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Il Natale? Forse l’anno prossimo lo passeremo sulla Luna

Dall’Archivio dei Quaderni di Scuola - un’imponente collezione online di quaderni di scuola - alcuni temi ci regalano uno scorcio sul Natale dei tempi passati, visto con gli occhi di bambini e bambine della scuola elementare

L’Archivio dei Quaderni di Scuola, o Exercise Book Archive, è un imponente archivio digitale che propone al pubblico, già digitalizzati e catalogati, migliaia di quaderni scolastici appartenuti a bambine e bambini di generazioni diverse.

La raccolta, curata da Thomas Pololi, Anna Teresa Ronchi e Valentina Colombo attraverso l’associazione “Quaderni Aperti”, era partita nel 2004 raccogliendo quaderni di scuola da una ristretta cerchia di familiari e amici. Con il tempo, la collezione si è allargata all’intero territorio nazionale e oggi raccoglie contributi provenienti da Paesi di tutto il mondo. Oltre 250 volontari partecipano al progetto trascrivendo il contenuto dei quaderni (alcuni risalgono a periodi storici anche lontani da noi, il più antico è della seconda metà del Settecento) e traducendoli in inglese.

Nel 2019 la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia ha riconosciuto l’Archivio dei Quaderni di Scuola come “archivio di interesse storico particolarmente importante”. Perché i componimenti di bambini e bambine non rappresentano semplici esercitazioni di scrittura, ma permettono di rivivere momenti di vita quotidiana dal punto di vista storico, comprendendo l’evoluzione della società e dei suoi modelli culturali ed educativi.

Sulla base dei materiali raccolti nell’Archivio - che ha anche una sede fisica a Milano, in via Broletto - Thomas, Anna Teresa e Valentina organizzano tante attività divulgative e laboratoriali che propongono al pubblico interessato, in maniera particolare alle scuole.

Qui di seguito, presentiamo alcuni componimenti tratti dall'Archivio sul tema del Natale, un argomento sempre caro ai più piccoli.

“Il prossimo anno faremo le vacanze di Natale sulla Luna. Chissà che troveremo”

Tema di un bambino di quarta elementare di Milano, 27 dicembre 1969.

Meno cinque, meno quattro, meno tre…….
Sta per partire il razzo che mi porterà a trascorrere le le vacanze di Natale sulla luna…….. Ecco il razzo si stacca da terra, prende quota, vedo la terra rimpicciolire, mi pare di vedere la mia patria ed anche la mia Milano con la Madonnina del Duomo, vedo anche delle masse blu, sono gli oceani.
Ormai la terra non è che un granello di sabbia e mi appare la facca bonaria della luna.
Ormai sono occupato nelle manovre di atterraggio per poter toccare dolcemente il suolo lunare.
Ecco sono giunto, apro lo sportello del LEM e mi guardo attorno e vedo delle rocce con incavate dentro delle grotte, poi giro l'angolo e vedo degli strani esseri luminosi che si muovono lentamente; poi vedo una chiesa di cristallo con una grotta affollata.
Spinto dalla curiosità entro e scopro che sulla luna ci sono le stesse usanze della terra: v'è un presepe tutto di ghiaccio e penso: -Dio è giunto anche qui.- Poi guardo tutti i crateri che vi sono intorno da cui entrano ed escono i lunari, sono preso ad ammirare il paesaggio lunare quando un sibilo mi avverte che è ora di tornare a casa, abbraccio con un ultimo sguardo il paesaggio poi metto in moto il LEM e mi stacco dalla crosta lunare.

"Il Natale ed il Presepio"

Tema di una bambina di quinta elementare di Canepina (Viterbo), 1941.

Il Natale viene sempre d'inverno cioè il 25 dicembre. Se questo Santo giorno non venisse con il rigido inverno e con tanta neve non sarebbe grande la festa. Tutti i nostri parenti e quelli che abbiamo in guerra cercano di avere la licenza proprio in questi giorni per stare un po' di tempo insieme per dirci tutto quello che ci detta il cuore di bello in quei giorni santi. Ogni anno noi tutti sentiamo il desiderio di fare un piccolo Presepio sia in chiesa, nella scuola e nella nostra amata casa. Il Presepio lo fece per la prima volta San Francesco d'Assisi. Egli pensò di scolpire il Divin Salvatore in una tavola di legno. E tutti gli altri personaggi cioè la Madonna, S. Giuseppe, il bue, l'asinello, i pastori ecc. erano le genti che l'adoravano. Dopo di Lui tutti abbiamo fatto uguale e ne siamo contenti di rinnovare questo sacro ricordo ogni anno, specialmente noi bambini.

Esercizio di copiatura di una lettera nel quaderno di una bambina delle elementari di Montefalcione (Avellino), probabilmente 1918.

Caro fratello,
Noi credevamo di riabbracciarti nell’occasione di queste feste di Natale; invece, ieri mattina giunse al babbo il tuo telegramma, col quale avvertì che non hai potuto ottenere, come speravi, il permesso, e che rimandi la tua venuta a Pasqua, nella prossima primavera.
Me ne dispiace assai, non già per il regalo che mi promettesti, che avrò a Pasqua e farà lo stesso, ma perché desideravo proprio di rivederti.
La mamma ieri pianse un pochino, ma poi si consolò pensando che tu stai bene, e che a Pasqua verrai di sicuro.
Ti auguro, anche a nome dei genitori, buone feste natalizie, ricevi un abbraccio e un bacio dal tuo aff.mo fratello
Pippo

Leggi anche “Un tema di scuola è la voce dei bambini e delle bambine, di ieri e di oggi, che ci raccontano le loro storie” con l’intervista al fondatore di “Quaderni Aperti” Thomas Pololi


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