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Miguel Benasayag analizza recenti studi di neuroscienze e biochimica per comprendere le ricadute antropologiche di questa rivoluzione, soprattutto nelle sue derive più riduzioniste, alla ricerca di un’alternativa umanistica alla colonizzazione tecnocratica della vita e della cultura.
Miguel Benasayag analizza recenti studi di neuroscienze e biochimica per comprendere le ricadute antropologiche di questa rivoluzione, soprattutto nelle sue derive più riduzioniste, alla ricerca di un’alternativa umanistica alla colonizzazione tecnocratica della vita e della cultura.
Miguel Benasayag analizza recenti studi di neuroscienze e biochimica per comprendere le ricadute antropologiche di questa rivoluzione, soprattutto nelle sue derive più riduzioniste, alla ricerca di un’alternativa umanistica alla colonizzazione tecnocratica della vita e della cultura.
Se l’amore, la libertà, la memoria sono effetti più o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, è la stessa unità dell’uomo che oggi sembra disperdersi.
L’ibridazione fra mente e computer assicura all’uomo nuovo, dal cervello aumentato, impianti e neuroprotesi con incredibili potenzialità:...
Se l’amore, la libertà, la memoria sono effetti più o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, è la stessa unità dell’uomo che oggi sembra disperdersi.
L’ibridazione fra mente e computer assicura all’uomo nuovo, dal cervello aumentato, impianti e neuroprotesi con incredibili potenzialità: vedere al buio, udire a distanza, scaricare competenze, recuperare o modificare i ricordi perduti… tutto questo in un momento in cui le promesse storicistiche e teleologiche di un mondo venturo e perfetto sono venute meno una dopo l’altra.
Miguel Benasayag tenta in questo saggio di comprendere le ricadute antropologiche di questa rivoluzione, soprattutto nelle sue derive più riduzioniste, alla ricerca di un’alternativa umanistica alla colonizzazione tecnocratica della vita e della cultura.
Oggi le neuroscienze tendono a ritenere che il cervello possa essere aumentato a dismisura, che tutto sia possibile, che si sia gloriosamente in marcia verso un’estensione delle capacità cerebrali in grado di operare anche indipendentemente dal corpo, attraverso una esternalizzazione che ne prolunghi indefinitamente la potenza e la durata. E tutto questo è non solo dissennato ma anche impossibile, come dimostra questo libro.
Se l’amore, la libertà, la memoria sono effetti più o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, è la stessa unità dell’uomo che oggi sembra disperdersi.
L’ibridazione fra mente e computer assicura all’uomo nuovo, dal cervello aumentato, impianti e neuroprotesi con incredibili potenzialità:...
Se l’amore, la libertà, la memoria sono effetti più o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, è la stessa unità dell’uomo che oggi sembra disperdersi.
L’ibridazione fra mente e computer assicura all’uomo nuovo, dal cervello aumentato, impianti e neuroprotesi con incredibili potenzialità: vedere al buio, udire a distanza, scaricare competenze, recuperare o modificare i ricordi perduti… tutto questo in un momento in cui le promesse storicistiche e teleologiche di un mondo venturo e perfetto sono venute meno una dopo l’altra.
Miguel Benasayag tenta in questo saggio di comprendere le ricadute antropologiche di questa rivoluzione, soprattutto nelle sue derive più riduzioniste, alla ricerca di un’alternativa umanistica alla colonizzazione tecnocratica della vita e della cultura.
Oggi le neuroscienze tendono a ritenere che il cervello possa essere aumentato a dismisura, che tutto sia possibile, che si sia gloriosamente in marcia verso un’estensione delle capacità cerebrali in grado di operare anche indipendentemente dal corpo, attraverso una esternalizzazione che ne prolunghi indefinitamente la potenza e la durata. E tutto questo è non solo dissennato ma anche impossibile, come dimostra questo libro.
Se l’amore, la libertà, la memoria sono effetti più o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, è la stessa unità dell’uomo che oggi sembra disperdersi.
L’ibridazione fra mente e computer assicura all’uomo nuovo, dal cervello aumentato, impianti e neuroprotesi con incredibili potenzialità:...
Se l’amore, la libertà, la memoria sono effetti più o meno illusori di processi fisiologici cerebrali, è la stessa unità dell’uomo che oggi sembra disperdersi.
L’ibridazione fra mente e computer assicura all’uomo nuovo, dal cervello aumentato, impianti e neuroprotesi con incredibili potenzialità: vedere al buio, udire a distanza, scaricare competenze, recuperare o modificare i ricordi perduti… tutto questo in un momento in cui le promesse storicistiche e teleologiche di un mondo venturo e perfetto sono venute meno una dopo l’altra.
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Oggi le neuroscienze tendono a ritenere che il cervello possa essere aumentato a dismisura, che tutto sia possibile, che si sia gloriosamente in marcia verso un’estensione delle capacità cerebrali in grado di operare anche indipendentemente dal corpo, attraverso una esternalizzazione che ne prolunghi indefinitamente la potenza e la durata. E tutto questo è non solo dissennato ma anche impossibile, come dimostra questo libro.
Questo ebook è realizzato in formato .epub, protetto con social watermarking. Può essere letto su tutti i dispositivi Ios, Android, Kobo e Sony purché sia installato un applicativo in grado di leggere i file .epub.
Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
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