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I mini gialli dei dettati 2
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Search-ME - Erickson 1 Problemi e logica
Un giallo a fumetti per potenziare le abilità visuo-spaziali
Nell’ambito delle skills cognitive l’intelligenza visiva in particolare rappresenta una dimensione di grande rilevanza sociale e professionale, il più grande potenziale tra tutte le tecniche di training mentale  Pur rimanendo solitamente assai trascurata nei comuni curricola scolastici, essa può rappresentare un ponte preliminare per intercettare potenzialità, anche insospettate, in bambini piccoli e anche con disabilità. Gli esercizi presenti nella collana “I misteri della logica - Le indagini di zia Teresa” derivano da un programma per il potenziamento dell’intelligenza logica, in primo luogo visiva, seguita poi da quelle linguistica e numerica, frutto di tre anni di ricerca dell’Associazione SApIE - Società per l’Apprendimento e l’Istruzione Informati da Evidenza (www.sapie.it). Sono stati selezionati un sottoinsieme di esercizi e giochi rappresentativi delle tipologie più rilevanti sul piano cognitivo.  Nei quaderni vengono presentati esercizi graduati per difficoltà, andando a incrementare anno per anno la «sfida» e le componenti logiche e visive da allenare. La caratteristica del metodo seguito nella collana consiste nel contestualizzare le attività nella cornice narrativa del genere «giallo», che si adatta perfettamente al tipo di attività proposta e che ha lo scopo di motivare il bambino e coinvolgerlo in una continua capacità esplorativa. Il bambino dovrà infatti aiutare la protagonista “Zia Teresa” a raccogliere gli indizi e scoprire cos’è successo, risolvendo accattivanti sfide logiche. Ecco alcuni esempi degli sfide proposte.
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Search-ME - Erickson 2 Attività
A Villa Tenebra, tra esercizi terrificanti, la matematica diventerà incredibilmente divertente
La matematica fa paura? Ecco una serie di Quaderni Operativi per i bambini che frequentano la scuola primaria per imparare la matematica in maniera nuova e divertente. I simpatici personaggi della collana, dal mostro Vanitello ai cugini De Tenebris, paurosi ma non troppo, accompagnano il bambino in un percorso coinvolgente, capace di motivarlo nell’apprendimento della matematica fin dalla classe prima.  Molte avventure aspettano i bambini per risolvere esercizi di consolidamento e ripasso sugli argomenti di matematica della scuola primaria. Scopri gli esercizi e mettiti subito alla prova!
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Search-ME - Erickson 3 Didattica per competenze
Come progettarlo e come valutare le prestazioni degli alunni
Si tratta di una situazione-problema, quanto più possibile vicina al mondo reale, da risolvere utilizzando conoscenze e abilità già acquisite, mettendo in pratica capacità di problem-solving e diverse abilità in relazione all’attività all’interno di contesti sociali moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica didattica. Un compito di realtà può prevedere, ad esempio, di assolvere a un incarico, realizzare un progetto, costruire qualcosa di concreto o cimentarsi in una performance. Il compito non è mai solo un «impegno»individuale, ma può essere svolto, interamente o in alcune sue parti, individualmente, in coppia, nel piccolo gruppo e contemplare momenti di condivisione con l’intera classe, nel grande gruppo, per l’argomentazione finale (circle time). Proprio per questa molteplicità rappresenta uno spazio di autonomia e responsabilizzazione dell’allievo. Per essere efficace, il compito deve avere una connessione evidente e diretta con il mondo reale e una esplicita significatività per gli alunni che vengono sollecitati e motivati dalle sfide che in esso si propongono. L’impegno di lavoro richiesto deve collocarsi nella zona di sviluppo prossimale di ciascuno, in cui non si «conosce ancora bene» la situazione ma si possiedono tutti gli strumenti cognitivi per affrontarla e risolverla.  Pensare il compito di realtà in questi termini significa prevedere per la sua realizzazione differenti modalità di azione e percorsi di soluzione, stimolando contemporaneamente l’impiego di processi cognitivi complessi: il ragionamento, il transfert, il pensiero critico e divergente.   ALCUNI ESEMPI DI COMPITI DI REALTÀ Un compito di realtà permette allo studente non solo di dimostrare ciò che sa, per esempio, di italiano, matematica o inglese ma anche, e soprattutto, di generalizzare, trasferire e utilizzare ciò che sa (conoscenze) e ciò che sa fare (abilità) per risolvere un problema concreto in contesti nuovi, in modo da poter evidenziare e migliorare le competenze acquisite in modi molteplici e diversificati.  