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I quaderni 1

I quaderni

Custodi delle voci dei bambini del mondo

L’Archivio dei Quaderni di Scuola è un archivio storico che si trova a Milano e conserva circa 2.500 quaderni scolastici, oltre ad alcuni diari d’infanzia e adolescenza, provenienti da oltre 35 Paesi del mondo; 1500 provengono dall’Italia - www.archivioquaderni.it

L’archivio, nato nel 2004, nel tempo è diventato una piccola istituzione: riconosciuto nel 2019 dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia come «archivio di interesse storico particolarmente importante», è animato da un’associazione (Quaderni Aperti APS-ETS) composta da un gruppo di persone di varia formazione con il comune interesse per le «voci storiche» di bambini e bambine e ragazzi e ragazze, e con la missione di raccoglierle, conservarle e, soprattutto, di farle rivivere nel presente attraverso attività come mostre, laboratori per le scuole, reading, pubblicazioni.

L’associazione Quaderni Aperti è stata fondata nel 2014 per dare una struttura e un approccio progettuale alle tante idee che fin da subito ci sono venute sui possibili utilizzi di una collezione sempre più vasta: oltre a metterlo a disposizione di ricercatori e studenti, volevamo che il materiale conservato uscisse dall’archivio per generare discussione, scambio, riflessione.

Una delle prime idee progettuali da cui è nata Quaderni Aperti è stata quella di portare i quaderni di scuola del passato nelle classi di oggi. Nel 2015-16 abbiamo potuto farlo per la prima volta grazie a una collaborazione con La Grande Fabbrica delle Parole, progetto che realizza laboratori di scrittura creativa per ragazzi e ragazze a Milano. In quel caso, abbiamo avuto la fortuna di poter non solo portare i quaderni nelle classi, ma anche di portare le classi a conoscere gli ex bambini e bambine che li avevano scritti. L’esperienza è stata entusiasmante e ci ha spinto a sviluppare nuovi laboratori, innanzitutto partendo da un ciclo sulla storia del Novecento vista dagli occhi dei bambini (i laboratori «Piccolo secolo», citando una famosa opera dello storico Eric Hobsbawm). Con la pandemia purtroppo questa attività, da poco iniziata, si è interrotta. Abbiamo però colto l’occasione per rilanciare, creando una proposta di laboratori più varia e fruibile non solo a Milano ma in tutta Italia, grazie anche all’uso dell’archivio digitale e alla diffusione delle lezioni da remoto. Durante questa lunga pausa abbiamo anche avuto modo di costruire nuove collaborazioni e iniziare a pensare a dei laboratori tematici, rivolti non più solo alle primarie e secondarie di primo grado ma anche alle secondarie di secondo grado. In particolare, ci stiamo concentrando sul tema dell’identità di genere nella storia dell’educazione, e sull’evoluzione del rapporto tra bambini e bambine e società. Alcuni storici hanno definito il Novecento «il secolo del bambino» e vorremmo utilizzare le testimonianze di ragazzi e ragazze del passato per discutere insieme a quelli e quelle di oggi su come, dall’educazione autoritaria di inizio secolo, si è arrivati alle nuove forme di partecipazione civica e democratica dei più giovani, come i Consigli e i Parlamenti dei bambini e delle bambine. 

L’articolo completo “I quaderni” è disponibile sul numero di maggio 2022 della rivista Erickson “DIDA

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