L’ambito della Tutela Minori è un’area di lavoro sociale con caratteristiche peculiari, che richiedono un’osservazione attenta. I Servizi Tutela Minori si trovano spesso al centro dell’interesse pubblico e molteplici soggetti del welfare si interrogano sulle modalità di lavoro che essi attuano, sui bisogni che incrociano e sulle risposte che forniscono, sul tema delle risorse coinvolte nella loro attività e sugli esiti del loro lavoro.
Molti sono gli sforzi di ricerca e i percorsi di formazione dedicati al livello operativo dei Servizi Tutela Minori, sicuramente meno quelli rivolti al livello manageriale, nonostante sia da più parti riconosciuto quanto esso sia importante per il buon funzionamento dei Servizi sociali e per il loro sviluppo. I manager partecipano alla determinazione degli esiti degli interventi e al funzionamento dei Servizi stessi, possono agire un ruolo fondamentale nel supportare (o meno) il lavoro dei propri operatori e, seppur nelle peculiarità legate al loro diverso ruolo, anch’essi devono fare i conti con il peso delle responsabilità e dei carichi di lavoro connessi all’area di lavoro della tutela minori.
Tuttavia, paiono rimanere un po’ in ombra. Dalla letteratura presente sul management dei Servizi alla persona emerge che esistono eterogenei profili manageriali, che le competenze che li caratterizzano emergono dalla pratica professionale e che a loro viene richiesto, in molte occasioni, di saper improvvisare. Questi manager sono inoltre dei professionisti del sociale: è auspicabile quindi che essi possiedano competenze afferenti alla gestione delle organizzazioni ma anche competenze tecniche legate all’ambito di lavoro di cui si occupano.
Sullo specifico del management dei Servizi Tutela Minori le ricerche sono poche e la realtà dei Servizi racconta di modalità eterogenee nell’esercizio di questo ruolo, spesso più connesse a esigenze pratiche che a un pensiero organizzativo e funzionale definito.
Quando facciamo riferimento al coordinatore di un Servizio Tutela Minori, intendiamo quel professionista che si colloca sul livello di gestione intermedio (middle management), a scavalco tra il livello dell’operatività e quello della dirigenza apicale di un Servizio. La responsabilità in capo a questi manager è quella di attuare una strategia, pensata a livello apicale, nel modo più efficiente possibile ma, grazie al coinvolgimento nella gestione quotidiana di un Servizio, i manager intermedi hanno anche l’opportunità di segnalare preziose informazioni e suggerimenti dall’interno di un’organizzazione.
L’articolo completo “Il coordinatore nei servizi tutela minori” è disponibile sul numero di febbraio 2021 della rivista Erickson “Lavoro sociale”