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Un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti con l’obiettivo di promuovere consapevolezze nuove dell’agire educativo.
I profili di educatore e di pedagogista due figure chiave per un’indispensabile innovazione del sistema di welfare secondo un’ottica promozionale e...
Un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti con l’obiettivo di promuovere consapevolezze nuove dell’agire educativo.
I profili di educatore e di pedagogista due figure chiave per un’indispensabile innovazione del sistema di welfare secondo un’ottica promozionale e rigenerativa sono stati negli ultimi anni al centro del dibattito tanto del mondo accademico quanto delle associazioni professionali. Vanna Iori, curatrice del volume, ha promosso un’importante e necessaria proposta di Legge, che finalmente si occupa di delineare la fisionomia dell’educatore socio-pedagogico e del pedagogista, affermando il principio, fondamentale ma non scontato, che le competenze professionali sono necessarie e qualificano il fondamento scientifico degli interventi educativi.
Il saggio rappresenta, in questa prospettiva, un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti, volto non tanto a discuterne i variegati ambiti di intervento e di specializzazione in cui può declinarsi, bensì a individuarne alcune dimensioni essenziali che lo caratterizzano e a promuovere consapevolezze nuove e inesplorate dell’agire educativo.
Un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti con l’obiettivo di promuovere consapevolezze nuove dell’agire educativo.
I profili di educatore e di pedagogista due figure chiave per un’indispensabile innovazione del sistema di welfare secondo un’ottica promozionale e...
Un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti con l’obiettivo di promuovere consapevolezze nuove dell’agire educativo.
I profili di educatore e di pedagogista due figure chiave per un’indispensabile innovazione del sistema di welfare secondo un’ottica promozionale e rigenerativa sono stati negli ultimi anni al centro del dibattito tanto del mondo accademico quanto delle associazioni professionali. Vanna Iori, curatrice del volume, ha promosso un’importante e necessaria proposta di Legge, che finalmente si occupa di delineare la fisionomia dell’educatore socio-pedagogico e del pedagogista, affermando il principio, fondamentale ma non scontato, che le competenze professionali sono necessarie e qualificano il fondamento scientifico degli interventi educativi.
Il saggio rappresenta, in questa prospettiva, un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti, volto non tanto a discuterne i variegati ambiti di intervento e di specializzazione in cui può declinarsi, bensì a individuarne alcune dimensioni essenziali che lo caratterizzano e a promuovere consapevolezze nuove e inesplorate dell’agire educativo.
Un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti con l’obiettivo di promuovere consapevolezze nuove dell’agire educativo.
I profili di educatore e di pedagogista due figure chiave per un’indispensabile innovazione del sistema di welfare secondo un’ottica promozionale e...
Un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti con l’obiettivo di promuovere consapevolezze nuove dell’agire educativo.
I profili di educatore e di pedagogista due figure chiave per un’indispensabile innovazione del sistema di welfare secondo un’ottica promozionale e rigenerativa sono stati negli ultimi anni al centro del dibattito tanto del mondo accademico quanto delle associazioni professionali. Vanna Iori, curatrice del volume, ha promosso un’importante e necessaria proposta di Legge, che finalmente si occupa di delineare la fisionomia dell’educatore socio-pedagogico e del pedagogista, affermando il principio, fondamentale ma non scontato, che le competenze professionali sono necessarie e qualificano il fondamento scientifico degli interventi educativi.
Il saggio rappresenta, in questa prospettiva, un contributo alla definizione del profilo di educatori e pedagogisti, volto non tanto a discuterne i variegati ambiti di intervento e di specializzazione in cui può declinarsi, bensì a individuarne alcune dimensioni essenziali che lo caratterizzano e a promuovere consapevolezze nuove e inesplorate dell’agire educativo.
L’obiettivo è uno: innescare circuiti virtuosi nei percorsi di aiuto e di assistenza, attraverso azioni di affiancamento, di interscambio, di promozione delle risorse presenti in ogni persona. Ed è proprio qui che si colloca il ruolo decisivo dell’educatore, come figura professionale capace di...
