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Concorso Docenti PNRR2
Formazione: i più richiesti
Sindrome di Down, Autismo, Dop, Adhd, Iperattività, Plusdotazione, Dislessia, Bullismo, Disturbi emotivi: aspetti delicati che ogni insegnante deve affrontare con attenzione.
Proponiamo dieci guide pratiche che in maniera molto chiara, sintetica e schematica suggeriscono atteggiamenti corretti e azioni da evitare in questi contesti.
Il motivo di ogni comportamento viene all’inizio spiegato in poche sintetiche frasi (Perché fa così?), a cui seguono indicazioni semplici e chiare per l’insegnante sugli atteggiamenti da adottare e da evitare (Cosa fare, Cosa NON fare). Segue un approfondimento sul tema (Cosa tenere a mente) e vengono forniti strumenti e strategie su come intervenire.
Dario Ianes, Silvia Dell'Anna
In 14 capitoli Dario Ianes e Silvia Dell'Anna offrono suggerimenti e indicazioni utili per realizzare una scuola davvero inclusiva, partendo dalle proprie classi. In che modo coinvolgere l'intero sistema scolastico? Quali progetti e azioni di miglioramento portare avanti?
Nello stile di un quaderno di Teacher Training, questa guida agile pronta all'uso suggerisce ai docenti quali comportamenti mettere i pratica – e quali, invece, evitare – per migliorare l’inclusione nelle proprie classi.
L'inclusione scolastica è un approccio educativo che mira a garantire la partecipazione attiva di tutti gli studenti e le studentesse, valorizzando le diversità individuali. Questo modello promuove ambienti di apprendimento accoglienti e stimolanti l'intera classe. Coinvolgere tutti gli attori del sistema è la prima sezione di questo volume, concentrata sullo sviluppo di un profondo ed esteso coinvolgimento di tutti gli attori dell’«ecologia scuola».
Monica Induni Pianezzi, Angelica Jaeggli
Un quaderno di Teacher Training che dopo un’introduzione teorica sulla Sindrome di Down, presenta i 12 comportamenti problema che gli insegnanti della scuola primaria possono trovarsi a dover affrontare nelle loro classi. Con illustrazioni, indicazioni semplici e chiare, il volume suggerisce ai docenti quali atteggiamenti adottare e quali, invece, evitare. Ogni capitolo si conclude con un approfondimento e fornisce strumenti e strategie su come intervenire per quanto riguarda alcuni aspetti cruciali.
La sindrome di Down è una condizione genetica causata dalla presenza di un cromosoma supplementare, il cromosoma 21 (trisomia 21). Solitamente viene associata a un ritardo nella capacità cognitiva e nella crescita fisica, per questo si manifesta con caratteristiche fisiche distintive. Può essere, inoltre, associata a problemi di salute come cardiopatie, ipotonia muscolare e disturbi della tiroide.
Dario Ianes, Sofia Cramerotti, Flavio Fogarolo, Benedetta Zagni
Con un taglio sintetico ed esemplificativo, la guida sul PEI è adatta a tutti gli insegnanti che necessitano di un vademecum completo ma di rapida consultazione. Attraverso numerosi esempi, declina in modo operativo gli approcci educativo-didattici utili a garantire l’apprendimento e la partecipazione dell’intera classe.
Il PEI è lo strumento per una didattica inclusiva, un piano personalizzato che promuove l’inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità in tutte le fasi del percorso educativo – dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. L’obiettivo principale del PEI è quello di fornire a tali alunni e alunne un supporto per l’apprendimento e lo sviluppo che tiene conto delle loro specifiche esigenze e capacità.
Antonella Ammirati
Il volume propone strategie e indicazioni chiare e semplici da adottare in classe, dividendo il volume in quattro macro-argomenti: il bullo, la vittima, il gruppo e il contesto. All’inizio di ogni capitolo viene spiegato il motivo del comportamento, successivamente vengono fornite strategie su come intervenire efficacemente.
Il termine bullismo indica un comportamento aggressivo, ripetitivo e intenzionale che mira a danneggiare fisicamente, verbalmente o psicologicamente una persona più debole o vulnerabile. La parola bullismo è stata creata sul modello del termine mobbing (to mob: assalire, aggredire in massa). Un atto di bullismo è il risultato di dinamiche di potere, dove l’aggressore cerca di sottomettere la vittima, generando un clima di paura e insicurezza.
