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I mini gialli dei dettati 2
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Metodo Montessori e anziani fragili Didattica
Per celebrare la Giornata Mondiale delle api del 20 maggio, gli autori del libro “Sviluppare la creatività con il Codice Quadretto” propongono un laboratorio di costruzioni con la carta
Per celebrare la giornata mondiale delle api del 20 maggio, proponiamo un laboratorio di costruzioni con la carta. Si tratta di una sfida avvincente che ha come obiettivo la produzione di un manufatto artigianale costruito dal bambino con le proprie mani, un'ape di carta appunto, da portare a casa o da lasciare a scuola per formare insieme a quelle dei compagni uno Sciame di Api di carta, un'opera collettiva piena di significati! L’Ape, infatti, è un animale tanto fragile quanto importante per gli equilibri della natura, essendo protagonista del processo di impollinazione. Con questo laboratorio vogliamo quindi celebrare degnamente questo piccolo e importantissimo animale. Il laboratorio si articola in cinque fasi: il disegno geometrico, la coloritura, il ritaglio, la piegatura e infine il montaggio. Qui di seguito forniamo istruzioni dettagliate per accompagnarvi in tutte queste fasi. Materiali necessari e composizione dell’Ape di Carta I materiali necessari per questo laboratorio sono: fogli A4 a quadretti piccoli, matita, righello, gomma, forbici, colla, pastelli giallo, arancio e nero. Armiamoci di pazienza e di concentrazione, perché il manufatto che vogliamo costruire è composto da cinque elementi: un cubo per il corpo, un cubo per la testa, 2 cubi per le ali e una piramide per il pungiglione. Buon divertimento con l'Ape di Carta! Fase 1 e 2: disegno geometrico e coloritura L'Ape di Carta è formata da cinque pezzi: 2 cubi con lato di 6 cm, altri 2 cubi con lato di 3 cm e una piramide a base quadrata. Per ciascuno di questi solidi bisogna anzitutto disegnare lo sviluppo piano, comprendendo anche le alette che sono necessarie per il montaggio. Armiamoci quindi di fogli A4 a quadretti da mezzo centimetro, e iniziamo a disegnare lo sviluppo dei due cubi con lato da 3 cm, che formeranno le ali, e della piramide a base quadrata che diventerà il pungiglione. Eccoli...  Ecco lo sviluppo del cubo che diventerà la testa dell'ape. Attenzione a occhi e bocca, seguiamo le regole del quadretto! L'ultimo pezzo che manca per completare l'ape è il corpo, un altro cubo con lato da 6 centimetri. Fase 3: ritaglio Ora che abbiamo disegnato e colorati tutti e 5 i pezzi che compongono il manufatto, passiamo alla fase del ritaglio. Con molta cura tagliamo seguendo il perimetro esterno delle alette. Ripetiamo l'operazione per tutti i pezzi che serviranno per comporre la nostra Ape di Carta, un ottimo esercizio di manualità e di concentrazione che sarà sicuramente utile per i nostri piccoli studenti! Fase 4: piegatura Abbiamo ritagliato seguendo il contorno esterno delle alette, che ora vanno piegate accuratamente verso l'interno. Si consiglia di piegare anche lungo i segmenti che dividono le facce tra loro, per agevolare la successiva fase di montaggio, come mostrato in fotografia: Questa operazione, che può sembrare semplice, è in realtà molto delicata e cruciale per la buona riuscita del manufatto, quindi prestiamo la dovuta attenzione! Fase 5: montaggio Entriamo finalmente nell'ultima fase, quella decisiva! Prendiamo il solido che abbiamo ritagliato e piegato, e spalmiamo la colla lungo tutte le alette. Con molta cura, iniziamo a comporre il cubo facendo combaciare le alette adiacenti, un passo alla volta, fino a richiudere la faccia superiore. Dopo aver montato tutti e 5 i pezzi armati di colla e di pazienza, iniziamo ad assemblare il manufatto, incollando tra loro i vari pezzi... Notate da questa immagine che ogni bambino ha voluto personalizzare gli occhi e la bocca della propria ape, ma sempre e rigorosamente seguendo le regole del quadretto! Finalmente ci siamo, la nostra Ape di Carta è montata! Ci è voluta un po' di tempo, tanta pazienza e tanta cura, ma che soddisfazione ora poter tenere tra le mani un manufatto artigianale realizzato a scuola!! Fase 6: Lo sciame di api Se vogliamo