Nei PDF scaricabili gratuitamente proponiamo alcuni esempi di compiti di realtà che possono essere proposti a studenti e studentesse della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado per sviluppare le competenze di italiano e matematica. Compiti di realtà | Italiano e matematica per la scuola primaria. Scarica qui il pdf. Compiti di realtà | Italiano e matematica per la scuola secondaria di primo grado. Scarica qui il pdf.   COME PROGETTARE UN COMPITO DI REALTÀ EFFICACE Elena Vaj propone un utile strumento di consultazione per gli insegnanti per progettare un compito di realtà (o, secondo la terminologia dell’autrice, «compito unitario in situazione») e verificarne la correttezza, rispondendo ad alcune domande guida. È progettuale? Nasce da una progettualità intenzionale. È realistico? Risponde a un bisogno concreto, a uno stimolo della realtà, a una esigenza del contesto sociale. È operativo? Richiede azioni precise degli allievi, attività laboratoriali, concrete con risvolti pratici e operativi.   Offre agli allievi spazi di responsabilità e autonomia? Gli allievi sono coinvolti nel produrre un risultato, nel contribuire a portare a termine un compito complesso per il quale occorre il contributo di tutti.  È spendibile? È attinente al quotidiano, al vissuto, all’esperienza, non unicamente riferibile a un sapere teorico, astratto, avulso dal contesto.  È complesso? È capace di mettere in gioco competenze molteplici, di attivare i vari aspetti della persona. Necessita di conoscenze e abilità per essere realizzato? Non è estraneo al percorso didattico, anzi, necessita delle discipline quali strumenti per realizzarlo.  È trasversale? È pluridisciplinare e portatore di apprendimenti anche metodologici, strategici, metacognitivi. È auto-consapevolizzante? Genera stimoli, motivazioni, spunti di autovalutazione, assunzioni di responsabilità.   È elaborato socialmente? Si realizza attraverso la contestualizzazione e la condivisione sociale delle informazioni.   COME VALUTARE UN COMPITO DI REALTÀ Il compito di realtà, proprio perché intende contribuire alla valutazione del livello di competenza maturato dall’allievo, deve anche contenere, già nella fase di progettazione, una chiara esplicitazione di che cosa all’interno del compito deve essere realizzato e come verrà valutato. Tra gli strumenti utili per valutare le prestazioni realizzate nelle varie prove e coinvolgere attivamente lo studente nel processo valutativo delle sue competenze, risultano particolarmente efficaci le rubriche di valutazione, le schede di riflessione e autovalutazione personale, le auto-narrazioni, il diario di bordo e il portfolio. Scopri tutte le proposte
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Search-ME - Erickson 4 Compiti per le vacanze
Alcune riflessioni della Ricerca e Sviluppo Erickson per rendere i compiti estivi più efficaci e piacevoli, puntando sulla motivazione e la voglia di apprendere di bambine e bambini
La fine dell’anno scolastico è un momento molto atteso da bambine e bambini. Dopo un anno scolastico intenso, iniziano le agognate vacanze estive: un tempo di svago, in cui ci sono più possibilità di stare all’aperto e di dedicarsi ad attività diverse da quelle abituali. Con un’eccezione importante: quella dei compiti, che alunne e alunni si trovano a svolgere anche durante i mesi in cui le attività scolastiche sono in pausa.  Come devono, o dovrebbero essere, i compiti delle vacanze per risultare efficaci? Su quali aspetti vale la pena focalizzare l’attenzione, da parte del corpo docente? Come devono essere le consegne? E qual è il ruolo dei genitori rispetto ai compiti estivi? La Ricerca e Sviluppo Erickson ha elaborato alcune riflessioni, che possono essere utili come spunto di riflessione per il lavoro delle/degli insegnanti. I compiti delle vacanze: evitare la dicotomia sì - no, ma focalizzare l’attenzione sul come Il dibattito sui compiti delle vacanze è sempre aperto. Da una parte, si sottolinea che i compiti delle vacanze sono fondamentali per confermare e potenziare gli apprendimenti: danno l’opportunità a bambine e bambini di mantenere vivi gli argomenti, di rielaborarli cognitivamente, fare esercizio, allenarsi e automatizzare strategie e conoscenze. Si ritiene che ciò sia importante soprattutto per chi ha bisogni educativi speciali. Dall’altra, c’è chi sottolinea che durante l’estate bambini e bambine hanno il diritto di riposare, di giocare liberamente e fare altre esperienze. Viene inoltre messa in dubbio l’efficacia dei compiti. Dal momento che alla maggior parte di bambine e bambini vengono assegnati dei compiti per le vacanze, è importante focalizzare l’attenzione sul come queste proposte possano essere pensate per coniugare le diverse istanze sollevate da chi li sostiene e chi è contrario. Compiti pensati per bambine e bambini in