pari nel mondo virtuale
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Un’esperienza di supervisione online con assistenti sociali durante l’emergenza sanitaria
Concetti in quattro parole
Si può esprimere l’essenza di un concetto in 400 battute esatte? Il direttore Fabio Folgheraiter prova a farlo con le parole del Lavoro sociale.
COLLOQUIO MOTIVAZIONALE
Stile di dialogo (o di counseling) specificamente volto a stimolare, rafforzare e direzionare l’impegno al cambiamento di una persona o di un gruppo di persone associate. Tale pratica di aiuto, in uso nel campo delle dipendenze e non solo, si focalizza direttamente sulla «motivazione», o meglio sulle espressioni verbali, che indicano volontà e determinazione a perseguire cambiamenti di stile di vita.
RUOTA DEL CAMBIAMENTO
Noto schema concettuale utilizzato nel campo delle terapie delle dipendenze da sostanze. Descrive cinque fasi concatenate in senso circolare percorse dal soggetto intenzionato a portare a termine un
cammino di cambiamento esistenziale rilevante: la contemplazione; l’ambivalenza; la determinazione; l’azione; la ricaduta. In pratica, la sequenza si ripete più volte a circolo (ruota).
RIMOZIONE
Noto meccanismo di difesa freudiano che consiste nella capacità della mente umana di sopire e/o cancellare dalla memoria cosciente tracce di eventi dolorosi o poco edificanti sperimentati in passato, anche remoto, vale a dire in fasi lontane della infanzia. Tale manovra lascia agire comunque l’esperienza nell’inconscio causando perturbazioni inspiegabili al soggetto a meno che non siano rielaborate.
NEGAZIONE
Noto meccanismo di difesa che consiste nel disconoscere e rifiutare la «verità» di certi accadimenti dolorosi o inaccettabili, anche qualora essi siano apertamente prospettati al soggetto negante. Nel campo delle dipendenze, ad esempio, la negazione si evidenzia nel controbattere anche aggressivamente ogni tentativo esterno di evidenziare la realtà del problema, cioè l’incapacità di controllarsi.
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FOCUS | Tecnologie e sociale
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L’etica professionale nel lavoro sociale digitale
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Concetti in quattro parole
Si può esprimere l’essenza di un concetto in 400 battute esatte? Il direttore Fabio Folgheraiter prova a farlo con le parole del Lavoro sociale.
PRE-CONTEMPLAZIONE
Stato psichico descritto da Prochaska e Di Clemente. Rispetto alla rimozione e alla negazione, il concetto veicola un significato più neutro, volendo mettere in chiaro che il soggetto non è consapevole del problema che lo riguarda, dunque psichicamente impossibilitato, ancorché forse potenzialmente disponibile, a farvi fronte. È lo stadio della terapia ancora «fuori» dalla ruota del cambiamento.
CONTEMPLAZIONE
Stato psichico descritto da Prochaska e Di Clemente. Di chiara matrice fenomenologica, il concetto esplicita che il soggetto è consapevole della dipendenza che lo riguarda. Il soggetto «vede» l’inaccettabilità del problema in cui è. Egli è dunque psichicamente disponibile a farvi fronte, ancorché forse ancora «fermo». È lo stadio della terapia collocato al primo posto nella ruota del cambiamento.
AMBIVALENZA
Stato psichico descritto da Prochaska e Di Clemente. Di chiara matrice fenomenologica, il concetto coglie il soggetto in un’oscillazione continua tra il desiderio di fuoriuscire dalla dipendenza e il desiderio di goderne ancora i piaceri. Il soggetto «vede» e dà valore ad entrambe le direzioni di marcia possibili. Egli è dunque psichicamente disponibile a fronteggiare, ma a fasi alterne.
DETERMINAZIONE
Stato psichico descritto da Prochaska e Di Clemente. Di chiara matrice fenomenologica, il concetto coglie il soggetto nel momento in cui il desiderio di fuoriuscire dalla dipendenza si tramuta in azione ferma e determinata. Il soggetto capisce che cambiare stile di vita richiede impegno e costanza e si dispone a dar seguito a tali ottimi propositi. Siamo nella terza fase della ruota del cambiamento.
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