L’obiettivo è uno: innescare circuiti virtuosi nei percorsi di aiuto e di assistenza, attraverso azioni di affiancamento, di interscambio, di promozione delle risorse presenti in ogni persona. Ed è proprio qui che si colloca il ruolo decisivo dell’educatore, come figura professionale capace di cogliere le potenzialità dove sono presenti e di suscitare legami. Dagli anziani ai minori, dalle persone con disabilità agli immigrati, il welfare generativo può rappresentare una risposta concreta alle trasformazioni della società odierna.
L’obiettivo è uno: innescare circuiti virtuosi nei percorsi di aiuto e di assistenza, attraverso azioni di affiancamento, di interscambio, di promozione delle risorse presenti in ogni persona. Ed è proprio qui che si colloca il ruolo decisivo dell’educatore, come figura professionale capace di...
L’obiettivo è uno: innescare circuiti virtuosi nei percorsi di aiuto e di assistenza, attraverso azioni di affiancamento, di interscambio, di promozione delle risorse presenti in ogni persona. Ed è proprio qui che si colloca il ruolo decisivo dell’educatore, come figura professionale capace di cogliere le potenzialità dove sono presenti e di suscitare legami. Dagli anziani ai minori, dalle persone con disabilità agli immigrati, il welfare generativo può rappresentare una risposta concreta alle trasformazioni della società odierna.
L’obiettivo è uno: innescare circuiti virtuosi nei percorsi di aiuto e di assistenza, attraverso azioni di affiancamento, di interscambio, di promozione delle risorse presenti in ogni persona. Ed è proprio qui che si colloca il ruolo decisivo dell’educatore, come figura professionale capace di...
L’obiettivo è uno: innescare circuiti virtuosi nei percorsi di aiuto e di assistenza, attraverso azioni di affiancamento, di interscambio, di promozione delle risorse presenti in ogni persona. Ed è proprio qui che si colloca il ruolo decisivo dell’educatore, come figura professionale capace di cogliere le potenzialità dove sono presenti e di suscitare legami. Dagli anziani ai minori, dalle persone con disabilità agli immigrati, il welfare generativo può rappresentare una risposta concreta alle trasformazioni della società odierna.
Introduzione (Vanna Iori)
CAP.1 Le professioni educative e la formazione pedagogica (Vanna Iori)
CAP. 2 «Né il cavaliere inesistente né il suo scudiero»: il mondo dei servizi e la professionalità educativa (Cristina Palmieri)
CAP. 3 Interconnessioni: il lavoro educativo e la cura dell’intero (Antonella Arioli)
CAP. 4 Oltre il senso comune: il sapere pedagogico come strumento professionale (Luigi Pietrocarlo)
CAP. 5 L’insolita minestra: riscattare il senso dell’esperienza quotidiana (Daniele Bruzzone)
CAP. 6 A un passo dall’impossibile: l’educazione tra radicamento e utopia (Elisabetta Musi)
CAP. 7 Instabili equilibri: la relazione educativa tra prossimità e differenza (Mario Mapelli)
CAP. 8 Nella mia fine è il tuo inizio: il legame paradossale (Alessandra Augelli)
CAP. 9 Il lavoro che ci sceglie: biografie professionali e percorsi di vita (Fabio Gianotti)
Appendice (a cura di Vanna Iori)
Introduzione (Vanna Iori)
CAP.1 Le professioni educative e la formazione pedagogica (Vanna Iori)
CAP. 2 «Né il cavaliere inesistente né il suo scudiero»: il mondo dei servizi e la professionalità educativa (Cristina Palmieri)
CAP. 3 Interconnessioni: il lavoro educativo e la cura dell’intero (Antonella Arioli)
CAP. 4 Oltre il senso comune: il sapere pedagogico come strumento professionale (Luigi Pietrocarlo)
CAP. 5 L’insolita minestra: riscattare il senso dell’esperienza quotidiana (Daniele Bruzzone)
CAP. 6 A un passo dall’impossibile: l’educazione tra radicamento e utopia (Elisabetta Musi)
CAP. 7 Instabili equilibri: la relazione educativa tra prossimità e differenza (Mario Mapelli)
CAP. 8 Nella mia fine è il tuo inizio: il legame paradossale (Alessandra Augelli)
CAP. 9 Il lavoro che ci sceglie: biografie professionali e percorsi di vita (Fabio Gianotti)
Appendice (a cura di Vanna Iori)