Occhio ai vichinghi

Stai attento ai particolari e poi decidi velocemente

Erickson Advantages

Età: da 5 anni

Un divertente gioco in scatola capace di sviluppare la memoria di lavoro, l’attenzione, e la pianificazione.
Occhio ai vichinghi fa parte di Giocare per crescere, una nuova linea di giochi in scatola, ideata da Gianluca Daffi, che uniscono al piacere di divertirsi in compagnia alla possibilità di sollecitare una o più specifiche funzioni esecutive: autoregolazione emotiva, inibizione della risposta, memoria di lavoro, attenzione focalizzata, pianificazione, flessibilità.

Per vincere il giocatore deve essere un attento osservatore, usare furbe strategie e non farsi ingannare dalle folte barbe vichinghe.

Che cosa sono le funzioni esecutive?
Le funzioni esecutive sono quell’insieme di processi mentali che supervisionano i nostri pensieri e comportamenti. Incorporano diverse operazioni a base neurologica che servono per dirigere e coordinare le nostre azioni.
In parole più semplici sono come tanti gnometti che, all’interno del nostro cervello, lavorano tutti insieme per aiutarci nel portare a termine qualsiasi compito con il quale dobbiamo quotidianamente confrontarci.

In sintesi
Giocare non è solo divertente, è anche il modo migliore per conoscersi, confrontarsi, crescere insieme agli altri.

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In questo gioco

In sintesi

Contenuto della scatola:

  • 60 carte “Vichinghi”
  • 1 segnalino
  • 4 plance
  • regole del gioco
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Come si gioca
Preparazione
Ogni giocatore dispone una plancia davanti a sé, dove dovranno essere inserite le carte dei vichinghi da arruolare.
Mescolare e distribuire le carte dei vichinghi tra i giocatori, in mazzi uguali. Ogni giocatore deve avere un mazzo coperto davanti a sé, e non può guardare le carte finché non parte il turno.
Il primo conduttore del gioco è il giocatore più giovane, a cui viene consegnato il segnalino di legno (la nave vichinga).

Inizio del gioco

I vichinghi gemelli hanno bocca, naso, occhi e forma del viso uguali. Tutti gli altri aspetti possono cambiare…

  1. Il conduttore dà il via al turno, dicendo ad alta voce «VIA!»: a questo punto tutti i giocatori guardano le carte del proprio mazzo, cercando velocemente di formare famiglie di vichinghi gemelli da arruolare.
  2. Quando i giocatori trovano una coppia o una tripletta di gemelli la dispongono in una riga libera sulla plancia.
  3. I vichinghi possono salire sulla plancia solo insieme a uno o a due gemelli (non è possibile imbarcare vichinghi singoli, ma solo in coppia o in tripletta).
  4. Non è permesso costruire più di tre triplette alla volta. Nel caso i giocatori trovino una coppia o una tripletta, ma non abbiano spazio libero per disporla sulla plancia, dovranno lasciarla nel mazzo. Una volta imbarcati, i vichinghi non possono più essere fatti scendere dalla plancia, a meno che le famiglie non siano state composte correttamente.
  5. Il turno termina:
    quando un giocatore ha completato almeno una tripletta di vichinghi gemelli e dice ad alta voce «STOP!»
    quando il conduttore dice ad alta voce «STOP!». Solo il conduttore può far terminare il turno quando vuole, anche se non ha completato triplette. I giocatori non sono obbligati a fermare il gioco nel caso in cui trovino una tripletta, ma possono continuare a cercare altre coppie o triplette nel mazzo se lo ritengono opportuno.
  6. Quando il turno è terminato, ogni giocatore gira il suo mazzo e lo consegna al giocatore alla sua sinistra. Il conduttore consegna il segnalino al giocatore alla sua sinistra, che diventa il conduttore del nuovo turno e darà il via come nel turno precedente.
  7. Una volta che tutti i giocatori sono stati conduttori (cioè dopo aver completato il giro) si raccolgono le carte rimaste e, dopo averle mescolate, le si ridistribuiscono ai giocatori.

Fine della partita
Il giocatore che per primo riesce a formare tre triplette di vichinghi gemelli dice a voce alta «TUTTI ARRUOLATI!» e il gioco si ferma: se le tre famiglie sono corrette, il giocatore ha vinto il gioco!

Specifiche prodotto

Autori e autrici

Gianluca Daffi

Gianluca Daffi

Autore

Laureato in psicologia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano è docente a contratto nello stesso ateneo nelle sedi di Milano e Brescia e in passato presso la Libera Università di Bolzano. Collabora con gli Spedali Civili di Brescia per i quali ha coordinato il gruppo di lavoro informazione e formazione sul disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività composto dalle 18 NPI Lombarde centri di rifermento per l'ADHD e attualmente il gruppo di lavoro che ha come obiettivo consolidare gli interventi di supporto agli operatori scolastici a livello regionale​.

Collabora con il centro studi Erickson con il quale ha pubblicato diversi testi su tematiche psicoeducative. E' ideatore del metodo START e della figura dell'ADHD Homework Tutor ®, è responsabile scientifico del percorso formativo per ADHD HT® e del Campus START per famiglie e bambini ADHD/DOP. Ideatore della figura del GAME TRAINER® è responsabile scientifico del relativo percorso formativo, ha dato vita alla collana di giochi "GIOCARE PER CRESCERE" per promuovere le competenze esecutive.

Coordina diversi gruppi di lavoro relativamente alla formazione e aggiornamento dei docenti in materia di BES, valutazione delle competenze e gestione dei disturbi del comportamento in classe. E' ideatore e coordinatore di diversi percorsi di alta formazione in ambito universitario relativamente alla gestione degli alunni con BES. Collabora in qualità di formatore con l'equipe Psi.Pe di Brescia per la formazione e l'aggiornamento dei docenti.

E' soprattutto papà e curioso.

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