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Come promuovere il benessere degli insegnanti a scuola - Erickson 1

Come promuovere il benessere degli insegnanti a scuola

Le risorse della psicologa positiva per prevenire le situazioni di disagio

Sono ormai numerosi gli studi, ma anche i racconti e le esperienze più informali, che hanno evidenziato come lo “star bene” a scuola da parte degli studenti sia fortemente influenzato dal benessere degli insegnanti, ai quali si richiede, sempre più, di essere un riferimento e un interlocutore di fiducia per i propri studenti.

Non a caso, in questi ultimi anni, si è parlato di docenti “emotivamente e socialmente competenti”, in grado cioè di promuovere nei propri studenti relazioni supportive ed efficaci, motivazione, gestione delle emozioni e dei comportamenti problema.

Non si può dire però che siano altrettanto numerosi gli studi che hanno indagato in modo diretto i fattori che influenzano il benessere dei docenti e la loro auto-percezione, questo soprattutto in ottica “preventiva”. Infatti, di questi temi, si tende a parlarne solo in occasione di situazioni o episodi eclatanti, talvolta amplificati dalla cronaca quotidiana oppure in situazioni di burnout conclamato; mentre è difficile trovare riflessioni e indagini significative volte a indagare le dinamiche emotivo-relazionali, il malessere e i possibili “rischi” di questa professione prima che si manifestino.

L’approccio individuato dalla psicologia positiva

Da alcuni decenni si è fatto strada nella comunità scientifica un nuovo orizzonte culturale e di ricerca, quello della psicologia positiva ideato da Martin Seligman volto a promuovere la qualità della vita e il benessere. 

Lo scopo di questo approccio è quello di attivare un cambiamento puntando sulle risorse e sulle potenzialità dell'individuo prima che il malessere e il disagio si manifestino.

Questo approccio fa leva sulle risorse psicologiche degli individui e dei gruppi, valorizzando le componenti cognitive ed emotive del benessere, facendo riferimento a due piani strettamente interconnessi e complementari: quello personale (es. realizzarsi nella propria professione), e quello relativo al benessere soggettivo, ossia lo “star bene”, l’essere complessivamente soddisfatti della propria vita e percepire le proprie emozioni su un piano di equilibrio.

Il focus di interesse si sposta quindi dall'indagare i livelli di rischio della professione docente, verso il piano della percezione degli insegnanti in relazione a quali siano i fattori in grado di favorire una condizione di benessere, con uno sguardo rivolto anche a quali sono le risorse a loro disposizione (o che possono attivare).

I fattori che influenzano il benessere lavorativo

La letteratura internazionale ha messo in evidenza come anche nella categoria professionale dei docenti, il benessere lavorativo venga ricondotto a fattori di carattere personale, professionale e relazionale.

Tra i fattori personali si fa, ad esempio, riferimento all'identità lavorativa, ai motivi alla base di questa scelta professionale e al senso di autoefficacia.

Un insegnante con un buon senso di autoefficacia si pone obiettivi sfidanti, mette in campo tutte le risorse e le potenzialità per raggiungerli, credendo fortemente nelle proprie capacità di “potercela fare”. Allo stesso tempo, in un circolo virtuoso come questo, l’insegnante aumenta la propria resilienza e apprende strategie di coping/fronteggiamento sempre più efficaci.

Il secondo fattore è quello relativo alla dimensione professionale: il grado di soddisfazione, gratificazione e coinvolgimento personali nel lavoro, le caratteristiche attribuite all'organizzazione di cui si fa parte e il riconoscimento sociale del proprio ruolo professionale, il grado di engagement, cioè il livello di coinvolgimento fisico, cognitivo ed emotivo nel lavoro e l’autoefficacia collettiva.

Infine, la terza dimensione riguarda i fattori relazionali del benessere a scuola, e comprende la qualità delle relazioni con la dirigenza, l’amministrazione, i colleghi e gli studenti, con una particolare attenzione al vissuto emotivo associato.

Si auspica che la sempre più diffusa necessità di garantire lo “star bene” a 360° all'interno del contesto scolastico, smuova l’interesse per affrontare con convinzione a livello di ricerca e di proposte di azione in ottica preventiva, anche tutto l’ambito che riguarda nello specifico il benessere degli insegnanti.

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