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Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si...
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si diffonda una migliore e più profonda conoscenza delle tematiche GLBT, che sgombri finalmente il campo da stereotipi, preconcetti e falsi miti. Con questo intento didattico e formativo, affatto inedito per il servizio sociale italiano, l’autore — partendo da alcune teorie di giustizia sociale e dall’ascolto di testimoni privilegiati — definisce orientamento sessuale e identità di genere e spiega la genesi culturale dello stigma e dell’omofobia. Dopo aver comparato tra loro i Codici deontologici degli assistenti sociali di diversi Paesi, fornisce quindi una serie di preziose indicazioni e di buone prassi per orientare la relazione d’aiuto.
Scritto con notevole chiarezza e viva partecipazione, il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche, in generale, a chiunque abbia a cuore la promozione dei diritti civili e di politiche sociali maggiormente inclusive.
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si...
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si diffonda una migliore e più profonda conoscenza delle tematiche GLBT, che sgombri finalmente il campo da stereotipi, preconcetti e falsi miti. Con questo intento didattico e formativo, affatto inedito per il servizio sociale italiano, l’autore — partendo da alcune teorie di giustizia sociale e dall’ascolto di testimoni privilegiati — definisce orientamento sessuale e identità di genere e spiega la genesi culturale dello stigma e dell’omofobia. Dopo aver comparato tra loro i Codici deontologici degli assistenti sociali di diversi Paesi, fornisce quindi una serie di preziose indicazioni e di buone prassi per orientare la relazione d’aiuto.
Scritto con notevole chiarezza e viva partecipazione, il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche, in generale, a chiunque abbia a cuore la promozione dei diritti civili e di politiche sociali maggiormente inclusive.
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si...
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si diffonda una migliore e più profonda conoscenza delle tematiche GLBT, che sgombri finalmente il campo da stereotipi, preconcetti e falsi miti. Con questo intento didattico e formativo, affatto inedito per il servizio sociale italiano, l’autore — partendo da alcune teorie di giustizia sociale e dall’ascolto di testimoni privilegiati — definisce orientamento sessuale e identità di genere e spiega la genesi culturale dello stigma e dell’omofobia. Dopo aver comparato tra loro i Codici deontologici degli assistenti sociali di diversi Paesi, fornisce quindi una serie di preziose indicazioni e di buone prassi per orientare la relazione d’aiuto.
Scritto con notevole chiarezza e viva partecipazione, il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche, in generale, a chiunque abbia a cuore la promozione dei diritti civili e di politiche sociali maggiormente inclusive.
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si...
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si diffonda una migliore e più profonda conoscenza delle tematiche GLBT, che sgombri finalmente il campo da stereotipi, preconcetti e falsi miti. Con questo intento didattico e formativo, affatto inedito per il servizio sociale italiano, l’autore — partendo da alcune teorie di giustizia sociale e dall’ascolto di testimoni privilegiati — definisce orientamento sessuale e identità di genere e spiega la genesi culturale dello stigma e dell’omofobia. Dopo aver comparato tra loro i Codici deontologici degli assistenti sociali di diversi Paesi, fornisce quindi una serie di preziose indicazioni e di buone prassi per orientare la relazione d’aiuto.
Scritto con notevole chiarezza e viva partecipazione, il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche, in generale, a chiunque abbia a cuore la promozione dei diritti civili e di politiche sociali maggiormente inclusive.
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si...
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si diffonda una migliore e più profonda conoscenza delle tematiche GLBT, che sgombri finalmente il campo da stereotipi, preconcetti e falsi miti. Con questo intento didattico e formativo, affatto inedito per il servizio sociale italiano, l’autore — partendo da alcune teorie di giustizia sociale e dall’ascolto di testimoni privilegiati — definisce orientamento sessuale e identità di genere e spiega la genesi culturale dello stigma e dell’omofobia. Dopo aver comparato tra loro i Codici deontologici degli assistenti sociali di diversi Paesi, fornisce quindi una serie di preziose indicazioni e di buone prassi per orientare la relazione d’aiuto.
Scritto con notevole chiarezza e viva partecipazione, il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche, in generale, a chiunque abbia a cuore la promozione dei diritti civili e di politiche sociali maggiormente inclusive.
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si...
Le persone GLBT costituiscono ancora oggi, specie nel nostro Paese, una minoranza stigmatizzata e socialmente penalizzata e i professionisti della relazione di aiuto dovrebbero promuovere e sostenere la tutela dei loro diritti. Perché ciò avvenga è però necessario che tra gli assistenti sociali si diffonda una migliore e più profonda conoscenza delle tematiche GLBT, che sgombri finalmente il campo da stereotipi, preconcetti e falsi miti. Con questo intento didattico e formativo, affatto inedito per il servizio sociale italiano, l’autore — partendo da alcune teorie di giustizia sociale e dall’ascolto di testimoni privilegiati — definisce orientamento sessuale e identità di genere e spiega la genesi culturale dello stigma e dell’omofobia. Dopo aver comparato tra loro i Codici deontologici degli assistenti sociali di diversi Paesi, fornisce quindi una serie di preziose indicazioni e di buone prassi per orientare la relazione d’aiuto.
Scritto con notevole chiarezza e viva partecipazione, il libro si rivolge non solo agli addetti ai lavori, ma anche, in generale, a chiunque abbia a cuore la promozione dei diritti civili e di politiche sociali maggiormente inclusive.
Indice:
Introduzione
Prima parte – Orientamento sessuale, identità di genere e omofobia
Capitolo primo
Una questione di giustizia sociale
Capitolo secondo
L’omosessualità come costruzione sociale
Capitolo terzo
Identità di genere
Capitolo quarto
Stigmatizzazione e omofobie
Seconda parte – Tematiche GLBT e servizio sociale
Capitolo quinto
Aspetti deontologici
Capitolo sesto
Buone prassi per il servizio sociale
Conclusioni (o del risveglio felice)
Bibliografia
Appendice
Indice:
Introduzione
Prima parte – Orientamento sessuale, identità di genere e omofobia
Capitolo primo
Una questione di giustizia sociale
Capitolo secondo
L’omosessualità come costruzione sociale
Capitolo terzo
Identità di genere
Capitolo quarto
Stigmatizzazione e omofobie
Seconda parte – Tematiche GLBT e servizio sociale
Capitolo quinto
Aspetti deontologici
Capitolo sesto
Buone prassi per il servizio sociale
Conclusioni (o del risveglio felice)
Bibliografia
Appendice