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I mini gialli dei dettati 2
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Search-ME - Erickson 1 Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Un e-book gratuito per spiegare il coronavirus ai bambini
In questo tempo sospeso e complesso, in cui gli scienziati di tutto il mondo sono impegnanti per superare l’emergenza coronavirus, è molto importante non dimenticarsi che anche i bambini hanno il diritto di sapere. Soprattutto i bambini che vivono situazioni di fragilità o presentano un disturbo del neurosviluppo, che potrebbero avere meno strumenti per la comprensione di quanto sta accadendo e per la gestione di pensieri ed emozioni. Per affrontare questa situazione, Erickson ha scelto di pubblicare e diffondere gratuitamente l’e-book “Storia di un coronavirus” scritto da Francesca Dall’Ara e illustrato da Giada Negri scaricabile gratuitamente qui. Una storia semplice che racconta una realtà molto complicata con l’intento di sostenere le mamme e i papà ad affrontare insieme ai più piccoli (e forse anche grazie a loro) questo difficilissimo momento. Il racconto si rivolge a tutti i bambini a partire dai 2 anni, con un’attenzione specifica ai bambini con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo, attraverso una versione adattata e tradotta in simboli con gli strumenti della comunicazione aumentativa, secondo il modello inbook. Un’idea nata, all’interno del gruppo di lavoro dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, per trovare un modo concreto e immediatamente fruibile per facilitare genitori e bambini nell’affrontare nel miglior modo possibile l’emergenza generata dal coronavirus e le emozioni che questa scaturisce. Tra restrizioni e permanenza forzata in casa «è fondamentale trovare il giusto equilibrio tra una spiegazione degli eventi che renda maggiormente comprensibile l’origine e il senso del grande stravolgimento che caratterizza le giornate, l’accoglienza delle emozioni faticose che lo accompagnano e l'insegnamento delle norme base per proteggersi e prevenire il contagio. Ma, soprattutto, è indispensabile riuscire a trasmettere fiducia nel fatto che stiamo cercando di fare tutto il possibile, anche se molte incertezze e preoccupazioni restano.» afferma Maria Antonella Costantino, neuropsichiatra e Direttrice dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
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Search-ME - Erickson 2 Autismo e sindrome di Asperger
In occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, 7 libri per approfondire questo disturbo
La sindrome di Asperger è un disturbo di tipo neurologico sul quale a tutt’oggi c’è poca chiarezza, anche dal punto di vista della classificazione diagnostica. Una cosa certa è che le persone con questo disturbo hanno modi di sentire, pensare e agire peculiari, diversi da quelli delle persone «neurotipiche». Come spiega Paolo Cornaglia Ferraris nella postfazione del libro “Piedi nudi e dinosauri ”, le persone Asperger manifestano difficoltà nelle interazioni sociali, nella comunicazione verbale e non verbale e possono mostrare stranezze comportamentali, con stereotipie e interessi limitati. Il loro sviluppo cognitivo non è segnato da un ritardo complessivo, ma da specifiche difficoltà di funzionamento in alcune aree, come le funzioni esecutive e l’interazione sociale. Si tratta di una sindrome di non facile riconoscibilità, infatti la diagnosi spesso avviene tardivamente: in media all’età di 11 anni e in alcuni casi addirittura in età adulta. Erano Asperger Mozart, De Chirico, Michelangelo e centinaia di altri personaggi che hanno raggiunto risultati straordinari, vivendo con fatica la loro passione monotematica che gli psichiatri definiscono «interesse ristretto». In occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Asperger, che ricorre il 18 febbraio, vi proponiamo una serie di titoli per cercare di capire meglio cosa significa essere “Asperger”, quali difficoltà incontrano queste persone e cosa è possibile fare per aiutarle a migliorare le loro condizioni di vita. .image-carousel-container{ width:60%;} .mondo-erickson .banner-container [class^='banner-lev'] { position: relative; width: 60%; } @media (max-width:767px){ .image-carousel-container{ width:100% !important;} .mondo-erickson .banner-container [class^='banner-lev'] { position: relative; width: 100%; } }
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Search-ME - Erickson 3 Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Un e-book gratuito per accompagnare i bambini nel rientro a scuola, frutto della collaborazione con la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico
La riapertura delle scuole del 14 settembre non ha segnato, purtroppo, il ritorno alla vita scolastica pre Covid-19. La ripresa dell’attività didattica in presenza è infatti segnata dall’adozione di misure di distanziamento e di protezione importanti, necessarie per contenere la diffusione del virus ma che al contempo, inevitabilmente, incidono sulla qualità della vita degli alunni, degli insegnanti e di tutte le persone che operano nel contesto scolastico. Come aiutare gli alunni, più e meno piccoli, a comprendere le nuove regole di comportamento ed evitare di aggravare gli effetti della pandemia, già di per sé traumatici? Lo spiega un nuovo e-book gratuito: “Storia di un coronavirus. Maestra, come si fa?”, scritto da Francesca Dall’Ara con le illustrazioni di Giada Negri scaricabile gratuitamente qui. Si tratta del seguito dei due racconti “Storia di un coronavirus”, che mira a spiegare ai bambini cos’è il coronavirus, e “Storia di un coronavirus. Mamma, usciamo?”, finalizzato ad accompagnare i piccoli nella prima fase di rientro dopo il lockdown. In questo nuovo racconto, la piccola Margherita vive tutte le emozioni del rientro in classe alla scuola primaria: dalla gioia di ritrovarsi con i compagni e le maestre, alla confusione per le nuove regole, passando attraverso le paure e i dubbi che vengono sempre alimentati da situazioni di incertezza. In tutto questo, i bambini non saranno però da soli e, sotto la guida della loro insegnante, cercheranno di capire «come si fa» a riprendere da dove ci si era interrotti, consapevoli delle rinunce, dei cambiamenti e delle nuove scoperte che li attendono. Il racconto è pensato per essere letto insieme all’insegnante o a un altro adulto di riferimento, e prevede volutamente un finale aperto per stimolare un dibattito che potrà anche protrarsi nel tempo e trasformarsi. Il nuovo e-book è stato messo a punto dallo stesso gruppo di lavoro che ha curato i due e-book precedenti ed è attivo presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, con il coordinamento di Antonella Costantino. Un’attenzione particolare è rivolta ai bambini con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo, per i quali il racconto viene proposto in una versione tradotta in simboli con gli strumenti della comunicazione aumentativa, secondo il modello inbook.
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Metodo Montessori e anziani fragili Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Un nuovo e-book, scritto anche con i simboli della Comunicazione Aumentativa, per affrontare l’argomento della guerra con bambine e bambini, in particolare quelli con fragilità e disturbi del neurosviluppo
In questi due anni di pandemia è diventata più evidente l’importanza di parlare anche con i più piccoli delle cose che accadono intorno a noi, aiutandoli ad affrontare le loro preoccupazioni e dando loro modo di esprimere dubbi e domande. Da quando è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina, nel centro dell’Europa, nuove incertezze e paure hanno occupato le menti di bambine e bambini, sempre molto attenti a osservare i comportamenti degli adulti e a intercettarne le preoccupazioni. L’idea della guerra scombussola e disorienta particolarmente i più piccoli perché contraddice tutti i principi e gli insegnamenti che sono abituati a ricevere dagli adulti, come quello di trovare modi costruttivi e pacifici per risolvere i conflitti e per esprimere la propria rabbia e aggressività.  Come affrontare l’argomento della guerra con i più piccoli? Per quanto faticoso e difficile possa essere, è sempre meglio dire la verità, perché la vera protezione da angosce come questa non passa dalla minimizzazione degli eventi negativi o dalla scelta di tenere bambini e bambine all’oscuro di fatti gravi che li coinvolgono più o meno da vicino, ma dalla disponibilità e dal coraggio di affrontare al loro fianco anche la più complicata delle storie con parole semplici e concetti chiari.  Partendo da queste consapevolezze, il gruppo di lavoro dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione Policlinico di Milano, coordinato da Antonella Costantino, si è posto l’obiettivo di accompagnare i genitori e i loro figli anche in questo delicato momento di cambiamenti della Storia, attraverso una modalità narrativa semplice e accessibile a tutti. Nasce così l’ebook gratuito scaricabile qui «Storia di una guerra» scritto da Francesca Dall’Ara e illustrato da Giada Negri, un’opera che si rivolge a lettori e lettrici a partire dai 3 anni e che pone un’attenzione specifica a bambini e bambine con fragilità e disturbi del neurosviluppo. ll racconto infatti è proposto anche in una versione tradotta con i simboli della Comunicazione Aumentativa, come era stato per i racconti precedenti di Dall’Ara e Negri, che avevano affrontato il tema della pandemia e delle difficoltà psicologiche ed emotive collegate a essa. La nuova storia è un dialogo tra un nonno e il suo nipotino, che trova il coraggio di fare domande che lo preoccupano e che, in cambio, riceve risposte semplici e sincere. Il confronto non sorvola sulle questioni più difficili e complicate ma le affronta con empatia e pacatezza, alla ricerca di soluzioni più che di colpevolizzazioni, perché quando scoppia una guerra perdono sempre tutti e l’unico messaggio che può davvero avere senso trasmettere a un bambino è quello di lottare per la pace.