chiudere in bellezza, possiamo raccogliere tutti i manufatti della classe e realizzare un'opera collettiva: lo Sciame di Api di Carta, per valorizzare ancor di più il nostro lavoro e soprattutto per rendere ancor più omaggio a queste piccole creature che sono così importanti per l'equilibrio del nostro ecosistema! Con la nostra classe quarta, ad esempio, abbiamo deciso di incollare tutte le api al muro, così rimarranno a tenerci compagnia per tutto l'anno e potranno offrirci uno spunto di riflessione anche più avanti. Eccole! Un saluto dal maestro Andrea e dalla maestra Marta! Alla prossima avventura con il Codice Quadretto... e lunga vita alle Api! .img-fluid{ margin-bottom: 30px !important; } @media only screen and (max-width: 767.9px) { .img-fluid { max-width: 200px !important; } }
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Search-ME - Erickson 1 Didattica
I perché di un progetto editoriale che mira a sviluppare l’apprendimento matematico nei bambini della primaria attraverso la didattica ludica
La valigetta dell’Ispettrice Numeroni propone giochi da tavolo che supportano l’apprendimento matematico in bambini delle prime classi della primaria. I giochi presentati nella Valigetta costituiscono parte integrante del curriculo di matematica, poiché offrono una base esperienziale per esprimere le abilità matematiche acquisite e per apprenderne altre attraverso una modalità differente da ciò che abitualmente accade in classe. Le principali ragioni che ci hanno spinto a realizzare questo progetto sono tre. La prima è legata al significato profondo che il gioco ha per l’essere umano. La parola stessa «gioco» allerta la nostra mente, richiama un momento di svago, di divertimento e di ristoro. Il gioco è un’attività molto complessa da un punto di vista psichico, intrinsecamente motivante e così affascinante che anche gli adulti ci dedicano tempo e passione. È l’ per la maggior parte del tempo concesso loro da impegni scolastici o altre attività. Il gioco non è tipico solo dell’uomo ma anche del mondo animale. Per i bambini, poi, il gioco è di vitale importanza e solo il contesto educativo li abitua, gradualmente, ad accettare l’idea che per il gioco ci siano spazi e momenti espressamente dedicati. In questo contesto, quindi, assumiamo un’idea di gioco che accompagna la crescita e lo sviluppo del bambino negli aspetti cognitivi, sociali, emotivo-affettivi e motori. Viene interpretato come un’attività ricreativa anche di tipo competitivo, caratterizzata da obiettivi e regole definite in sintonia con la nostra proposta che si sostanzia in giochi da tavolo, da svolgersi preferibilmente in piccolo gruppo. La seconda altrettanto importante riguarda le pratiche didattiche. Proponiamo di introdurre nell’insegnamento della matematica un modo diverso, ma non alternativo, di affrontare all’interno della classe le fasi di allenamento, consolidamento e sviluppo delle conoscenze matematiche. Il gioco da tavolo (ad esempio le carte, i dadi) immerge anche noi adulti in un’atmosfera di leggerezza e ci predispone ad accogliere con curiosità e fantasia il succedersi del gioco stesso, nella consapevolezza che un po’ di fortuna è necessaria affinché si possano esprimere al meglio le proprie abilità. Possiamo immaginare, allora, quanto sarà attraente per il bambino trovare a scuola questi momenti che evocano atmosfere ludiche e veicolano divertimento, creatività, impegno e, nello stesso tempo, leggerezza. Solo nel giocare è possibile relazionarsi con gli altri in modo spontaneo, assaporando lo star bene e, in alcuni casi, anche la felicità. La terza è strettamente legata all’apprendimento che interpretiamo come processo costruttivo-dinamico, strategico e interattivo. L’apprendimento è un processo costruttivo-dinamico poiché la mente opera come sistema che elabora nuovi dati incorporandoli e integrandoli alle strutture conoscitive preesistenti, che ne risultano arricchite, modificate e/o ristrutturate anche radicalmente. È un processo strategico poiché i compiti si affrontano attivando strategie, modi utili a raggiungere gli obiettivi. Calcolare, misurare, risolvere problemi, infatti, presuppongono modalità cognitive, metacognitive ed