IT
I mini gialli dei dettati 2
Carrello
Spedizioni veloci
Pagamenti sicuri
Totale:

Il tuo carrello è vuoto

|*** Libro Quantità:
Articoli e appuntamenti suggeriti

Tematica
Argomento
Utile in caso di
Informazione obbligatoria
Informazione obbligatoria
Informazione obbligatoria
Non vi è alcun filtro disponibile, allarga la tua ricerca per ottenere più risultati
Non vi è alcun filtro disponibile, allarga la tua ricerca per ottenere più risultati
Filtra
Filtra per
Tematica
Informazione obbligatoria
Informazione obbligatoria
Informazione obbligatoria
Argomento
Utile in caso di
Risultati trovati: 41
Search-ME - Erickson 1 Organizzazione scolastica
Mai come oggi la figura del dirigente scolastico assume un’importanza cruciale: le sue competenze, la sua leadership possono davvero fare la differenza.
1. CONOSCERE, RICERCARE E VALORIZZARE TUTTE LE DIFFERENZE INDIVIDUALI DI ALUNNI E INSEGNANTI  Questo è il primo grande tema che sposta il focus dalle pratiche di integrazione esclusivamente degli alunni/e con disabilità a una scuola generalmente più inclusiva, e cioè che risponde in modo personalizzato a tutte le differenze di tutti gli alunni. Nella scuola italiana si affacciano alunni/e che presentano, più o meno visibilmente, differenze di varia natura, che spesso non conosciamo. Se utilizziamo un modello antropologico complesso, come quello di ICF dell’OMS, sappiamo che una persona può differire dall’altra per una enorme quantità di fattori: nel corpo, nelle competenze, nella partecipazione sociale, nei contesti sociali in cui vive (dalla tipologia di famiglia agli ambienti religiosi, culturali, sociali ed economici) e nei contesti personali, identitari e psicoaffettivi che la caratterizzano.   La seconda azione rispetto alle differenze è la loro ricerca, il portarle alla luce, alla considerazione di tutti come una ordinaria realtà della normalità degli esseri umani.  In questo caso, il poter parlare apertamente anche di quelle differenze più scomode o sensibili, aiuta a dirigersi verso una scuola più inclusiva.  2. ARRICCHIRE IL PRINCIPIO DI «GIUSTIZIA COME UGUAGLIANZA» CON QUELLO DI «GIUSTIZIA COME EQUITÀ’»  Illustri studiosi di filosofia del diritto e di filosofia politica, tra cui un premio Nobel (Sen, 2010; Rawls, 2002; Nussbaum, 2007; Rodota, 2013; Osio e Braibanti, 2012), ci ricordano che l’idea e le prassi di giustizia sociale diventeranno realmente tali quando accanto all’uguaglianza, e come sua evoluzione, riusciremo a realizzare il principio di equità, ovvero il ≪fare differenze≫ positive (una specie di discriminazione al contrario, compensativa, di supporto), per non cadere nell’errore denunciato da don Milani con il suo ≪non c’è peggiore ingiustizia che fare parti uguali tra disuguali≫ e gestiremo le risorse in modo differente, per supportare tutti gli alunni/e verso un’uguaglianza sostanziale e davvero reale di opportunità di successo formativo e di inclusione.  3. LEGGERE I BISOGNI DEGLI ALUNNI/E E COMPRENDERNE LA SITUAZIONE INDIVIDUALE ATTRAVERSO L’ICF  Sono stato convinto, fin dalle critiche pedagogiche che rivolgemmo alla neonata Legge 104 e relativo Atto di indirizzo alle Asl (1992/1994), e ben prima dell’avvento di ICF dell’OMS nel 2001, che la scuola può essere la vera regista delle varie azioni di conoscenza della situazione globale dell’alunno.  Si riteneva allora, come oggi, che essa fosse nella posizione migliore per dare senso e ≪comprensione≫ circa le varie valutazioni che diversi soggetti (Servizi sanitari, sociali, famiglia, insegnanti, ecc.) fanno su aspetti specifici della situazione dell’alunno/a. Possiamo chiamarla ≪diagnosi funzionale≫ o ≪profilo di funzionamento≫ o ancora, semplicemente, conoscenza globale di un alunno/a nella sua individualità, ma si tratterà in ogni caso di includere in una relazione significativa elementi di conoscenza e valutazione, attraverso la sintassi di un modello antropologico globale e transprofessionale/transculturale come solo ICF attualmente è.   4. RENDERE DISPONIBILI AGLI ALUNNI/E UN’AMPIA PLURALITÀ DI OPPORTUNITÀ  DI APPRENDIMENTO Se siamo partiti dalla valorizzazione e utilizzo delle differenze tra gli alunni/e, e necessario ora differenziare le varie