Ascoltare storie, così come ri-raccontarle e inventarne di nuove, è fondamentale per la crescita cognitiva ed emotiva del bambino perché permette di conoscere e comprendere il mondo, di acquisire consapevolezza della propria interiorità e di quella altrui. Proprio per questi motivi la lettura di storie ad alta voce è una prassi consolidata sia nella scuola dell’infanzia che nella scuola primaria.
Uno strumento molto utile per sviluppare queste capacità è il kamishibai.
Cos'è il kamishibai?
La parola kamishibai in giapponese significa “spettacolo teatrale di carta” ed è un antico metodo giapponese di narrazione.
Un tempo utilizzato solo dai cantastorie, si tratta di un originale ed efficace strumento per l’animazione alla lettura, che combina immagini e testo.
Questo teatrino di cartone consente di narrare una storia accompagnando contestualmente alla lettura la visione di tavole illustrate che rappresentano le sequenze narrative, che vengono fatte scorrere, una alla volta, all’interno del teatrino. Sul retro delle tavole c’è il testo della storia, quindi i bambini ascoltano la narrazione e, contemporaneamente, guardano la tavola illustrata.
Quali sono i vantaggi del kamishibai?
L’affiancamento della narrazione alla visione delle immagini illustrate favorisce la comprensione della narrazione da parte dei bambini e fa leva sulla loro capacità immaginifica, facendoli entrare nel mondo fantastico della storia che si sta narrando.
Ma ci sono anche altri obiettivi che l’utilizzo del kamishibai consente di raggiungere:
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sviluppare il senso del gruppo, perché si condivide più facilmente la narrazione;
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sviluppare il linguaggio e le capacità espressive (soprattutto se i bambini narrano nuove storie);
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sviluppare la capacità di interazione, in particolar modo se la narrazione si costruisce in maniera dialogica.
Quando si può usare il kamishibai?
Il kamishibai è uno strumento decisamente facile da utilizzare e semplice da portare con sé. Lo possono usare i genitori a casa, così come educatori, educatrici e insegnanti in ambito scolastico.
Si può iniziare a utilizzare già alla scuola dell'infanzia, ma in base alla tipologia di storie che si decidono di raccontare si può tranquillamente utilizzare anche nelle prime classi della scuola primaria.
Il kamishibai Erickson
Con il kamishibai che abbiamo creato con Erickson sulla base della famosa storia di “ Marilù e i cinque sensi”, troviamo anche un diretto collegamento con la didattica. I contenuti delle storie, infatti, sono stati accuratamente selezionati in base agli obiettivi didattici della scuola dell’infanzia e primaria.
Il kamishibai Erickson è stato pensato appositamente per un utilizzo nella scuola, in particolare in quella dell’infanzia e ha alcune caratteristiche che potenziano l’efficacia dello strumento. Tra queste, la leggerezza della struttura del teatrino, che ne facilita l’utilizzo e il trasporto; la possibilità di personalizzazione della struttura stessa; la sua versatilità, che permette che la narrazione divenga parte integrante della programmazione didattica ed educativa.
Come si usa il kamishibai?
Il kamishibai come dicevamo è uno strumento semplice e il materiale Erickson è stato reso il più possibile facile da utilizzare.
Basta inserire le tavole illustrate nella fessura del teatro di cartone. Ogni immagine è numerata sul retro. Bambini e bambine così vedranno l’immagine narrata mentre insegnanti o genitori leggono la storia, sfilando e infilando nuovamente le tavole nella fessura.
Carlo Scataglini spiega come utilizzare il Kamishibai di Marilù e i cinque sensi