Come si misura il benessere della popolazione che vive su un determinato territorio? Per molto tempo, il “misuratore di benessere” che si è utilizzato è stato l’indice di ricchezza di una nazione. Lo studioso Richard Wilkinson, accademico e saggista inglese molto noto per le sue ricerche nel campo delle disuguaglianze sociali, suggerisce invece di guardare a un indicatore diverso, ossia al grado di diseguaglianza economica presente tra i cittadini.
Wilkinson porta dati concreti rispetto al legame tra diseguaglianza economica e malessere dei cittadini: più un Paese è «diseguale» — cioè più c’è divario tra «ricchi» e «poveri» — più i problemi sociali si aggravano: peggiora l’aspettativa di vita, aumenta la mortalità infantile, aumenta il disagio psichico, aumentano le dipendenze da sostanze, aumenta il tasso di violenza e così via.
La diseguaglianza economica inoltre non comporta solo l’aggravarsi dei problemi sociali per i cittadini «poveri», ma per tutto il Paese. «Nessun uomo è un’isola» ricorda Wilkinson, citando la poesia di John Donne, e sottolinea che nei Paesi più economicamente equi vive meglio sia chi ha redditi inferiori sia chi ha redditi più alti. L’equità insomma porta beneficio a tutti.
Cosa dobbiamo dunque auspicare per il futuro? L’equità economica non è un concetto astratto, manovrato da una mano invisibile, ma può essere progettata e gestita attraverso le politiche nazionali e internazionali.
Wilkinson, in un post sul sito di «The Guardian» — celebre quotidiano britannico di cui Wilkinson cura un blog, ricorda che bisogna cambiare rotta subito. Il ventesimo secolo è stato guidato dalla spinta pubblica e privata sui grossi modelli di industrializzazione che hanno prodotto ricchezza economica, ma anche disuguaglianza ed enormi costi sociali e ambientali.
Il futuro è ampliare lo sguardo, è imparare a incrociare l’economia con la qualità della vita, per ridurre la diseguaglianza e promuovere il benessere umano e ambientale in modo sostenibile.
Richard Wilkinson interverrà al Convegno “Progettare comunità. Nuovi strumenti per il community work e l’animazione dei territori” , in programma il 13 e 14 dicembre 2019, nella sede Erickson di Trento.