Francesca Mencaroni
Come affrontare con successo 15 comportamenti-problema tipici dei disturbi emotivi: questo volume offre agli insegnanti consigli e strategie da utilizzare in classe con i propri alunni e alunne, suggerendo anche gli atteggiamenti da evitare.
I disturbi emotivi sono condizioni psicologiche che influenzano il modo in cui una persona gestisce e sperimenta le proprie emozioni. I segnali di disagio emotivo possono essere indice di problematiche transitorie che ragazzi e ragazze si trovano normalmente ad affrontare nel loro percorso evolutivo. Questi disturbi possono variare in gravità (dalla tristezza occasionale e dall’ansia alla depressione e al disturbo bipolare) e hanno un impatto significativo sulla qualità della vita di una persona, interferendo con le relazioni e il benessere in generale.
Lara Milan
Una guida rapida e pronta all’uso che offre agli insegnanti suggerimenti e indicazioni per coinvolgere e valorizzare alunni e alunne con plusdotazione a scuola, rispondendo ai loro bisogni cognitivi e socio-emotivi e indicando quali sono le buone prassi da seguire e le azioni, invece, da dover evitare in classe.
Il termine Plusdotazione descrive un insieme di caratteristiche genetiche, psicologiche e comportamentali che caratterizzano bambini/e e ragazzi/e che mostrano o hanno il potenziale per mostrare livelli eccezionali di performance in una o più aree: abilità intellettive, attitudini scolastiche, pensiero creativo, leadership, arti visive e dello spettacolo. Questi alunni e alunne devono essere riconosciuti e valorizzati per evitare che gli elementi di vulnerabilità diventino fattori di disagio. Ad esempio, la loro calligrafia può risultare spesso difficile da decifrare perché la rapida associazione di idee non trova corrispondenza nella traduzione grafica.
Filippo Barbera
Come affrontare nelle classi della scuola primaria i comportamenti tipici della Dislessia? Ce lo spiega Filippo Barbera che ci fornisce utili indicazioni e suggerimenti da seguire, riportando la propria esperienza diretta di insegnante alla scuola primaria e di persona con DSA.
La dislessia è uno dei DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) che consiste nella difficoltà di lettura di un testo non solo da un punto di vista grammaticale, ma anche in termini di velocità e di comprensione. È importante sottolineare che la dislessia, così come gli altri DSA, non è causata da un deficit di intelligenza, non è una malattia, ma si tratta di un diverso funzionamento neuronale del cervello che necessità di tempi più lunghi e di maggiore concentrazione per leggere e comprendere un testo. E proprio perché non è una malattia, non è possibile “guarire” dalla dislessia.
Ascolta il podcast A modo mio: storie di vita e dislessia per scoprire di più sulla dislessia e gli altri Disturbi Specifici dell’Apprendimento.
Sara Pezzica
Il volume, nello stile di un quaderno di Teacher Training, propone utili istruzioni per affrontare con successo comportamenti-problema tipici, iperattività, impulsività e disattenzione, alla scuola dell’infanzia.
Alcuni bambini e bambine manifestano comportamenti di iperattività in modo sistematico e continuativo, evidenziando una difficoltà in quelli che sono definiti “processi di autoregolazione comportamentale”: hanno un bisogno ripetuto di muoversi, hanno difficoltà a stare seduti e giocare in modo tranquillo, passando rapidamente da un’attività all’altra. Ad esempio, a scuola possono avere difficoltà nel mantenere l’attenzione ai lavori assegnati. Sono comportamenti non intenzionali, ma determinati da un bisogno interno di movimento che impedisce loro di rimanere impegnati in un’attività per periodi prolungati.
Il DOP è un disturbo del comportamento, classificato recentemente come disturbo dirompente. Emerge precocemente: già all’età di cinque anni si possono notare alcuni comportamenti significativi. Dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado, è fondamentale osservare la frequenza e l’intensità dei comportamenti oppositivi di alunni e alunne: l’umore arrabbiato e irritabile, comportamenti polemici e condotte di sfida, vendicative o dispettose.
L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo di natura multifattoriale: genetica neurobiochimica, anatomica, ambientale. Bambini e bambine con ADHD potrebbero presentare disturbi di apprendimento, disturbi del comportamento (DOP), disturbi di umore e ansia. Ma le caratteristiche dell’ADHD - che possono essere più o meno accentuate all’interno del disturbo - sono: iperattività, impulsività, disattenzione.