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Pratico volume per approfondire l’osservazione del bambino, da 0 a 3 anni, con disabilità e la sua autonomia. Un testo sul bambino con disabilità al nido che risponde alla necessità di focalizzare e approfondire una tematica che spesso gli educatori e i coordinatori di nido riportano come critica, anche per mancanza di materiali didattici sui quali basare la riflessione professionale e le buone pratiche.
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Presentazione della collana (di Battista Quinto Borghi e Paola Molina)
Prefazione (di Serenella Besio)
Introduzione
PRIMA PARTE - L’inclusione dei bambini con disabilità al nido
CAP. 1 I bambini con disabilità e il nido: diritti e opportunità
CAP. 2 Le disabilità
CAP. 3 L’identificazione delle difficoltà e il supporto alla famiglia
CAP. 4 Agire l’inclusione al nido
SECONDA PARTE - Il gioco nei bambini con disabilità
CAP. 5 Il gioco e la playfulness
CAP. 6 Il quadro ludico: ambiente, giocattolo e ruolo dell’adulto
CAP. 7 Il gioco nella disabilità
TERZA PARTE - La comunicazione nei bambini con disabilità
CAP. 8 La comunicazione e il linguaggio nello sviluppo tipico
CAP. 9 Le caratteristiche della comunicazione nelle disabilità
CAP. 10 Il ruolo dell’adulto nel favorire la comunicazione
Bibliografia
Dall’inquadramento della disabilità sotto il profilo legislativo e dei diritti, con particolare attenzione al tema dell’inclusione sociale e scolastica, alla descrizione delle disabilità riferite alla fascia 0-3 anni, il volume approfondisce sia l’osservazione del bambino con segnali di difficoltà, sia gli elementi critici rispetto all’autonomia, all’interazione/comunicazione con l’altro, al gioco e alla playfulness, sia i possibili accorgimenti e le strategie mirate che si possono mettere in atto per facilitare lo sviluppo del bambino in queste aree.
Il testo è diviso in tre parti. La prima è dedicata a inquadrare il nido come un servizio inclusivo, con un focus specifico sui bambini con disabilità e sugli strumenti che possono supportare l’autovalutazione dell’inclusione da parte del personale educativo. La seconda parte illustra la tematica della promozione del diritto al gioco per il piacere del gioco nei bambini con disabilità, e propone di collocare questa importante attività all’interno del costrutto di quadro ludico. La terza parte è relativa allo sviluppo comunicativo e linguistico tipico e atipico, e a come l’adulto possa favorire questo sviluppo nei servizi educativi.
Interviste a esperti e a genitori ed esempi specifici completano un’opera utile anche per supportare gli educatori nella comunicazione con le famiglie, per valorizzare il ruolo dell’adulto e per aiutare a costruire opportunità per il bambino con disabilità in un’ottica di «progetti di vita».