proposte didattiche, in modo che possano incontrarsi positivamente con le diverse situazioni degli alunni/e. Sarebbe folle offrire un’unica opportunità di apprendimento ad alunni/e così diversi, ma spesso è proprio ciò che accade. Un framework concettuale molto utile per articolare la didattica ordinaria in tante e diverse possibilità e l’Universal Design for Learning (CAST, 2011; Meyer, Rose e Gordon, 2014; Savia e Mule, 2015), che ci aiuta a progettare forme diverse di attività sulla base di una concettualizzazione delle attività di apprendimento e di sviluppo di competenze ricavata, oltre che dalla psicologia cognitiva, anche dalle scoperte delle neuroscienze.  Una scuola sempre più inclusiva deve progressivamente rompere il monopolio di una didattica frontale standard per tutti (one size fits all… una taglia va bene a tutti…) e dei luoghi standard degli apprendimenti: le aule e i gruppi classe immodificabili.   5. GARANTIRE A ALUNNI, FAMIGLIE E STAKEHOLDER L’USO DI STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE EFFICACI E BASATE SULL’EVIDENZA  Una scuola inclusiva deve essere in grado di contrastare il più possibile i vari fenomeni di marginalizzazione e, nel contempo, realizzare interventi educativi e didattici efficaci, ovvero che portino l’alunno/a al raggiungimento delle competenze previste per lui/lei.  Dagli alunni/e con situazioni di alta complessità, e dalle loro famiglie, del tutto comprensibilmente, viene una forte richiesta di azioni efficaci, fondate sulle evidenze prodotte dalla ricerca scientifica nel campo psico-educativo. Anche in Italia si va diffondendo una cultura didattica orientata al principio dell’evidence based.  Rispetto al tema dell’efficacia degli interventi, il dirigente come leader educativo dovrebbe tenere sotto controllo lo sviluppo di sempre nuove conoscenze educative e didattiche nei due campi dell’evidence based in educazione e nell’altrettanto interessante campo delle ricadute didattiche delle scoperte delle neuroscienze. 6. OTTIMIZZARE IN SENSO INCLUSIVO L’USO DELLE RISORSE   L’autonomia delle istituzioni scolastiche consente (e richiede) una grande flessibilità creativa nell’attivare e utilizzare le varie risorse disponibili e quelle potenziali, ancora latenti, nascoste.  Alcuni temi di sviluppo delle risorse sono già ben noti ai dirigenti, come ad esempio il coinvolgimento di tante realtà formali e informali della Comunità circostante, per aumentare il potenziale di risorse attraverso un lavoro di rete, oppure il costruire alleanze e partnership a vari livelli con le famiglie, dallo sviluppo di nuove strategie e mezzi comunicativi a forme dirette di formazione di competenze (parent training) e di supporto psicoeducativo.
Leggi di più
Search-ME - Erickson 2 Organizzazione scolastica
I consigli di Dario Ianes per una scuola al passo coi tempi, equa e capace di valorizzare le differenze di tutti gli alunni
Una scuola innovativa deve essere equa: questo significa efficace per tutti. Capace di dare a ognuno strumenti per realizzare un proprio progetto di vita, facendo le giuste differenze nel rispetto e nella valorizzazione delle differenze individuali di tutti gli alunni. In poche parole: non c’è innovazione senza inclusione.  «Innovare a scuola – sostiene Dario Ianes, docente all’Università di Bolzano e co-fondatore di Erickson - significa riconoscere che ciò che abbiamo sempre fatto necessita di un cambiamento, mettendo in crisi la didattica tradizionale e il nostro rapporto con i saperi disciplinari. La scelta di innovare la didattica, il proprio modo di insegnare e le opportunità con cui i nostri alunni imparano dipende innanzitutto da una nostra scelta. Questa scelta diventa sempre più importante ed efficace se è condivisa dai dirigenti scolastici, dagli insegnanti, dagli organi scolastici e dalla comunità territoriale, portando a un reale cambiamento della scuola». Innovare la didattica non è, quindi, la ricerca di una nuova metodologia o di un nuovo strumento, ma la costante ricerca e il continuo tentativo di sviluppare approcci, metodologie e strumenti utili ad accrescere la qualità dei processi educativi e il ruolo attivo degli alunni nel processo di apprendimento.
