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I mini gialli dei dettati 2
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Norma e normalità nei disability studies

Riflessioni e analisi critica per ripensare la disabilità

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi...

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi fosse una condizione dalla quale è impossibile uscire, pena il collocarsi — o venire collocati — nel fuori norma.
Il testo Norma e normalità nei Disability Studies entra in questa rete di significati, sottolineando l’esigenza di interrogarsi sul dispositivo della norma, sulla dicotomia normale/anormale e le ricadute di quest’ultima sulla costruzione della disabilità, nonché sulla vasta ed eterogenea categoria dei bisogni educativi speciali. I contributi internazionali presentati, seguiti da commentari che ne approfondiscono le implicazioni, offrono interpretazioni diverse (dal modello sociale della disabilità al sociocostruzionismo, dal poststrutturalismo alla pedagogia inclusiva), ma tutte riconducibili alla prospettiva dei Disability Studies.
Si promuove quindi un confronto critico con il modello medico come fondamento delle concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità, prediligendo un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit per poi passare in rassegna le pratiche politiche, istituzionali e sociali che causano l’esclusione.
Destinato a docenti e studiosi di pedagogia, psicologia, sociologia, filosofia, scienze giuridiche, semiologia, arte e letteratura, il volume intende proporre una riflessione trasversale e interdisciplinare che contribuisca a promuovere un’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che le negano o le definiscono e dalle relative definizioni che ne conseguono.

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi...

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi fosse una condizione dalla quale è impossibile uscire, pena il collocarsi — o venire collocati — nel fuori norma.
Il testo Norma e normalità nei Disability Studies entra in questa rete di significati, sottolineando l’esigenza di interrogarsi sul dispositivo della norma, sulla dicotomia normale/anormale e le ricadute di quest’ultima sulla costruzione della disabilità, nonché sulla vasta ed eterogenea categoria dei bisogni educativi speciali. I contributi internazionali presentati, seguiti da commentari che ne approfondiscono le implicazioni, offrono interpretazioni diverse (dal modello sociale della disabilità al sociocostruzionismo, dal poststrutturalismo alla pedagogia inclusiva), ma tutte riconducibili alla prospettiva dei Disability Studies.
Si promuove quindi un confronto critico con il modello medico come fondamento delle concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità, prediligendo un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit per poi passare in rassegna le pratiche politiche, istituzionali e sociali che causano l’esclusione.
Destinato a docenti e studiosi di pedagogia, psicologia, sociologia, filosofia, scienze giuridiche, semiologia, arte e letteratura, il volume intende proporre una riflessione trasversale e interdisciplinare che contribuisca a promuovere un’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che le negano o le definiscono e dalle relative definizioni che ne conseguono.

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi...

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi fosse una condizione dalla quale è impossibile uscire, pena il collocarsi — o venire collocati — nel fuori norma.
Il testo Norma e normalità nei Disability Studies entra in questa rete di significati, sottolineando l’esigenza di interrogarsi sul dispositivo della norma, sulla dicotomia normale/anormale e le ricadute di quest’ultima sulla costruzione della disabilità, nonché sulla vasta ed eterogenea categoria dei bisogni educativi speciali. I contributi internazionali presentati, seguiti da commentari che ne approfondiscono le implicazioni, offrono interpretazioni diverse (dal modello sociale della disabilità al sociocostruzionismo, dal poststrutturalismo alla pedagogia inclusiva), ma tutte riconducibili alla prospettiva dei Disability Studies.
Si promuove quindi un confronto critico con il modello medico come fondamento delle concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità, prediligendo un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit per poi passare in rassegna le pratiche politiche, istituzionali e sociali che causano l’esclusione.
Destinato a docenti e studiosi di pedagogia, psicologia, sociologia, filosofia, scienze giuridiche, semiologia, arte e letteratura, il volume intende proporre una riflessione trasversale e interdisciplinare che contribuisca a promuovere un’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che le negano o le definiscono e dalle relative definizioni che ne conseguono.

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Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi...

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi fosse una condizione dalla quale è impossibile uscire, pena il collocarsi — o venire collocati — nel fuori norma.
Il testo Norma e normalità nei Disability Studies entra in questa rete di significati, sottolineando l’esigenza di interrogarsi sul dispositivo della norma, sulla dicotomia normale/anormale e le ricadute di quest’ultima sulla costruzione della disabilità, nonché sulla vasta ed eterogenea categoria dei bisogni educativi speciali. I contributi internazionali presentati, seguiti da commentari che ne approfondiscono le implicazioni, offrono interpretazioni diverse (dal modello sociale della disabilità al sociocostruzionismo, dal poststrutturalismo alla pedagogia inclusiva), ma tutte riconducibili alla prospettiva dei Disability Studies.
Si promuove quindi un confronto critico con il modello medico come fondamento delle concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità, prediligendo un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit per poi passare in rassegna le pratiche politiche, istituzionali e sociali che causano l’esclusione.
Destinato a docenti e studiosi di pedagogia, psicologia, sociologia, filosofia, scienze giuridiche, semiologia, arte e letteratura, il volume intende proporre una riflessione trasversale e interdisciplinare che contribuisca a promuovere un’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che le negano o le definiscono e dalle relative definizioni che ne conseguono.

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi...

