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Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante...
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante nei confronti delle differenze. La logica dei confini ha una sua utilità, ma anche diversi rischi: chiudersi in un'identità forzata e protettiva, considerando gli altri come minaccia. Anche la logica dei sentieri ha una sua utilità, e i suoi rischi: invasione in casa d'altri, senza chiedere permesso, senza portare rispetto per la persona e i suoi diritti. Non dobbiamo cadere nella trappola di credere che sia necessaria la scelta fra le due logiche: occorre invece impegnarsi seriamente e operare una combinazione tra il rispetto dei confini e la ricerca dei sentieri per promuovere una trasformazione nella pratica delle istituzioni, la base di un atteggiamento critico per una società diversa. «Nell'epoca un po' malandata in cui siamo, abbiamo bisogno di essere richiamati alla necessità di riflettere lavorando; c'è l'esigenza di rispettare i confini e organizzare nella riflessività le dogane metaforiche, possibilmente collocate sui sentieri.»
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante...
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante nei confronti delle differenze. La logica dei confini ha una sua utilità, ma anche diversi rischi: chiudersi in un'identità forzata e protettiva, considerando gli altri come minaccia. Anche la logica dei sentieri ha una sua utilità, e i suoi rischi: invasione in casa d'altri, senza chiedere permesso, senza portare rispetto per la persona e i suoi diritti. Non dobbiamo cadere nella trappola di credere che sia necessaria la scelta fra le due logiche: occorre invece impegnarsi seriamente e operare una combinazione tra il rispetto dei confini e la ricerca dei sentieri per promuovere una trasformazione nella pratica delle istituzioni, la base di un atteggiamento critico per una società diversa. «Nell'epoca un po' malandata in cui siamo, abbiamo bisogno di essere richiamati alla necessità di riflettere lavorando; c'è l'esigenza di rispettare i confini e organizzare nella riflessività le dogane metaforiche, possibilmente collocate sui sentieri.»
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante...
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante nei confronti delle differenze. La logica dei confini ha una sua utilità, ma anche diversi rischi: chiudersi in un'identità forzata e protettiva, considerando gli altri come minaccia. Anche la logica dei sentieri ha una sua utilità, e i suoi rischi: invasione in casa d'altri, senza chiedere permesso, senza portare rispetto per la persona e i suoi diritti. Non dobbiamo cadere nella trappola di credere che sia necessaria la scelta fra le due logiche: occorre invece impegnarsi seriamente e operare una combinazione tra il rispetto dei confini e la ricerca dei sentieri per promuovere una trasformazione nella pratica delle istituzioni, la base di un atteggiamento critico per una società diversa. «Nell'epoca un po' malandata in cui siamo, abbiamo bisogno di essere richiamati alla necessità di riflettere lavorando; c'è l'esigenza di rispettare i confini e organizzare nella riflessività le dogane metaforiche, possibilmente collocate sui sentieri.»
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante...
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante nei confronti delle differenze. La logica dei confini ha una sua utilità, ma anche diversi rischi: chiudersi in un'identità forzata e protettiva, considerando gli altri come minaccia. Anche la logica dei sentieri ha una sua utilità, e i suoi rischi: invasione in casa d'altri, senza chiedere permesso, senza portare rispetto per la persona e i suoi diritti. Non dobbiamo cadere nella trappola di credere che sia necessaria la scelta fra le due logiche: occorre invece impegnarsi seriamente e operare una combinazione tra il rispetto dei confini e la ricerca dei sentieri per promuovere una trasformazione nella pratica delle istituzioni, la base di un atteggiamento critico per una società diversa. «Nell'epoca un po' malandata in cui siamo, abbiamo bisogno di essere richiamati alla necessità di riflettere lavorando; c'è l'esigenza di rispettare i confini e organizzare nella riflessività le dogane metaforiche, possibilmente collocate sui sentieri.»
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante...
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante nei confronti delle differenze. La logica dei confini ha una sua utilità, ma anche diversi rischi: chiudersi in un'identità forzata e protettiva, considerando gli altri come minaccia. Anche la logica dei sentieri ha una sua utilità, e i suoi rischi: invasione in casa d'altri, senza chiedere permesso, senza portare rispetto per la persona e i suoi diritti. Non dobbiamo cadere nella trappola di credere che sia necessaria la scelta fra le due logiche: occorre invece impegnarsi seriamente e operare una combinazione tra il rispetto dei confini e la ricerca dei sentieri per promuovere una trasformazione nella pratica delle istituzioni, la base di un atteggiamento critico per una società diversa. «Nell'epoca un po' malandata in cui siamo, abbiamo bisogno di essere richiamati alla necessità di riflettere lavorando; c'è l'esigenza di rispettare i confini e organizzare nella riflessività le dogane metaforiche, possibilmente collocate sui sentieri.»
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante...
Non esistono solo confini che distinguono, pregiudizi che limitano, ma anche separazioni che offrono possibilità di incontro, di sentieri. Percorrere i sentieri che collegano con le persone disabili vuol dire cercare segni di pace, all'interno di una situazione di guerra non dichiarata e strisciante nei confronti delle differenze. La logica dei confini ha una sua utilità, ma anche diversi rischi: chiudersi in un'identità forzata e protettiva, considerando gli altri come minaccia. Anche la logica dei sentieri ha una sua utilità, e i suoi rischi: invasione in casa d'altri, senza chiedere permesso, senza portare rispetto per la persona e i suoi diritti. Non dobbiamo cadere nella trappola di credere che sia necessaria la scelta fra le due logiche: occorre invece impegnarsi seriamente e operare una combinazione tra il rispetto dei confini e la ricerca dei sentieri per promuovere una trasformazione nella pratica delle istituzioni, la base di un atteggiamento critico per una società diversa. «Nell'epoca un po' malandata in cui siamo, abbiamo bisogno di essere richiamati alla necessità di riflettere lavorando; c'è l'esigenza di rispettare i confini e organizzare nella riflessività le dogane metaforiche, possibilmente collocate sui sentieri.»
PRIMA PARTE
- L'incontro delle competenze
- Il compito è esclusivamente tecnico. Ma è veramente così?
- L'ossimoro della delega paradossa
- Autonomia nel tempo delle dipendenze
SECONDA PARTE
- Lontananza e vicinanza
- Coma. Interrogare la qualità della vita
TERZA PARTE
- Se nasce un bambino disabile
- L'università: gli studenti disabili e il loro progetto di vita
- Una scuola su misura
- Gli indicatori della buona prospettiva inclusiva
- Il paradosso di un insegnamento che apprende invece di insegnare
PRIMA PARTE
- L'incontro delle competenze
- Il compito è esclusivamente tecnico. Ma è veramente così?
- L'ossimoro della delega paradossa
- Autonomia nel tempo delle dipendenze
SECONDA PARTE
- Lontananza e vicinanza
- Coma. Interrogare la qualità della vita
TERZA PARTE
- Se nasce un bambino disabile
- L'università: gli studenti disabili e il loro progetto di vita
- Una scuola su misura
- Gli indicatori della buona prospettiva inclusiva
- Il paradosso di un insegnamento che apprende invece di insegnare