vacanza, non per alunni o alunne L’estate è un momento importante per l’apprendimento perché smette di essere il tempo del “devo” per lasciare spazio al tempo del “posso” o del “mi interessa”. Durante il periodo estivo, bambini e bambine vivono esperienze diverse dalla quotidianità scolastica: frequentano attività ludiche, sportive, artistiche, musicali proposte dai centri estivi. C’è chi ha l’opportunità di andare in vacanza con i genitori e fare esperienze nuove e stimolanti. Ci sono anche bambine e bambine che durante l’estate vivono momenti di noia e lunghi tempi in casa da soli con la tv come babysitter. In ogni caso l’estate è un tempo in cui bambine e bambine possono perseguire i propri interessi personali, e scoprire che imparare è bello. Ecco, quindi, che è importante che i compiti delle vacanze siano pensati per bambine e bambini in vacanza, non per alunni o alunne. Devono essere motivanti, divertenti e permettere a bambini e bambine di perseguire i propri interessi, ma anche di ampliarli. Centralità al gioco e al divertimento Si parla spesso del gioco come dello svago dopo l’apprendimento serio ma per bambini e bambine il gioco è apprendimento serio, è il vero lavoro dell’infanzia (Fred Rogers) Bambine e bambini imparano tramite il gioco, senza che noi adulti ci accorgiamo che non era un momento di lavoro quello in cui hanno appreso. Apprendere tramite il gioco permette di rendere l’apprendimento piacevole, perché ad esso viene associata un’emozione piacevole, che stimola a voler apprendere di nuovo. Se noi adulti crediamo che i compiti delle vacanze siano un momento piacevole – e i compiti stessi sono piacevoli e giocosi – bambine e bambini li percepiranno come qualcosa di piacevole. L’aspetto ludico deve essere quindi in primo piano e ben visibile, sia per quanto riguarda la struttura sia i contenuti dei compiti delle vacanze. Devono essere più un gioco che un compito. Tempi chiari, condivisi, brevi e veloci L’estate è un tempo per riposare e fare esperienze diverse. È importante che i compiti delle vacanze vengano gestiti con coerenza nell’arco della giornata e dei mesi estivi. Solitamente è sempre maggiore il tempo di negoziazione per iniziare a fare i compiti, di quello effettivamente speso nell’esecuzione del compito. Per evitare che i compiti siano causa di continue tensioni, è importante programmarli in maniera condivisa e prevedere momenti brevi nel corso della giornata, di massimo qualche decina di minuti. Ciò permette di svolgerli in maniera rapida. Questo fa sì che essi possano essere integrati nella giornata senza limitare la possibilità di fare altre attività ed esperienze necessarie per il benessere e lo sviluppo di bambini e bambine, così come di conciliarsi con gli altri impegni dei genitori, tra lavoro e gestione della quotidianità. Equilibrio tra allenamento e rielaborazione La grande innovazione richiesta alla scuola è di smettere di concentrarsi sull’insegnare le risposte corrette e dedicarsi a educare bambine e bambini a farsi le domande giuste. Per fare ciò è necessaria una didattica costruttiva ed attiva, che capovolge l’impostazione trasmissiva. Nella didattica attiva, il compito diventa quindi una ‘costruzione’, una rielaborazione, non una ripetizione, un allenamento o un addestramento. Se la rielaborazione è fondamentale per l’apprendimento, una parte di allenamento estivo ha il suo senso, e si ritiene sia utile soprattutto per bambine e bambini con maggiori difficoltà. Una proposta equilibrata di compito delle vacanze dovrebbe quindi fare convivere momenti di allenamento e rielaborazione delle conoscenze ad attività attive, costruttive, creative, basate sull’uso di materiali diversi, che possano essere assemblati, rimodellati, integrati, distrutti, usando immaginazione e creatività. Differenziazione e autoregolazione È opportuno che il corpo docente proponga compiti delle vacanze adattabili alle caratteristiche e alle esigenze di ciascun bambino e ciascuna bambina. Il libro delle vacanze può essere unico, ma non è necessario che venga svolto in maniera univoca da tutti dalla prima all’ultima pagina. Bambine e bambini sono tutti diversi e hanno bisogno di tempi e modalità diverse. Ci deve essere la possibilità di lavorare su quello che interessa maggiormente, su quello di cui si ha più bisogno, sviluppando nei bambini e nelle bambine la capacità di regolarsi in base a quello che interessa loro di più, quello che li stimola di più, o quello che serve di più a loro. Connessione con il mondo e significatività L’apprendimento in generale e a maggior ragione i compiti delle vacanze dovrebbero conciliarsi con la vita quotidiana. Il periodo delle vacanze estive può rappresentare un’ottima occasione per fare esperienze autentiche di apprendimento, mettendo a frutto le molteplici e svariate vicende