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Di Robyn D. Walser Giovambattista Presti
Collana: Guide / Psicologia
Il volume punta dritto al cuore dell’ACT - Acceptance and Commitment Therapy al fine di aiutare i clinici a stare all’interno di una sessione terapeutica, con un atteggiamento di apertura, presenza e compassione. Offre approfondimenti, spunti, esercizi di riflessione, dialoghi ed esempi.
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Prefazione (di Steven C. Hayes)
Premessa all’edizione italiana (di Giovambattista Presti)
Introduzione
Prima parte - Costruire il cuore attraverso i processi fondamentali dell’ACT
Sviluppare l’ACT in modo personal
Vivere la vita dai piedi in su: aperti, consapevoli e impegnati
Apertura e consapevolezza: conoscere il Sé in relazione all’altro
Impegno: esistenza e senso del vivere
Accrescere la propria fluenza in terapia: cosa si dice e come lo si dice
Parte seconda - Costruire il cuore attraverso il dispiegarsi dell’esperienza
Impegnarsi nel processo
Processo sovraordinato, interpersonale e intrapersonale nella pratica terapeutica
L’esperienza del terapeuta: uno sguardo ravvicinato al processo intrapersonale
L’esperienza del clinico e del paziente: esplorare il processo interpersonale attraverso le difficoltÃ
La postura del terapeuta ACT
Epilogo - Appropriarsi della propria vita: vivere con il cuore
Bibliografia
Il volume, sia da un punto di vista professionale che personale, va oltre la semplice nozione di approccio psicologico. L’ACT, nella sua forma più completa, si estende al di là delle parole che usiamo per descriverla. Quando la si applica con impegno e consapevolezza, l’ACT conduce al cuore di ciò che significa essere vivi e integri, creature coscienti che fanno esperienza. Il cuore dell’ACT è la centralità della relazione come agente di cambiamento, imperniata sul contatto, sull’accettazione dell’esperienza, sull’accoglienza anche di quanto è potenzialmente distruttivo e portatore di sofferenza.
Attraverso approfondimenti, spunti, esercizi di riflessione, dialoghi ed esempi tratti dalla pratica e dalla supervisione, l’obiettivo del volume è esplicitare il nocciolo esperienziale del lavoro clinico, facendo emergere gli strumenti che il linguaggio e la sfera emotivo-relazionale offrono, anche nel cogliere quegli aspetti delle proprie reazioni come terapeuti che sono fondamentali per costruire e modulare in maniera flessibile una relazione terapeutica.