Leggi di più
Search-ME - Erickson 3 Organizzazione scolastica
Un contributo una tantum di € 600 per formazione ed empowerment
Che cosa prevede il Bando? Con la pubblicazione della Determinazione Dirigenziale G03531 del 24.03.2022, la Regione Lazio mette a disposizione un contributo una tantum finalizzata al “Sostegno ai docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria e secondaria con incarichi a tempo determinato”. Chi sono i destinatari? Gli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria e secondaria di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione pubblica, con incarichi a tempo determinato attivi nell’anno scolastico 2021/2022 sul territorio della Regione Lazio, presenti all’interno di una delle seguenti graduatorie: Graduatorie ad Esaurimento (GAE); Graduatorie Scolastiche Provinciali (GPS). Il contributo una tantum non può essere richiesto dagli insegnanti la cui immissione al ruolo è avvenuta a partire dal mese di settembre 2021. A quanto ammontano le risorse stanziate? Il contributo una tantum è di € 600 per i destinatari di uno o più incarichi di insegnamento per un periodo totale pari a 12 mesi e di € 400 per i destinatari di uno o più incarichi di insegnamento per un periodo totale compreso tra 6 mesi e 12 mesi. Per quali attività possono essere utilizzati i fondi stanziati? Il riconoscimento del contributo una tantum è finalizzato all’acquisto delle seguenti tipologie di beni e servizi: 1) di formazione, per un importo pari ad almeno il 70% del contributo richiesto, spendibile per l’acquisto di: corsi di alta formazione (a titolo esemplificativo e non esaustivo, corsi post lauream professionalizzanti da 10 a 25 CFU; master universitari di I e II livello da 60 CFU; master erogati da soggetti privati accreditati ASFOR); corsi di formazione e aggiornamento presso enti accreditati dal Ministero dell’Istruzione da fruire in presenza o in modalità on line; corsi di formazione finalizzati all’acquisizione di certificazioni tecniche o linguistiche oppure ad approfondimenti di natura tecnica, informatica o legati alle competenze di tipo trasversale (soft skills) erogati in presenza o in modalità on line. 2) di empowerment, per un importo pari ad un massimo del 30% del contributo richiesto, spendibili ad esempio per l’acquisto di: libri di lettura e approfondimento; abbonamenti a riviste specializzate; software utili alla didattica. Il Centro Studi Erickson si occupa da oltre trent’anni di temi legati all’educazione e alla didattica con un’attenzione particolare ad approcci e strumenti che garantiscano l’inclusione, progettando e organizzando attività per la formazione del corpo docente. Scopri in particolare tutti i corsi in partenza nella nostra sede di Roma, presso cui potrai trovare anche la Libreria Erickson con tutti i prodotti editoriali dedicati al mondo della scuola, tra cui libri, software, riviste, giochi e molto altro. In più, se acquisti i corsi di formazione direttamente presso La Libreria Erickson di Roma (Viale Etiopia 20, tel. 0690216980 e Whatsapp 3427634235) potrai usufruire di uno sovrasconto del 10% su tutti i corsi (esclusi i Master). Tutta la nostra proposta formativa a catalogo è consultabile alla pagina www.erickson.it/it/formazione Per richiedere qualsiasi informazioni è possibile contattarci all’indirizzo mail formazione@erickson.it. Come ottenere i fondi? Le risorse saranno assegnate a coloro che presenteranno la procedura di richiesta di contributo, così come indicato sul sito della Regione Lazio.
