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Rivolto direttamente ai genitori, il volume raccoglie l’esperienza maturata dall’autore in anni di consulenza per i piccoli e grandi problemi nella crescita, nell’educazione e nella vita scolastica dei figli. Nei 32 casi esemplificativi vengono offerte prospettive inedite per analizzare le difficoltà di ragazzi e ragazze e modalità diverse di affrontarle.
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PRIMA PARTE: I problemi
   A scuola non sta attentaÂ
   Disturba  Â
   Non rispetta le regoleÂ
   Non studia  Â
   Non ha un metodo di studioÂ
   Ha smesso di andare a scuola
   Studia troppo           Â
   È negato in matematica (italiano, lingue, disegno, musica, ecc.)Â
   È vittima di bulli      Â
   Ha in mente solo i ragazziÂ
   Ho saputo che a scuola faranno un corso di educazione sessuale Â
   Mi ha detto che è omosessuale
   Frequenta cattive compagnie
   È sempre solo           Â
   Mi tratta male, mi picchia!
   Mio figlio non ha autostimaÂ
   Ha avuto grossi problemi nell’infanzia
   Sta facendo troppe assenze, bigiaÂ
   Ha problemi con il cibo
   Fuma! Â
   Si droga!  Â
   Mio marito lo picchia!Â
   Mio figlio è intelligente, ma non si impegnaÂ
   Io e mio marito abbiamo idee diverse
   Ho tanti sensi di colpaÂ
   L’abbiamo adottata   Â
   C’è una prof che ce l’ha su con mio figlioÂ
   Non sa fare i compiti Â
   Sono preoccupata per la scelta di mio figlio dopo le medie
   I prof mi hanno detto che è meglio che cambi scuola       Â
   Sono straniera, mio figlio va male a scuola. Non so più cosa fare  Â
   Ma come si fa a non dare importanza alla scuola? 1
SECONDA PARTE: Esercizi
Premessa  Â
Invito agli esercizi  Â
Esercizi:Â Â Â Â Â Â Â Â
   Rispecchiare senza far domandeÂ
   Comunicare «non voglio che tu cambi»
   Entrare nei panni dei figli e descrivere il mondo con i loro occhi       Â
   Negoziare  Â
   Recitare la parte del genitore esperto
FACCIAMO IL PUNTO Su… Risposte ragionate  Â
Quelle che a una lettura superficiale possono sembrare provocazioni permissiviste sono inviti a trovare il senso e il significato di comportamenti preoccupanti che, se repressi da provvedimenti educativi semplicemente oppositivi, il più delle volte non fanno che peggiorare. Tali comportamenti andrebbero infatti letti come il tentativo da parte del «ragazzo/a problematico/a» di confermare la propria identità , che si è consolidata sulla base di interventi tesi a enfatizzare solo alcuni aspetti della sua personalità .
Accettare i figli e le figlie così come sono ed essere consapevoli che possono cambiare solo se anche madri e padri mettono in atto degli «autocambiamenti» è la leva per aggirare tale circolo vizioso.
Nascendo da uno specifico contesto di counseling, Sono preoccupato per mio figlio non va inteso come un libro di risposte preconfezionate applicabili in tutti i casi, ma come un’esortazione alla riflessione per battere nuove strade laddove si è fallito in precedenza e per trovare efficaci strategie educative perché i propri figli e figlie smettano di fumare, si allontanino da cattive compagnie, si impegnino di più a scuola, ecc.