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Search-ME - Erickson 4 Genitori e figli
Una favola firmata da Reinhold Messner per insegnare ai bambini il rispetto e l’amore per la natura
«Quand’ero una piccola bambina, papà mi ha chiamata Layla, un nome che vuol dire “la cima della montagna”. Lui viaggiava molto e viveva per lunghi mesi nel regno del re delle nevi. Quando tornava, raccontava poco. L’acqua, l’aria e la luce di lassù gli facevano dimenticare tutto. Ero curiosa, tanto che una volta ho voluto accompagnarlo…» Inizia così il libro “Layla nel regno del re delle nevi”: un racconto, ispirato a una storia di vita reale, che ha per protagonista una bambina, Layla, che un giorno decide di seguire suo papà in uno di quei suoi viaggi lunghissimi tra le montagne altissime. Il papà la invita a riflettere bene su questa richiesta, pensando a tutte le cose belle, calde e morbide che dovrà abbandonare per un po’, e all’ambiente freddo e senza comodità che dovrà affrontare. Ma Layla non demorde e decide di seguire ugualmente suo padre in questa difficile e rischiosa avventura. Il papà di Layla è uno scalatore famoso, noto anche come “il re degli Ottomila”: Reinhold Messner. Oltreché alpinista, Messner è anche molte altre cose, tra cui regista, scrittore, ideatore del progetto museale “Messner Mountain Museum” e, da poco, autore di un libro per bambini: “Layla nel regno del re delle nevi”, per l’appunto. Com’è nato questo libro e cosa racconta? È lo stesso Reinhold Messner a spiegarlo: «Questo libro racconta una storia vera, ossia una spedizione realizzata 30 anni fa assieme a mia figlia, che mi ha accompagnato per due mesi sull’Himalaya, in quello che è chiamato anche “regno delle nevi”. Alla fine del viaggio, in cui ha dovuto rinunciare a molti agi e comodità, questa bambina capisce che è la rinuncia ai beni materiali a salvare il mondo».  È questo il messaggio che vuole trasmettere ai bambini con questo racconto? «Sì. Con questa favola ho cercato di attirare l’attenzione dei bambini sulla possibilità di vivere serenamente e con gioia in un mondo diverso e di farli riflettere perché possano maturare una coscienza ecologica e un maggior rispetto per la natura: la rinuncia, non il consumo, è la chiave della felicità».   #leggere
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Search-ME - Erickson 5 Comunicazione Aumentativa e Alternativa
Un e-book gratuito per accompagnare i bambini nel graduale rientro nella nuova quotidianità
«Mamma, io non ci voglio andare al parco. Che senso ha uscire di casa se non posso nemmeno giocare con i miei amici e devo mettermi quella stupida mascherina? Perché mamma dobbiamo fare così? Me lo rispieghi?» All’inizio di questa pandemia di Covid-19 abbiamo ritenuto fondamentale rivolgere l’attenzione ai genitori e ai loro bambini, per sostenerli nel difficile momento che stavano attraversando, con la pubblicazione e la diffusione gratuita dell’e-book “Storia di un coronavirus” scritto da Francesca Dall’Ara e illustrato da Giada Negri. Ora, appare altrettanto importante accompagnare i più piccoli in questo graduale rientro nella nuova quotidianità. Un fase che presenta nuove «sfide» per genitori e bambini, come la gestione dell’incertezza e la convivenza con la libertà. Nasce così il sequel di Storia di un coronavirus: «Mamma usciamo», scritto da Francesca Dall’Ara e illustrato da Giada Negri scaricabile gratuitamente qui in versione e-book. Questa nuova storia racconta entusiasmi, paure e dubbi di Margherita e dei suoi fratellini. Il racconto ha l’intento di spiegare ai bambini le ragioni delle misure di contenimento e distanziamento, provando a delineare divieti e nuove opportunità, il tutto attraverso un linguaggio semplice e dando forte rilievo delle diverse sfumature emotive di ciascun personaggio. Anche questo racconto si rivolge a tutti i bambini, a partire dai 2 anni, e pone un’attenzione specifica ai bambini con bisogni comunicativi complessi e disturbi del neurosviluppo, attraverso una versione adattata e tradotta in simboli CAA con gli strumenti della comunicazione aumentativa, secondo il modello inbook. Una nuova idea, nata sempre all’interno del gruppo di lavoro dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, per trovare un modo concreto e immediatamente fruibile per aiutare i genitori ad affrontare questa nuova sfida al fianco dei loro piccoli. In questa nuova fase «potrebbe non essere semplice convincere i bambini a rinunciare alle certezze e alle routine faticosamente reinventate e conquistate durante il lockdown, in favore di una normalità parziale, fatta di distanza e misure di protezione individuale. Potremo incontrare bambini entusiasti all’idea di uscire come altri che non ne hanno nessuna intenzione, bambini capaci di mantenere in modo esemplare le regole di igiene e distanziamento come altri trasgressivi e provocatori di fronte alle richieste dei genitori. Ecco perché appare fondamentale coinvolgere e spiegare ai bambini cosa sta succedendo e cosa succederà attraverso parole, tempi ma anche strumenti adatti a ciascuno, in base all’età e alla diversa capacità di comprendere, lasciando spazio alle loro domande curiose e alle loro incertezze.» afferma Maria Antonella Costantino, neuropsichiatra e Direttrice dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
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