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Il lavoro sociale di comunità 1

Il lavoro sociale di comunità

Costruire insieme il benessere delle comunità

L’azione di guida e accompagnamento delle comunità nell’attivarsi per prendersi cura dei propri membri e mettere in campo iniziative condivise per il benessere collettivo è ciò che potremmo definire «Lavoro Sociale di Comunità» (Community Social Work), ambito di intervento professionale degli operatori sociali che ha una lunga tradizione a livello internazionale, in particolare nella lotta all’esclusione sociale, alla povertà o alle discriminazioni dovute ad appartenenze di classe, etnia, sesso, età, e che trova legittimità anche nell’azione dei nostri operatori sociali che agiscono dentro e fuori i servizi istituzionali di welfare.

La partecipazione come elemento ricorrente

Tutte le definizioni di Community Social Work che nel corso degli anni sono state formulate mantengono come elemento centrale la partecipazione, o almeno il diretto coinvolgimento, dei membri di quelle stesse comunità per cui s’intende lavorare.

Si può quindi affermare che non può esistere un «Lavoro Sociale di Comunità» senza un lavoro congiunto con coloro che appartengono a questa.

Di fronte ai problemi complessi che attraversano le comunità un operatore non potrà lavorare da solo, pensando di «risolverli» in modo unidirezionale mettendo in campo solo il proprio sapere di professionista esperto.
Quando si parla di problemi sociali a valenza collettiva diviene necessario per un operatore agganciarsi ai membri di quella comunità che percepiscono il problema come proprio per poter decidere in modo congiunto cosa può essere fatto per migliorare la situazione. L’operatore avrà bisogno della comunità per comprendere innanzitutto qual è quel benessere cui essa stessa auspica e per il perseguimento del quale i suoi membri hanno diritto di intervenire.

La partecipazione che viene presentata come condizione necessaria per lo sviluppo di progetti sociali di comunità è infatti sempre libera e volontaria. Gli operatori sociali che desiderano lavorare con le comunità, o che sono chiamati a farlo, non possono imporre idee, interventi o progettazioni. È fondamentale, quindi, che il community worker possa, prima di iniziare una progettazione, individuare e agganciarsi a quei moti spontanei di contrasto ai problemi sociali che, anche se talvolta deboli o nascosti, sempre esistono nelle comunità.

L’articolo completo “Lavoro sociale di comunità” è disponibile sul numero di agosto 2021 della rivista Erickson “Lavoro sociale”

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