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi fosse una condizione dalla quale è impossibile uscire, pena il collocarsi — o venire collocati — nel fuori norma.
Il testo Norma e normalità nei Disability Studies entra in questa rete di significati, sottolineando l’esigenza di interrogarsi sul dispositivo della norma, sulla dicotomia normale/anormale e le ricadute di quest’ultima sulla costruzione della disabilità, nonché sulla vasta ed eterogenea categoria dei bisogni educativi speciali. I contributi internazionali presentati, seguiti da commentari che ne approfondiscono le implicazioni, offrono interpretazioni diverse (dal modello sociale della disabilità al sociocostruzionismo, dal poststrutturalismo alla pedagogia inclusiva), ma tutte riconducibili alla prospettiva dei Disability Studies.
Si promuove quindi un confronto critico con il modello medico come fondamento delle concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità, prediligendo un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit per poi passare in rassegna le pratiche politiche, istituzionali e sociali che causano l’esclusione.
Destinato a docenti e studiosi di pedagogia, psicologia, sociologia, filosofia, scienze giuridiche, semiologia, arte e letteratura, il volume intende proporre una riflessione trasversale e interdisciplinare che contribuisca a promuovere un’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che le negano o le definiscono e dalle relative definizioni che ne conseguono.

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi...

Il mondo in cui viviamo è fatto di norme: non esiste, probabilmente, un contesto o una dimensione della vita contemporanea che non ne sia informato e condizionato. Questo proietta l’esperienza e le percezioni di ognuno di noi in una rete di significati normativi da cui non si può prescindere, quasi fosse una condizione dalla quale è impossibile uscire, pena il collocarsi — o venire collocati — nel fuori norma.
Il testo Norma e normalità nei Disability Studies entra in questa rete di significati, sottolineando l’esigenza di interrogarsi sul dispositivo della norma, sulla dicotomia normale/anormale e le ricadute di quest’ultima sulla costruzione della disabilità, nonché sulla vasta ed eterogenea categoria dei bisogni educativi speciali. I contributi internazionali presentati, seguiti da commentari che ne approfondiscono le implicazioni, offrono interpretazioni diverse (dal modello sociale della disabilità al sociocostruzionismo, dal poststrutturalismo alla pedagogia inclusiva), ma tutte riconducibili alla prospettiva dei Disability Studies.
Si promuove quindi un confronto critico con il modello medico come fondamento delle concettualizzazioni relative al deficit e alle disabilità, prediligendo un approccio critico al linguaggio normativo e sociale del deficit per poi passare in rassegna le pratiche politiche, istituzionali e sociali che causano l’esclusione.
Destinato a docenti e studiosi di pedagogia, psicologia, sociologia, filosofia, scienze giuridiche, semiologia, arte e letteratura, il volume intende proporre una riflessione trasversale e interdisciplinare che contribuisca a promuovere un’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che le negano o le definiscono e dalle relative definizioni che ne conseguono.

Ebook - ePub2
ISBN: 9788859005889
Data di pubblicazione: 07/2015
Requisiti di sistema:
  • Questo ebook è realizzato in formato epub e protetto con social watermarking.
  • Può essere letto su tutti i dispositivi in cui sia presente un applicativo in grado di leggere i file epub.
  • Non è stampabile.
  • Per maggiori informazioni vedi la Guida alla lettura degli E-BOOK.
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Indice:

Presentazione della collana (R. Medeghini)
Introduzione (R. Medeghini)

PRIMA PARTE
NORMA, NORMALITÀ E NORMALIZZAZIONE: PROSPETTIVE A CONFRONTO

Normalità, potere e cultura (Lennard J. Davis)

Capitalismo, disabilità e ideologia: una critica materialista del principio di normalizzazione (Michael J. Oliver)

Alla ricerca di un modello sociale di disabilità: marxismo, normalità e cultura (Bill Armer)

Disability Legal Studies: dove si incontrano gli studi giuridici e i Disability Studies (Arlene S. Kanter)

SECONDA PARTE
QUALI DISABILITÀ E BISOGNO?

Da disturbo cerebrale a differenza neurologica: una mappatura delle economie politiche della speranza nelle comunità autistiche (Michael Orsini e Francisco Ortega)

Corpi docili, menti docili. Riflessioni foucaultiane sul ritardo mentale (Licia Carlson)

I bisogni educativi speciali: un’analisi filosofica (Simo Vehmas)

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ISBN: 9788859005889
Data di pubblicazione: 07/2015
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  • Non è stampabile.
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Indice:

Presentazione della collana (R. Medeghini)
Introduzione (R. Medeghini)

PRIMA PARTE
NORMA, NORMALITÀ E NORMALIZZAZIONE: PROSPETTIVE A CONFRONTO

Normalità, potere e cultura (Lennard J. Davis)

Capitalismo, disabilità e ideologia: una critica materialista del principio di normalizzazione (Michael J. Oliver)

Alla ricerca di un modello sociale di disabilità: marxismo, normalità e cultura (Bill Armer)

Disability Legal Studies: dove si incontrano gli studi giuridici e i Disability Studies (Arlene S. Kanter)

SECONDA PARTE
QUALI DISABILITÀ E BISOGNO?

Da disturbo cerebrale a differenza neurologica: una mappatura delle economie politiche della speranza nelle comunità autistiche (Michael Orsini e Francisco Ortega)

Corpi docili, menti docili. Riflessioni foucaultiane sul ritardo mentale (Licia Carlson)

I bisogni educativi speciali: un’analisi filosofica (Simo Vehmas)

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