Leggi di più
Search-ME - Erickson 4 Organizzazione scolastica
Oltre 10 milioni alle scuole per la formazione dei docenti in servizio nell’anno scolastico 2021-2022
Con la nota del 20 gennaio 2022 il MIUR ha fornito alcuni suggerimenti per la realizzazione di percorsi formativi collegati ai nuovi documenti per il sistema integrato zerosei. I percorsi saranno organizzati con il coinvolgimento delle Scuole Polo per la formazione che utilizzeranno, a tali fini, quota parte delle risorse finanziarie assegnate per le priorità nazionali. Le singole istituzioni scolastiche, sulla base dei fondi assegnati direttamente dalle Scuole Polo, dovranno adottare un Piano di formazione d'istituto in coerenza con gli obiettivi del PTOF e con i processi di ricerca didattica, educativa e di sviluppo, in sintonia con le priorità e le strategie delineate a livello nazionale. Le attività dovranno obbligatoriamente essere concluse entro il mese di agosto 2022, mentre le scuole saranno chiamate a rendicontare l’utilizzo dei fondi attraverso la Piattaforma PIMER presente sul SIDI entro il termine di settembre 2022. Chi sono i destinatari? A seguito della definizione delle Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei, previste dall’art. 10, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, è prioritario programmare iniziative di formazione rivolte al personale scolastico delle scuole dell’infanzia e dei servizi educativi per l’infanzia, rientrando gli stessi nel sistema integrato zerosei. A quanto ammontano le risorse stanziate? Le risorse ammontano complessivamente a 10 milioni e 970 mila euro. Per quali attività possono essere utilizzati i fondi stanziati? La nota ministeriale sottolinea l’importanza di coinvolgere congiuntamente nel percorso di formazione sia il personale docente che il personale educativo; le Scuole Polo per la formazione informeranno gli Enti locali del territorio e le principali organizzazioni degli enti gestori delle scuole dell’infanzia paritarie. Alcuni possibili temi trasversali che potrebbero essere oggetto di moduli formativi sono ad esempio: sviluppo tipico e atipico del bambino in età compresa tra i tre mesi e i sei anni; continuità orizzontale, relazione con le famiglie e contesto; continuità verticale nella costruzione di un percorso comune e condiviso; curricolo nel rapporto tra Orientamenti educativi e Indicazioni nazionali; osservazione, progettazione, documentazione, valutazione, autovalutazione; organizzazione contesti educativi inclusivi (spazio, tempo, arredi, materiali, supporti, gruppi, …); ruolo delle tecnologie digitali per la sana crescita dei bambini nei contesti educativi e famigliari. Il Centro Studi Erickson si occupa da oltre trent’anni di temi legati all’educazione e alla didattica con un’attenzione particolare ad approcci e strumenti che garantiscano l’inclusione, progettando e organizzando attività per la formazione del corpo docente. È possibile richiedere il proprio percorso formativo personalizzato (anche interamente online) sulla base delle diverse necessità e prerogative alla pagina https://www.erickson.it/it/formazione-a-progetto/scuole/. Come ottenere il finanziamento? Le risorse sono assegnate alle Scuole Polo per la formazione sulla base della tabella riportata all’Allegato 1 della nota ministeriale del 30 novembre 2021.  
Leggi di più
Search-ME - Erickson 5 Organizzazione scolastica
Che cosa prevede il decreto 188/2021 e come ottenere le risorse
Che cosa prevede il Decreto? Con il Decreto 188 del 21 giugno 2021 il MIUR ha disciplinato le modalità attuative degli interventi di formazione obbligatoria del personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità, per l’anno scolastico 2021/2022, finalizzati all’inclusione scolastica dell’alunno con disabilità e a garantire il principio di contitolarità della presa in carico dell’alunno stesso. Come comunicato dal Miur con la nota del 15 ottobre è stato rinviato il termine entro cui erogare i percorsi formativi anche dopo la data precedentemente stabilita del 30 novembre, avendo cura di concludere la formazione prevista entro e non oltre il 30 marzo 2022. Chi sono i destinatari? Le attività formative sono destinate al personale docente impegnato nelle classi con alunni con disabilità non in possesso del titolo di specializzazione sul sostegno. La partecipazione alle attività formative assume carattere di obbligatorietà e non prevede esonero dal servizio. A quanto ammontano le risorse stanziate? Per l’anno 2021 sono stati stanziati per le finalità indicate dal Decreto 10 milioni di euro. Come ottenere i fondi? Le risorse stanziate sono ripartite tra le Scuole-polo regionali per la formazione con decreto del Direttore generale per il personale scolastico, che provvede altresì a definire le modalità di rendicontazione. Per quali attività possono essere utilizzati i fondi stanziati? Gli interventi di formazione