estive. I compiti delle vacanze devono proporre idee per figurarsi le diverse esperienze estive come compiti di realtà, compiti quindi con una esplicita significatività per bambine e bambine, che vengono sollecitati e motivati dalle sfide che in essi si propongono. L’impegno di lavoro richiesto per svolgere il compito deve collocarsi nella zona di sviluppo prossimale, in cui non si «conosce ancora bene» la situazione o il problema, ma si possiedono tutti gli strumenti cognitivi per affrontarla e risolverla. Sviluppo dell’autonomia di bambini e bambine I compiti delle vacanze sono un’occasione per sviluppare l’autonomia di bambine e bambini. Le consegne devono quindi essere semplici e immediate, per permettere a bambine e bambine di svolgere i compiti in autonomia. È importante esplicitare a bambini e bambine che l’obiettivo dei compiti delle vacanze è l’autonomia (gestione del tempo e delle pause, comprensione autonoma delle consegne, richiesta attiva e consapevole di aiuto). Alleggerire il peso che sentono i genitori Qual è il ruolo dei genitori rispetto ai compiti delle vacanze? Non è quello di trasformarsi in controllori e correttori degli errori. Il ruolo fondamentale è quello di sostegno alla motivazione, mostrando interesse e partecipazione rispetto a quanto fatto dai figli e dalle figlie. Inoltre i genitori dovrebbero cercare il più possibile di gestire il tempo dei compiti per fare in modo che figli e figlie li possano svolgere con serenità. Prevedere quindi un tempo rilassato in un contesto appropriato, in cui si possano concentrare, incuriosire e anche divertire. Una questione di equità e pari opportunità I contesti di vita di alunni e alunne sono molto diversi gli uni dagli altri e quindi la situazione in cui fanno i compiti può includere barriere per alcuni o essere fortemente facilitatrice per altri. I compiti delle vacanze non devono tradire una delle funzioni fondamentali della scuola, quella di garantire pari opportunità ad alunni con background socio-culturali diversi e sostenere lo sviluppo dei talenti. Da un alto, quindi, i compiti non devono supplire a quello che deve fare la scuola. Dall’altro, la scuola stessa si deve impegnare a gestire e offrire supporti ad alunni e alunne che a casa trovano un ambiente che fatica a supportarli nel loro apprendimento. Una possibile soluzione è che la scuola, in collaborazione con le realtà territoriali, offra attività estive ludiche e di rinforzo agli apprendimenti, che siano economicamente accessibili a tutte le famiglie.
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Search-ME - Erickson 5 Attività
Tante attività da fare e ritagliare per portarle sempre con sé: in spiaggia o in montagna sotto un albero
Basta con i vecchi manuali e i compiti noiosi. I compiti delle vacanze diventano divertenti e dinamici. Taglia, ritaglia e porta i fogli sempre con te, per fare i compiti dove e quando vuoi. È questa una delle caratteristiche della serie I compiti vanno in vacanza con esercizi di matematica e italiano, rebus, enigmi da risolvere, disegni da ritagliare. Un modo divertente per ripassare le diverse materie e prepararsi senza stress al nuovo anno scolastico. Tante idee da portare sempre con sé. Dove e quando fare i compiti non sarà più un problema. Questo simpatico disfa-libro si potrà utilizzare durante i viaggi in macchina per raggiungere la meta delle gite estive, in spiaggia sotto l'ombrellone, in montagna all'ombra di un albero o a casa, prima di andare a letto. Ogni momento sarà quello buono. Vuoi iniziare subito? Scopri alcune attività che abbiamo selezionato per te: esercizi da risolvere e ritagliare.
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Search-ME - Erickson 6 Attività
Un avventuroso giro del mondo, da Sydney a San Francisco, per ripassare le materie in maniera divertente
Si può viaggiare con i compiti delle vacanze? Certo! Con Il giro dei compiti in 80 giorni Carlo Scataglini, insegnante ed esperto di facilitazione e semplificazione dei materiali didattici, ci accompagna in un avventuroso giro intorno al mondo con tanti simpatici personaggi. Numerose schede che permettono di passare da Yokohama a San Francisco, da Teheran a Sydney per ripassare gli apprendimenti dell’anno scolastico, prepararsi a quello che verrà e scoprire tante cose nuove sui vari Paesi del mondo. Questi esercizi riescono a trasformare i compiti delle vacanze in momenti di apprendimento e divertimento attivo, aspetti molto importanti per tutti i bambini. Compiti da fare ogni giorno, senza stress, ma con il desiderio di conoscere e apprendere che da sempre contraddistingue i bambini. Abbiamo selezionato alcune schede per mettersi subito alla prova con esercizi di diverse difficoltà – per tutte le classi della scuola primaria.
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