emotivo-motivazionali che agevolino l’autoregolazione nell’apprendimento. È un processo interattivo in quanto avviene nel contesto sociale e culturale della classe. L’interazione tra le caratteristiche del bambino che apprende e la modalità d’insegnamento influenza la qualità dell’educazione e i risultati finali. La ricerca psicoeducativa sempre più mette in luce quanto il contesto di vita possa favorire o inibire il processo di acquisizione di competenze. Tale influenza è tanto più potente quanto più il bambino è piccolo. Un ruolo fondamentale, quindi, è assunto dall’insegnante che media l’appropriazione da parte del bambino degli strumenti culturali proposti dalla scuola introducendo pratiche didattiche che possano diversificarsi dalle tradizionali.
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Search-ME - Erickson 2 Didattica
Come è possibile integrare la didattica della matematica tradizionale con quella ludica alla scuola primaria
I giochi proposti nella Valigetta dell’Ispettrice Numeroni hanno lo scopo di integrare la didattica della matematica con pratiche diverse dalle tradizionali. Il contesto narrativo in cui sono inseriti offre un’ulteriore opportunità ai bambini, quella di partecipare a un’indagine poliziesca trovando quei segni che aiutano a risolvere il rebus. Vengono qui presentate attività, che prevedono materiali strutturati, da svolgersi preferibilmente in piccolo gruppo nel contesto sociale della classe e storie che rappresentano lo scenario del succedersi degli eventi. Tale pratica persegue in ogni caso gli obiettivi tipici dell’apprendimento della matematica. Essa vuole: Alcuni esempi di buone pratiche che si possono mettere in opera. consolidare concetti matematici. Ad esempio, i giochi permettono ai bambini di familiarizzare con l’uso di differenti codici di rappresentazione del numero: arabico vs analogico vs verbale; comprendere l’esistenza di modi diversi di rappresentare la numerosità/quantità favorendo così un progressivo processo di astrazione; stabilizzare strategie di calcolo mentale e procedure; analizzare e scegliere la strategia più adatta alla situazione problematica veicolata dal gioco, come ad esempio accade nei giochi 6 o 7 quando si tratta di scoprire la mossa più idonea a bloccare l’avversario; imparare a comunicare ai compagni i motivi della scelta di una strategia risultata vincente. Questo aiuta il bambino a misurarsi con i processi di matematizzazione della realtà e, allo stesso tempo, gli permette di assaporare il piacere di aver compiuto la scelta corretta, acquisendo fiducia nelle proprie capacità. Predisporsi a disputare una partita nel contesto classe, all’interno di un canovaccio, significa attivare aspettative positive rispetto ai risultati della partita e della soluzione dell’enigma, grazie anche all’aiuto che ogni compagno apporta al gruppo in termini di conoscenze, strategie e di sentimenti ed emozioni. L’esperienza del giocare in gruppo promuove lo sviluppo di ciascun bambino e lo induce a cercare nuove e personali vie di approccio ai compiti, a sperimentare un impegno diverso da quello stimolato dall’insegnamento tradizionale. Il carattere ludico della situazione aiuta ciascun bambino a controllare le emozioni suscitate dalla prospettiva di vincere o, al contrario, di perdere poiché l’esito finale appartiene non al singolo, ma al gruppo. È chiaro a tutti i partecipanti che il gioco implica un tempo particolare, legato al qui e ora. I bambini, gradualmente, iniziano a rendersi conto che esiste un fattore di casualità, di non controllabilità degli eventi, difficile a volte da accettare ma ineliminabile. Di conseguenza tutte le emozioni, positive o negative che siano, sono più facilmente gestibili da parte dei bambini sia perché si tratta di un gioco i cui risultati non sono mai certi, sia perché il gruppo media la situazione stessa. La dimensione sociale del gioco, poiché promuove il senso di appartenenza al gruppo, fa crescere l’amicizia tra i membri e favorisce la collaborazione e il desiderio di cooperazione. Appare, quindi, quanto mai opportuno incoraggiare e coltivare queste pratiche ludiche tanto più che sostengono anche lo sviluppo di capacità comunicative e dialettiche.
