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Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa...
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa condivisa fra molti interessati), piuttosto che come prestazione tecnica sulle patologie psichiche di individui singoli, detti utenti. Ne esce finalmente una lettura non deterministica dell'intervento di aiuto, una coerente e chiara teorizzazione che ci fornisce tutti i concetti fondamentali per pensare e progettare gli interventi di aiuto in un'ottica aperta, flessibile, non standardizzata, e quindi più aderente alle reali circostanze che gli operatori incontrano sul campo. Il volume è indicato per gli operatori che già lavorino in un'ottica di rete (come responsabili di caso, facilitatori dei gruppi di mutuo aiuto, operatori di comunità, ecc.) e desiderino comprendere i fondamenti epistemologici di questo approccio.
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa...
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa condivisa fra molti interessati), piuttosto che come prestazione tecnica sulle patologie psichiche di individui singoli, detti utenti. Ne esce finalmente una lettura non deterministica dell'intervento di aiuto, una coerente e chiara teorizzazione che ci fornisce tutti i concetti fondamentali per pensare e progettare gli interventi di aiuto in un'ottica aperta, flessibile, non standardizzata, e quindi più aderente alle reali circostanze che gli operatori incontrano sul campo. Il volume è indicato per gli operatori che già lavorino in un'ottica di rete (come responsabili di caso, facilitatori dei gruppi di mutuo aiuto, operatori di comunità, ecc.) e desiderino comprendere i fondamenti epistemologici di questo approccio.
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa...
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa condivisa fra molti interessati), piuttosto che come prestazione tecnica sulle patologie psichiche di individui singoli, detti utenti. Ne esce finalmente una lettura non deterministica dell'intervento di aiuto, una coerente e chiara teorizzazione che ci fornisce tutti i concetti fondamentali per pensare e progettare gli interventi di aiuto in un'ottica aperta, flessibile, non standardizzata, e quindi più aderente alle reali circostanze che gli operatori incontrano sul campo. Il volume è indicato per gli operatori che già lavorino in un'ottica di rete (come responsabili di caso, facilitatori dei gruppi di mutuo aiuto, operatori di comunità, ecc.) e desiderino comprendere i fondamenti epistemologici di questo approccio.
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa...
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa condivisa fra molti interessati), piuttosto che come prestazione tecnica sulle patologie psichiche di individui singoli, detti utenti. Ne esce finalmente una lettura non deterministica dell'intervento di aiuto, una coerente e chiara teorizzazione che ci fornisce tutti i concetti fondamentali per pensare e progettare gli interventi di aiuto in un'ottica aperta, flessibile, non standardizzata, e quindi più aderente alle reali circostanze che gli operatori incontrano sul campo. Il volume è indicato per gli operatori che già lavorino in un'ottica di rete (come responsabili di caso, facilitatori dei gruppi di mutuo aiuto, operatori di comunità, ecc.) e desiderino comprendere i fondamenti epistemologici di questo approccio.
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Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa condivisa fra molti interessati), piuttosto che come prestazione tecnica sulle patologie psichiche di individui singoli, detti utenti. Ne esce finalmente una lettura non deterministica dell'intervento di aiuto, una coerente e chiara teorizzazione che ci fornisce tutti i concetti fondamentali per pensare e progettare gli interventi di aiuto in un'ottica aperta, flessibile, non standardizzata, e quindi più aderente alle reali circostanze che gli operatori incontrano sul campo. Il volume è indicato per gli operatori che già lavorino in un'ottica di rete (come responsabili di caso, facilitatori dei gruppi di mutuo aiuto, operatori di comunità, ecc.) e desiderino comprendere i fondamenti epistemologici di questo approccio.
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa...
Seguendo i principi della sociologia relazionale, il manuale penetra in profondità i concetti e i principi logici di una nuova concezione della metodologia del lavoro sociale, completamente depurata dal modello medico, dove l'"aiuto" è inteso come azione intersoggettiva in rete (cioè come impresa condivisa fra molti interessati), piuttosto che come prestazione tecnica sulle patologie psichiche di individui singoli, detti utenti. Ne esce finalmente una lettura non deterministica dell'intervento di aiuto, una coerente e chiara teorizzazione che ci fornisce tutti i concetti fondamentali per pensare e progettare gli interventi di aiuto in un'ottica aperta, flessibile, non standardizzata, e quindi più aderente alle reali circostanze che gli operatori incontrano sul campo. Il volume è indicato per gli operatori che già lavorino in un'ottica di rete (come responsabili di caso, facilitatori dei gruppi di mutuo aiuto, operatori di comunità, ecc.) e desiderino comprendere i fondamenti epistemologici di questo approccio.
- La scienza del lavoro sociale e i suoi rapporti con le scienze psicologiche e sociologiche. Lavoro sociale e politica sociale. Logica sociale (di caring) e logica sanitaria (di curing) nei processi di aiuto: oltre il modello medico. Il lavoro sociale come campo poliprofessionale
- Concetti di "benessere" e "capacità di azione". Sottosistemi intra ed extrapersonali: la prospettiva ecologica del benessere. Servizio sociale, educazione sociale, animazione: in cosa si differenziano, per essenza, le professioni del "sociale"?
- Concetto di "relazione sociale": teorie microsociologiche. Rete sociale e rete di aiuto. La metodologia della network analysis. Teorie dei sistemi e teorie di rete
- Concetto di fronteggiamento (coping) e di insufficienza d'azione. Differenze tra diagnosi e assessment. Le diverse prospettive di osservazione del problema sociale: l'osservazione a rete - Direttività e non direttività nei processi di aiuto: oltre questo classico dilemma. L'ottica relazionale come intreccio di competenze esperienziali (di senso comune) e competenze esperte (tecnico-scientifiche). Lavoro in rete e lavoro di rete. Potenziamento del potere d'azione degli utenti e di altri interessati: il concetto di empowerment
- L'intervento sociale come "guida relazionale di rete". Il principio dell'indeterminazione e il suo "opposto": l'erogazione di prestazioni standard. Il case management nella gestione della cronicità (long term care). Lavoro di rete e lavoro d'équipe
- Il lavoro di rete in pratica: studi di caso
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