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Cosa fare a casa con bambini e ragazzi con sindrome di Down?

Attività, proposte e risorse suggerite alle famiglie da Anna Contardi, coordinatrice nazionale AIPD, per questo periodo di isolamento forzato dall’emergenza coronavirus

Questo periodo di isolamento forzato a casa con i figli può risultare particolarmente impegnativo per le famiglie di bambini e ragazzi con qualche forma di disabilità, come nel caso delle famiglie di bambini e ragazzi con sindrome di Down. Si tratta di bambini e ragazzi che, per la loro limitata autonomia personale, hanno bisogno di essere seguiti più da vicino dall’adulto, o dagli adulti, di riferimento.

Con Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), abbiamo parlato di come gestire in maniera utile il tempo a casa con questi bambini e ragazzi.

Anna Contardi, ha qualche suggerimento da dare alle famiglie dei ragazzi con sindrome di Down, per vivere meglio queste settimane di isolamento a casa?

È importante per bambini e ragazzi avere opportunità per essere impegnati, anche per poter scandire meglio il tempo che passa e non perdere abitudini ed abilità conquistate. Il rischio è il lasciarsi andare, trascorrendo magari ore e ore davanti alla tv.

La prima cosa è mantenere la cura della persona: alzarsi, magari un po' più tardi di quando si usciva, ma più o meno sempre alla stessa ora, lavarsi e vestirsi, NON restare tutto il giorno in pigiama. Poi partecipare alla gestione della casa: le pulizie, la preparazione dei pasti.
Può essere l'occasione per insegnare a bambini e ragazzi nuove abilità di autonomia domestica, dalle più semplici come rifarsi il letto all'uso degli elettrodomestici (fare la lavatrice, imparare ad usare il frullatore ...).

E poi la cucina! Cucinare è un’opportunità importante, non solo perché è una risorsa per la nostra vita, ma perché è un atto creativo e gratificante. In poco tempo trasformiamo gli ingredienti in qualcosa di nuovo e possiamo avere subito un feedback del nostro lavoro dalla faccia e i commenti dei commensali.

Inoltre può essere un luogo dove “fare matematica” (le quantità, il numero dei commensali,..) e “fare italiano” (il nome degli ingredienti e degli attrezzi, le liste per la spesa, le ricette..)
Poi si possono fare giochi di società, dai più semplici (Uno, memory, puzzle,..) ai più complessi.

Si può anche fare un po’ di ginnastica in casa usando sequenze brevi e semplici.
Importante è anche permettere loro di mantenere relazioni sociali con parenti e amici anche se dobbiamo stare in casa utilizzando Whatsapp o Skype per fare chiamate e videochiamate, magari organizzando degli appuntamenti, anche in piccoli gruppi, per raccontarsi o anche solo salutarsi».

Ci sono risorse che possono tornare utili alle famiglie in questo periodo?

Come Associazione Italiana Persone Down abbiamo suggerito e messo a disposizione varie risorse, inoltre molte delle nostre sezioni hanno organizzato attività a distanza.
Per la cucina vi suggeriamo “Coltelli e fornelli” (Edizioni Erickson) dove troverete ricette scritte in linguaggio semplice, utilizzabili direttamente dai ragazzi. L’intera collana “Laboratori per le autonomie” pubblicata sempre da Erickson può offrire spunti per molte attività.

Sul sito www.aipd.it potete inoltre scaricare il quaderno “Sani e belli”, dove troverete un itinerario educativo, spunti e attività sul tema della corretta alimentazione. Sull’attività fisica, il video “Gli esercizi di Matteo” propone un video tutorial AIPDper una breve sequenza di esercizi da fare a casa. A questo link http://mercatodeisaperi.it/lo-sapevi-che/cucina frutto di un altro progetto Aipd, troverete altre ricette e schede di altre attività, utilizzabili.

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