Tutto per la scuola
Concorso Docenti PNRR2
Formazione: i più richiesti
La protagonista di questo libro è la macchina aritmetica Zero+1, chiamata anche pascalina poiché evoca la macchina matematica inventata da Blaise Pascal nel Seicento, che costituisce una formidabile risorsa per alimentare, arricchire e stimolare il lavoro didattico d’aula. Permette infatti di pensare in modo diverso l’insegnamento e l’apprendimento di significati chiave nel curricolo di matematica: la scrittura dei numeri nel sistema posizionale decimale, la ricorsività e gli algoritmi delle operazioni.
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INDICE
Presentazione (Ferdinando Arzarello)
Introduzione
CAP. 1Â Didattica con artefatti nel laboratorio di matematica
CAP. 2Â La Pascalina e la macchina aritmetica Zero+1
Approfondimento 1 – Chi era Blaise Pascal?
Approfondimento 2 – La Pascalina
Approfondimento 3 – Altre macchine aritmetiche
Approfondimento 4 – Una macchina per imparare a contare e calcolare
Approfondimento 5 – Uno sguardo al digitale: la pascalina e la e-pascalina
Bibliografia
IL LABORATORIO DI MATEMATICA CON LA PASCALINA ZERO+1
Percorsi didattici
Percorso 1Â Alla scoperta della pascalina Zero+1
Percorso 2Â Contiamo con la pascalina Zero+1
Percorso 3Â Scriviamo i numeri con la pascalina Zero+1
Percorso 4Â Operazioni con la pascalina Zero+1
Percorso 5Â Pascal, la Pascalina e la storia della matematica
Il volume si articola in due parti.
La prima è dedicata alla presentazione della pascalina Zero+1 — com’è fatta, quali saperi mette in gioco, come funziona — e della metodologia didattica con artefatti nel laboratorio di matematica, inteso come luogo e spazio «ideale» per la mente, in cui si procede per tentativi ed errori, in cui si riflette, in cui avviene il confronto per apprendere. Questa parte propone anche alcuni approfondimenti di carattere sia storico sia didattico.
La seconda parte contiene cinque percorsi laboratoriali strutturati in progressione da svolgere in classe, composti ciascuno di una guida per l’insegnante e schede operative per gli allievi.
Le proposte didattiche derivano da numerose sperimentazioni condotte in diverse scuole da insegnanti appartenenti ai gruppi di ricerca in didattica della matematica dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dell’Università di Torino e sono utilizzabili dalla fine della classe prima primaria fino alla classe quarta primaria.