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Search-ME - Erickson 3 Didattica
In occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza, le nostre proposte di libri per conoscere e approfondire le discipline scientifiche
Per troppo tempo discipline come Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica sono state di appannaggio quasi esclusivamente maschile. L’accesso e la partecipazione femminile in questi settori sono stati fortemente limitati da una serie di problemi che vanno da un accesso all’istruzione ineguale tra i generi all’esistenza di una serie di stereotipi e pregiudizi limitanti, allo scarso riconoscimento del lavoro delle scienziate. Per rompere le barriere di genere e incoraggiare la partecipazione femminile nell’ambito delle discipline scientifiche e tecnologiche, nel 2015 l'ONU ha indetto la Giornata mondiale per le donne e le ragazze nella scienza, fissandola in calendario per l’11 febbraio di ogni anno. In un mondo che “ha sempre più bisogno di scienza e di parità tra i generi”, questa giornata ha l’obiettivo di coinvolgere maggiormente le donne e avvicinare il genere femminile, fin dall’infanzia, ai saperi scientifici. In occasione di questa ricorrenza, ecco i nostri suggerimenti di libri utili per un primo avvicinamento e un’educazione nell’ambito delle STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica). Scopri i titoli consigliati: .image-carousel-container{ width:60%;} .mondo-erickson .banner-container [class^='banner-lev'] { position: relative; width: 60%; } @media (max-width:767px){ .image-carousel-container{ width:100% !important;} .mondo-erickson .banner-container [class^='banner-lev'] { position: relative; width: 100%; } }
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Metodo Montessori e anziani fragili Didattica
Come costruire un leone di carta con la tecnica che abbina linguaggio matematico e disegno creativo
In occasione della festa del papà, proponiamo un laboratorio di costruzioni con la carta, divertente e allo stesso tempo impegnativo. Una sfida appassionante per le classi quarta e quinta della primaria, con un obiettivo ambizioso: la produzione di un manufatto artigianale costruito con le proprie mani e con le sembianze di un leone, da portare a casa come regalo per il papà. Il laboratorio si articola in cinque fasi: il disegno geometrico, la coloritura, il ritaglio, la piegatura e infine il montaggio. Qui di seguito forniamo istruzioni dettagliate per accompagnarvi in tutte queste fasi. Materiali necessari I materiali necessari per questo laboratorio sono: fogli A4 a quadretti piccoli, matita, righello, gomma, forbici, colla, pastelli giallo, arancio e nero. Armiamoci di pazienza e di concentrazione, perché il manufatto che vogliamo costruire è composto da ben nove elementi: un cubo per il corpo, un cubo per la testa, e 7 parallelepipedi per la criniera. Buon divertimento con il Leone di Carta! Fase 1 e 2: disegno geometrico e coloritura Prendiamo dei fogli A4 a quadretti da mezzo centimetro, e disegniamo lo sviluppo piano dei solidi che compongono il leone di carta. Si tratta di 2 cubi con lato di 6 cm, e di 7 parallelepipedi a base quadrata. Tutti questi solidi sono composti da sei facce. Una volta disegnato lo sviluppo piano, aggiungiamo delle alette, che ci serviranno nella fase di montaggio. Ecco lo sviluppo piano del parallelepipedo, da replicare in 7 copie per la criniera, e da colorare di