obbligatoria si articolano in unità formative, con un impegno complessivo pari a 25 ore, che potrà essere sviluppata in: formazione in presenza e/o a distanza, sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione, lavoro in rete, approfondimento personale e collegiale, documentazione e forme di restituzione/rendicontazione, progettazione. Per ciascuna unità formativa sarà necessario garantire un minimo di 17 ore di formazione in presenza e/o a distanza (punto a) e 8 ore di approfondimenti, con le modalità di cui ai punti da b) a f). Come chiarito dalla nuova nota ministeriale del 6 settembre, i percorsi di formazione saranno proposti dalle singole scuole o da reti di scuole, e approvati in raccordo con il Comitato Tecnico Scientifico costituito presso ciascun UU.SS.RR. e con le scuole polo per la formazione. All’interno della nota si indica anche, a titolo esemplificativo, un’articolazione del modulo formativo in questione che le istituzioni scolastiche potranno adottare sulla base delle specifiche esigenze. Il Centro Studi Erickson si occupa da oltre trent’anni di temi legati all’educazione e alla didattica con un’attenzione particolare ad approcci e strumenti che garantiscano l’inclusione, progettando e organizzando attività per la formazione del corpo docente. È possibile richiedere il proprio percorso formativo personalizzato (anche interamente online) sulla base delle diverse necessità alla pagina www.erickson.it/it/formazione-a-progetto. Erickson propone anche percorsi formativi su diverse tematiche didattiche già strutturati dalla durata di 25 ore (sia in aula che online), che possono essere consultati al link www.erickson.it/it/formazione-a-progetto/formazione-a-progetto-percorsi-tematici/ Per richiedere ulteriori informazioni e ricevere delle offerte dedicate le scuole possono contattarci all’indirizzo mail formazione@erickson.it. A questo scopo è possibile, inoltre, personalizzare le seguenti proposte a catalogo: Convegno La Qualità dell’inclusione scolastica e sociale, come illustrato al sito dedicato eventi.erickson.it/convegno-qualita-inclusione-2021/UnitaDidattica/fondi Corsi online in autoapprendimento flessibili e su temi di grandi attualità Corsi online Idee in pratica con un taglio fortemente pratico-operativo Alla pagina www.erickson.it/it/formazione è possibile invece prendere visione della proposta formativa a catalogo.
Leggi di più
Search-ME - Erickson 6 Organizzazione scolastica
A disposizione delle scuole, i primi 150 milioni di euro: che cosa si potrà acquistare entro il 31 dicembre 2021
Le risorse stanziate dal decreto ‘sostegni’ per la gestione dell’emergenza sanitaria sono già a disposizione delle scuole. Si tratta dei primi 150 milioni stanziati dal decreto. Gli altri 150, quelli che riguardano l’ampliamento dell’offerta formativa, sono stati accorpati nei fondi previsti dal Pon del Piano Scuola Estate. Chi sono i destinatari? Istituzioni scolastiche ed educative statali A quanto ammontano le risorse stanziate? In tutto si tratta di 300 milioni di euro, di cui 150 milioni di euro sono già disponibili, mentre gli altri 150 milioni di euro sono stati accorpati nel Pon del Piano Scuola Estate. Quali sono le finalità principali di utilizzo? Le risorse stanziate rientrano nell’ambito delle “Misure per favorire l’attività didattica e per il recupero delle competenze e della socialità delle studentesse e degli studenti nell’emergenza Covid-19”. Le finalità di utilizzo delle risorse sono molteplici, tra queste viene individuato l’acquisto di: dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento ed altri bisogni educativi speciali. Per quali attività possono essere utilizzati i fondi stanziati? I fondi possono essere utilizzati per varie finalità, tra cui l’acquisto di dispositivi e materiali destinati al potenziamento delle attività di inclusione degli studenti con disabilità, DSA e altri BES. Tutta la nostra proposta soddisfa pienamente queste indicazioni, avendo il Centro Studi Erickson oltre 35 anni di esperienza nella creazione di dispositivi e materiali per inclusione di studenti con disabilità, DSA e altri BES. Come ottenere il finanziamento? Le risorse sono assegnate alle scuole sulla base dei criteri e parametri vigenti (cfr. decreto ministeriale n. 834 del 15 ottobre 2015) per la ripartizione del Fondo per il funzionamento delle Istituzioni scolastiche di cui all’articolo 1, comma 601, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, ai sensi dell’art. 31, comma 2, del D.L. 41/2021. Le modalità di contabilizzazione delle risorse finanziarie e la nota esplicativa completa sono riportate al sito ministeriale: www.miur.gov.it/web/guest/-/decreto-sostegni-le-risorse-per-l-emergenza-gia-a-disposizione-delle-scuole-distribuiti-i-primi-150-milioni-ecco-la-nota-esplicativa Qual è la scadenza dei termini per l’uso dei fondi? Entro il 31 dicembre 2021
Leggi di più
;