Le difficoltà alimentari possono compromettere la crescita fisica ed emotiva dei bambini e hanno effetti e ripercussioni sull’intera famiglia. Basandosi sulla sua esperienza clinica e sulla ricerca, la psichiatra infantile Irene Chatoor suggerisce ai genitori come affrontare le sfide delle fasi precoci dello sviluppo dell’alimentazione e come promuovere nei bambini e nelle bambine un sano rapporto con il cibo fin da quando iniziano a mangiare in autonomia.
Ecco le linee guida suggerite
- Per aiutare vostro figlio a sentire la fame, definite una routine che includa tre pasti e due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Pasti e spuntini dovrebbero essere intervallati di 3-4 ore ed essere consumati a tavola ogni giorno alla stessa ora.
- Al di fuori dei pasti e dello spuntino stabiliti, non lasciate che il bambino beva latte, mangi snack o spilucchi. Se vi chiede da mangiare, ditegli di aspettare fino all’ora dello spuntino o del pasto successivo. Se ha sete, dategli solo acqua.
- Tenete il bambino sul seggiolone o a tavola per 20-30 minuti così da dargli il tempo di mangiare fino a essere sazio. Se vuole scendere dal seggiolone o allontanarsi dalla tavola prima, spiegategli che deve aspettare finché mamma e papà sono sazi.
- Date porzioni piccole e, quando il bambino le ha mangiate, offritene più volte altre. Questo aiuterà il bambino con poco appetito a rimanere impegnato a mangiare senza sentirsi sopraffatto dal troppo cibo e il bambino che mangia troppo a prestare più attenzione alle sensazioni di sazietà.
- Non proponete più di 3-4 cibi diversi a pasto e rimanete seduti a tavola con vostro figlio. Non siete cuochi specializzati in ordini veloci.
- Non concedete distrazioni — come giocattoli, libri e televisione — durante i pasti. Quando si distraggono, i bambini non prestano attenzione ai segnali interni di fame e sazietà.
- Non usate il cibo, e soprattutto i dolci, come premio per avere mangiato il cibo sano o come conforto, regalo o manifestazione del vostro affetto per vostro figlio. I bambini formano associazioni forti con questi cibi e ne diventano dipendenti.
- Non fate pressioni sul bambino perché mangi e non forzatelo a farlo. Questo creerà conflitto e influirà negativamente sulla capacità di vostro figlio di riconoscere le sensazioni interne di fame e sazietà.
- Lodate vostro figlio per le abilità che mostra nel mangiare da solo, ma mantenete un atteggiamento neutro verso quanto mangia. Non lodatelo né criticatelo se mangia poco o troppo. Mangiare non dovrebbe essere una performance.
- Scoraggiatelo dal giocare con il cibo o dal parlare troppo invece di mangiare. Dedicate un momento particolare a parlare o giocare al di fuori dei pasti.
- Se vostro figlio si rifiuta di stare sul seggiolone o si alza da tavola, lancia cibo o stoviglie o si comporta male in altri modi, dategli un solo avvertimento. Se non interrompe il comportamento, mettetelo in time-out.
Per attuare queste linee guida è necessario che i genitori lavorino insieme e modifichino le proprie abitudini alimentari. Introdurre cambiamenti nello stile di vita non è facile e quanto più i bambini sono grandi tanto più diventa difficile. Tuttavia, come ho imparato da molte famiglie, quando ci si abitua alla nuova routine e il bambino mangia meglio, i pasti in famiglia diventano più distesi e piacevoli per tutti.