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Concorso Docenti PNRR2
Formazione: i più richiesti
Essere se stessi non è sempre facile, soprattutto quando il proprio nome e il proprio corpo sembrano appartenere a qualcun altro. Non chiamarmi col mio nome racconta le storie di tre ragazzi e ragazze che stanno affrontando la disforia di genere, tra conflitti interiori, relazioni difficili e il bisogno di essere compresi. Uno strumento prezioso per genitori, educatori e professionisti, ma anche per chi sta cercando risposte, accettazione e sostegno.
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Mettersi in ascolto dell’umano (Scuola Holden)
Tra le righe con gli adolescenti (S. Vicari)
Papà, mi sa che sono una femmina (M. Piran)
Tra le righe con Sofia (S. Vicari e M. Pontillo)
Un passo alla volta (A. Mhimid)
Tra le righe con Paolo (S. Vicari e M. Pontillo)
Quel nuovo sguardo triste (M. Piran)
Tra le righe con Chanel (S. Vicari e M. Pontillo)
Guida pratica in cinque passi
Sandro, Paola e Stefano vivono in bilico tra ciò che il mondo si aspetta da loro e ciò che sentono di essere davvero: un terzino che odia il calcio, una ragazza che si fascia il seno per scomparire, un figlio perfetto che ora si chiama Chanel. Ognuno di loro affronta la disforia di genere a modo suo, tra paure, conflitti familiari e il bisogno di essere riconosciuti per ciò che sono, in un percorso di scoperta e accettazione.
Non chiamarmi col mio nome è un libro che parla di identità, di ricerca di sé e della difficoltà di essere accettati. Un libro che racconta le storie di chi ogni giorno vive il disagio di non riconoscersi nel proprio corpo e nel proprio genere, un’esperienza che può causare sofferenza, isolamento e conflitti nei rapporti familiari e sociali.
Il libro nasce dalla collaborazione tra Stefano Vicari e Maria Pontillo, esperti in psicologia dell’età evolutiva, e la Scuola Holden, che ha dato voce a queste esperienze attraverso tre intensi racconti accompagnati da suggestive illustrazioni. Da un lato, il volume intende fornire una base scientifica per comprendere la disforia di genere e il modo migliore per supportare chi la vive; dall’altro, vuole far emergere le emozioni e il vissuto di chi affronta questa realtà ogni giorno.
Non chiamarmi col mio nome è un libro per molti: per chi, da genitore o familiare, ha bisogno di comprendere e intercettare la richiesta di aiuto di un figlio, per chi, come psicologo, educatore o insegnante, lavora con i giovani e ha sempre più necessità di strumenti e risorse aggiornati, e anche per chi in prima persona sta soffrendo, e può trovare in queste pagine la forza di guardarsi e la possibilità di non sentirsi più solo.
Leggere tra le righe
Leggere tra le righe è una serie editoriale dedicata alla salute mentale di bambini, bambine e adolescenti. Frutto della collaborazione tra le Edizioni Erickson e la Scuola Holden, si rivolge a chiunque sia interessato, per ragioni personali (genitori, adolescenti), così come per motivi professionali (psicologi, educatori, insegnanti), a conoscere da vicino le forme e i sintomi di alcuni dei disturbi psicologici più ricorrenti e frequenti nelle giovani generazioni.