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I mini gialli dei dettati 2
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Montagnaterapia

Il volume presenta la montagnaterapia, un’attività riabilitativa basata sull’evidenza che il beneficio della frequentazione della montagna ha un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici.

Il volume presenta la montagnaterapia, un’attività riabilitativa basata sull’evidenza che il beneficio della frequentazione della montagna ha un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici.

Il volume presenta la montagnaterapia, un’attività riabilitativa basata sull’evidenza che il beneficio della frequentazione della montagna ha un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici.

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Descrizione

Libro

La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque...

La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque pratichi l’escursionismo, l’alpinismo o altre attività all’aperto, abbia un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici. Ecologia della mente — secondo l’espressione di Bateson — ed ecologismo, in questo senso, si incontrano. Le finalità del movimento della montagnaterapia sono infatti duplici. Da un lato, la montagnaterapia mira, in continuità ideale con il movimento di riforma della psichiatria italiana che ha avuto in Franco Basaglia la sua figura più rappresentativa, a portare la cura della salute mentale non solo al di fuori dell’istituzione, ma al di là dei confini stessi della pólis, allargando il «terreno di gioco» riabilitativo all’ambiente naturale. Dall’altro — e non potrebbe essere altrimenti —, si batte per la tutela del territorio, che oggi più che mai deve essere preservato dal degrado e da atteggiamenti predatori.

La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque...

La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque pratichi l’escursionismo, l’alpinismo o altre attività all’aperto, abbia un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici. Ecologia della mente — secondo l’espressione di Bateson — ed ecologismo, in questo senso, si incontrano. Le finalità del movimento della montagnaterapia sono infatti duplici. Da un lato, la montagnaterapia mira, in continuità ideale con il movimento di riforma della psichiatria italiana che ha avuto in Franco Basaglia la sua figura più rappresentativa, a portare la cura della salute mentale non solo al di fuori dell’istituzione, ma al di là dei confini stessi della pólis, allargando il «terreno di gioco» riabilitativo all’ambiente naturale. Dall’altro — e non potrebbe essere altrimenti —, si batte per la tutela del territorio, che oggi più che mai deve essere preservato dal degrado e da atteggiamenti predatori.

La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque...

La montagnaterapia è un’attività riabilitativa nata in modo spontaneo e indipendente in varie regioni d’Italia sulla scorta di esperienze pionieristiche avviate con successo in altri Paesi. L’idea che vi sta alla base è che il beneficio della frequentazione della montagna, evidente a chiunque pratichi l’escursionismo, l’alpinismo o altre attività all’aperto, abbia un’importante valenza terapeutica, in particolare per i pazienti psichiatrici. Ecologia della mente — secondo l’espressione di Bateson — ed ecologismo, in questo senso, si incontrano. Le finalità del movimento della montagnaterapia sono infatti duplici. Da un lato, la montagnaterapia mira, in continuità ideale con il movimento di riforma della psichiatria italiana che ha avuto in Franco Basaglia la sua figura più rappresentativa, a portare la cura della salute mentale non solo al di fuori dell’istituzione, ma al di là dei confini stessi della pólis, allargando il «terreno di gioco» riabilitativo all’ambiente naturale. Dall’altro — e non potrebbe essere altrimenti —, si batte per la tutela del territorio, che oggi più che mai deve essere preservato dal degrado e da atteggiamenti predatori.

Libro
ISBN: 9788859028734
Data di pubblicazione: 04/2022
Numero Pagine: 312
Formato: 15x21cm
Libro

Indice:

Introduzione (Roberta Sabbion)

Prima parte – Montagnaterapia (a cura di Angelo Brega)
Origini del movimento: il graduale passaggio alla ricerca di un approccio condiviso (Paolo Piergentili e Sandro Carpineta)
Presupposti teorici della montagnaterapia (Paolo Di Benedetto)

Seconda parte – Montagnaterapia e salute mentale (a cura di Fiorella Lanfranchi ed Eleonora Cossu)
La montagnaterapia come nuovo paradigma per la salute mentale (Angelo Brega)
Salute mentale e montagnaterapia (Fiorella Lanfranchi ed Eleonora Cossu)

Terza parte – Montagnaterapia e dipendenze (a cura di Massimo Galiazzo)
Inquadramento: DUS e dipendenze comportamentali
Dipendenze patologiche e montagnaterapia
Antologia delle esperienze di montagnaterapia e dipendenze (clinica della formazione)

Quarta parte – Montagnaterapia e minori (a cura di Emanuele Frugoni e Massimo Galiazzo)
Inquadramento: montagnaterapia con i minori
Apprendere dall’esperienza e montagnaterapia
Antologia delle esperienze di montagnaterapia e minori (clinica della formazione)

Quinta parte – Montagnaterapia e disabilità intellettiva (a cura di Donatella Silvia Rizzi)
Affrontare le disabilità intellettive con la montagnaterapia (Silvia Berti, Francesco Saverio Borrini, Gianluca Riccardi e Donatella Silvia Rizzi)

Sesta parte – Qualità dei progetti e appendice (a cura di Paolo Piergentili)
La qualità dei progetti di montagnaterapia (Paolo Piergentili e Roberta Sabbion)

Appendice
Il mantello di San Martino – L’ ultimo viaggio di Luisa raccontato a più voci (Renato Osele, Giliola Galvagni, Claudio Colpo, Stefano Bertoldi, Sara Foradori ed Enrico Tozzi)

Bibliografia

Libro
ISBN: 9788859028734
Data di pubblicazione: 04/2022
Numero Pagine: 312
Formato: 15x21cm
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Indice:

Introduzione (Roberta Sabbion)

Prima parte – Montagnaterapia (a cura di Angelo Brega)
Origini del movimento: il graduale passaggio alla ricerca di un approccio condiviso (Paolo Piergentili e Sandro Carpineta)
Presupposti teorici della montagnaterapia (Paolo Di Benedetto)

Seconda parte – Montagnaterapia e salute mentale (a cura di Fiorella Lanfranchi ed Eleonora Cossu)
La montagnaterapia come nuovo paradigma per la salute mentale (Angelo Brega)
Salute mentale e montagnaterapia (Fiorella Lanfranchi ed Eleonora Cossu)

Terza parte – Montagnaterapia e dipendenze (a cura di Massimo Galiazzo)
Inquadramento: DUS e dipendenze comportamentali
Dipendenze patologiche e montagnaterapia
Antologia delle esperienze di montagnaterapia e dipendenze (clinica della formazione)

Quarta parte – Montagnaterapia e minori (a cura di Emanuele Frugoni e Massimo Galiazzo)
Inquadramento: montagnaterapia con i minori
Apprendere dall’esperienza e montagnaterapia
Antologia delle esperienze di montagnaterapia e minori (clinica della formazione)

Quinta parte – Montagnaterapia e disabilità intellettiva (a cura di Donatella Silvia Rizzi)
Affrontare le disabilità intellettive con la montagnaterapia (Silvia Berti, Francesco Saverio Borrini, Gianluca Riccardi e Donatella Silvia Rizzi)

Sesta parte – Qualità dei progetti e appendice (a cura di Paolo Piergentili)
La qualità dei progetti di montagnaterapia (Paolo Piergentili e Roberta Sabbion)

Appendice
Il mantello di San Martino – L’ ultimo viaggio di Luisa raccontato a più voci (Renato Osele, Giliola Galvagni, Claudio Colpo, Stefano Bertoldi, Sara Foradori ed Enrico Tozzi)

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