arancio. Ecco lo sviluppo del cubo che diventerà la testa del leone. Attenzione ad occhi e bocca, seguiamo le regole del quadretto! Infine, lo sviluppo del corpo del leone, con coda nella parte posteriore. Fase 3 e 4: ritaglio e piegatura Ora che abbiamo disegnato tutti e 9 i pezzi che compongono il manufatto, passiamo alla fase del ritaglio. Con molta cura tagliamo seguendo il perimetro esterno delle alette. Terminata la fase di ritaglio, pieghiamo tutte le alette verso l'interno, come mostrato nella fotografia. Si consiglia di piegare anche lungo i segmenti che dividono le facce tra loro, per agevolare la successiva fase di montaggio. Ripetiamo questa operazione per tutti e 9 i pezzi. Fase 5: montaggio Entriamo finalmente nell'ultima fase, quella decisiva! Prendiamo il solido che abbiamo ritagliato e piegato, e spalmiamo la colla lungo tutte le alette. Con molta cura, iniziamo a comporre il cubo facendo combaciare le alette adiacenti, un passo alla volta, fino a richiudere la faccia superiore. Ecco il primo cubo montato! Dopo aver montato tutti e 9 i pezzi armati di colla e di pazienza, è giunto il momento di assemblare il leone, incollando tra loro le varie parti. Finalmente ci siamo, il Leone di Carta è pronto! La dedizione e la fatica che sono state necessarie per realizzarlo sono ampiamente ripagate dalla soddisfazione di portare a casa un oggetto costruito con le proprie mani! Un saluto dal maestro Andrea e dalla maestra Marta!Alla prossima avventura con il Codice Quadretto... e buona festa del papà a tutti! .img-fluid{ margin-bottom: 30px !important; } @media only screen and (max-width: 767.9px) { .img-fluid { max-width: 200px !important; } } .article-header-container .article-header .author-profile-pic::after{ content="Nella foto, Andrea Rota e Marta Magli, autori di "Sviluppare la creatività con il Codice Quadretto"; }
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Metodo Montessori e anziani fragili Didattica
Come annunciato nei giorni scorsi dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ha avuto inizio l’8 marzo il “Mese delle STEM”, l’iniziativa del Ministero per promuovere negli istituti attività e momenti di approfondimento su queste discipline (Science, Technology, Engineering and Mathematics). A breve saranno inoltre comunicati dal MIUR i dettagli dell’intervento per il potenziamento delle discipline STEM, per le quali sono state stanziate all’interno del PNRR risorse per oltre un miliardo di euro. Erickson si occupa da più di 35 anni di tematiche legate all’educazione ed alla didattica, e dispone all’interno del proprio catalogo di un’ampia proposta editoriale sui temi in oggetto. Scarica qui la Matrice d’acquisto con una selezione dei nostri prodotti più indicati per fare il tuo preventivo personalizzato. Il nostro Centro Studi offre inoltre una vasta gamma di corsi formativi, tra i quali segnaliamo in particolare Tinkering coding making ed i nuovi corsi online “Idee in Pratica”, con un taglio fortemente pratico-operativo. In alternativa le attività desiderate possono essere richieste su misura sulla base delle singole necessità alla pagina www.erickson.it/it/formazione-a-progetto. Ricordiamo infine che tutte le attività per l’apprendimento delle STEM per le quali sono stati assegnati fondi dal Bando Scuola Digitale 2021 devono essere realizzate e rendicontate entro il 30 settembre 2022.
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