Che cos’è la RO DBT e a che cosa serve

Facciamo il punto sul nuovo metodo di trattamento transdiagnostico basato sul concetto di apertura radicale.

Che cos’è la RO DBT e a che cosa serve

Che cos’è la RO DBT?

La RO DBT (Radically Open Dialectical Behaviour Therapy) è un nuovo metodo di trattamento transdiagnostico che si basa sul concetto dell’apertura radicale. L’apertura radicale è sia un modo di comportarsi, sia uno stato della mente. La RO DBT ritiene che il benessere emotivo nasce dalla compresenza di apertura, flessibilità e connessione sociale. Questo modo di comportarsi favorisce le relazioni perché modella l’umiltà e la disponibilità ad imparare da ciò che il mondo può offrire. L’apertura mentale richiede di sacrificare le convinzioni e autocostruzioni a cui siamo fortemente ancorati, processo che può rivelarsi alquanto doloroso.

Per quali disturbi è indicata la RO DBT?

Il target principale di questo trattamento, in termini di tipologie di disturbi, è uno spettro di disturbi cronici caratterizzati da eccessiva inibizione o ipercontrollo, come l’anoressia nervosa, i disturbi ossessivo-compulsivi e la depressione refrattaria.

Quali sono i principi della RO DBT?

La RO DBT presenta analogie e differenze con le terapie che l’hanno preceduta ed è supportata da vent’anni di esperienza clinica e di ricerca traslazionale. I principi fondamentali su cui si basa sono:

  • Siamo tribali per natura: la nostra specie ha sviluppato capacità per la formazione di legami sociali duraturi, condivisione di risorse e cooperazione in gruppi o tribù, a fini di sopravvivenza;
  • Il benessere psicologico è supportato da tre fattori compresenti: l’apertura (ricettività), la flessibilità e la connessione sociale. Apertura radicale rappresenta la confluenza di queste tre caratteristiche e costituisce il core della RO DBT;
  • L’importanza del social signaling: si ritiene che i deficit nella segnalazione prosociale nei disturbi da ipercontrollo siano fonte primaria della solitudine dei pazienti;
  • Differenze genotipiche e fenotipiche tra i gruppi di disturbi necessitano diversi approcci di trattamento;
  • L’ipercontrollo è un paradigma multidimensionale che prevede le complesse transazioni tra aspetti biologici, ambientali e stili individuali di coping;
  • Nei disturbi da ipercontrollo, i deficit e gli eccessi biocomportamentali irrigidiscono le risposte comportamentali riducendo la capacità di adattamento flessibile alle condizioni ambientali in continuo mutamento;
  • Ci vuole forza di volontà per disattivare la forza di volontà;
  • Il presupposto dell’apertura radicale è che non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo;
  • Il segreto per uno stile di vita sano è coltivare una sana messa in discussione;
  • L’apertura radicale e l’auto-indagine sono esperienziali e non possono essere coltivate esclusivamente su base intellettuale: i terapeuti in primis devono esercitare l’apertura radicale per poterla modellare per i pazienti.

Su quale modello si basa la RO DBT?

La RO DBT trova fondamento nella teoria biosociale per i disturbi da ipercontrollo. Si parla di ipercontrollo maladattivo come risultato della convergenza di tre fattori, natura, cultura e coping, e coinvolge sia deficit percettivi (es. ricettività al cambiamento), sia deficit regolatori (es. espressione delle emozioni non genuina o inibita nel contesto appropriato). In questi casi lo stile di coping socio-emotivo adottato è rigido, evitante il rischio e distaccato/vigile, limitante delle opportunità di apprendimento da parte dei rinforzi sociali positivi.

Quali sono gli obiettivi della RO DBT?

Gli obiettivi principali della RO DBT sono:

  • identificazione collaborativa di terapeuta e paziente dei deficit di social signaling e dei fattori che impediscono al soggetto di vivere secondo i suoi valori e realizzare i propri obiettivI;
  • riduzione dei deficit di social signaling nel paziente ipercontrollato e l’aumento di apertura, flessibilità e connessione sociale, perseguiti secondo la seguente gerarchia: riduzione dei comportamenti potenzialmente letali, riparazione delle rotture dell’alleanza, risoluzione dei deficit di social signaling legati a tipici modelli o schemi comportamentali ipercontrollati.

Quali sono le fasi del trattamento RO DBT?

Il protocollo di trattamento ambulatoriale RO DBT consiste in sessioni settimanali di terapia individuale della durata di un’ora e in concomitanti skills training settimanali di apertura radicale, per una durata complessiva di circa trenta settimane. Le skills training vengono di norma iniziate durante la terza settimana di RO DBT individuale. A seconda dei casi, è incoraggiata la consultazione telefonica con i terapeuti al di fuori del normale orario di lavoro, cosa preziosa per creare senso di connessione nei soggetti distaccati o socialmente isolati, più che per i pazienti ipercontrollati. A seconda delle necessità, è possibile estendere il numero di sedute individuali o ripetere sedute di skills training.