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“Come una vera coppia”: la prima vacanza a due di ragazzi e ragazze con sindrome di down ci ricorda la prima vacanza a due di tutti noi 1

“Come una vera coppia”: la prima vacanza a due di ragazzi e ragazze con sindrome di down ci ricorda la prima vacanza a due di tutti noi

Un film-documentario racconta la prima esperienza di vacanza in coppia fatta da alcuni giovani nell’ambito di un progetto sull’educazione affettiva e sessuale dell’Associazione Italiana Persone Down. Abbiamo intervistato il regista Christian Angeli

Lago di Bracciano, estate 2021. Un gruppo di ragazze e ragazzi partecipa a un soggiorno estivo per coppie di fidanzati organizzato dall’AIPD, l’Associazione Italiana Persone Down, a conclusione di un progetto sull’educazione affettiva e sessuale. Il soggiorno si svolge in un campeggio, con una serie di attività organizzate come uscite nella natura, visite culturali e momenti di socialità in gruppo Nel resto del tempo, ogni coppia si trova a svolgere le attività della vita quotidiana, tenendo pulito il bungalow, preparando i pasti e gestendosi in autonomia per partecipare alle varie attività e uscite organizzate. Una primissima esperienza di vacanza a due che ha risvolti importanti per tutti, perché è la prima volta che i partecipanti a questa vacanza si mettono alla prova insieme nella quotidianità, imparando a conoscersi meglio, approfondendo la relazione e al contempo sperimentando le difficoltà della vita di tutti i giorni, sia dal punto di vista pratico che dal punto di vista emotivo.

Il documentario “Come una vera coppia”, realizzato in collaborazione con AIPD per la regia di Christian Angeli, nell'ambito di un progetto finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, mostra i momenti salienti della vacanza vissuta dalle giovani coppie, trascinandoci come ospiti invisibili nella loro quotidianità.

Abbiamo chiesto al regista di parlarci del film e dell’esperienza vissuta.

Com’è stato lavorare al documentario “Come una vera coppia”, dal punto di vista della regia?

Per me è stato interessante lavorare su materiali di repertorio, con i girati di coppie in vacanza tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta. Nella narrazione del film abbiamo associato queste immagini alla voce dei genitori dei ragazzi che hanno partecipato al soggiorno. Ho chiesto alle mamme di esprimere emozioni e stati d’animo rispetto a questo primo distacco dai propri figli, parlando anche del loro primo viaggio con il proprio compagno. Quello che provano i genitori in questi momenti è quello che accade sempre quando arriva il momento di tagliare il cordone ombelicale. E quelle che provano i ragazzi alla loro prima vacanza in coppia sono le stesse emozioni provate dai loro genitori quando erano giovani. Il coinvolgimento dei genitori ha dato alla storia che raccontiamo un valore universale.

Come hanno vissuto questa vacanza i ragazzi e le ragazze, secondo lei?

Credo che per loro sia stata un’esperienza bellissima, erano tutti molto motivati. Al contempo penso che emotivamente sia stata anche dura e faticosa. Nei primi tentativi di autonomia si incontrano sempre problemi e difficoltà. Si può fare fatica ad accettare in toto il proprio partner o la propria partner, per esempio. Oppure può venir fuori che non si va più d’accordo con i propri genitori e si vuole andare a vivere con il fidanzato. Credo che, soprattutto, ognuno si sia reso conto di dove si trova in questo momento della sua sua vita, acquisendo consapevolezza.

Dal punto di vista umano, che riflessioni ha fatto?

I vissuti di coppia di questi ragazzi sono i nostri stessi vissuti, ci parlano di noi. Le dinamiche relazionali tra genitori e figli e tra fidanzate e fidanzati sono quelle di sempre, non sono cambiate. Si discute, si litiga, si fa la pace, ci si lascia sempre nello stesso modo.
La novità che è emersa in questo gruppo, a mio parere, è che qui i maschi si fanno guidare dalle donne. Sono le donne ad avere il pallino del gioco emotivo. Forse è un segnale di una tendenza in atto anche a livello di società.

Il film-documentario “Come una vera coppia” è stato realizzato con la regia di Christian Angeli e prodotto da Jumping Flea per Associazione Italiana Persone Down nell’ambito del progetto “Amore, amicizia, sesso: parliamone adesso” finanziato dal Ministero del lavoro, in “Iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art.72 del DL 3 luglio 2017 n.117 – anno 2018”. Il soggetto del documentario è di Anna Contardi, Monica Berarducci, Francesco Cadelano, Simone Spampinato, Elisa Curatola e Christian Angeli. Produttore: Simone Spampinato. Montatrice: Elisa Curatola. Direttore della fotografia e operatore della macchina principale: Massimiliano Maggi.

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