La cooperativa Piazza Grande, da sempre impegnata nel contrasto all’emarginazione sociale, ha individuato nella questione abitativa uno degli snodi centrali su cui intervenire per promuovere inclusione e benessere. Il progetto Pop-House nasce dal desiderio di superare la tradizionale concezione della casa come semplice spazio privato, per proporre un modello di abitare che sia anche luogo di relazioni, scambio e crescita collettiva. Pop house è un social housing che combina abitazione privata e vita comunitaria. È un edificio di 6 piani che ospita 22 appartamenti di diverse tipologie, pensati per una community eterogenea. Il punto di forza del progetto sono gli spazi comuni condivisi: una sala condominiale, un monolocale dedicato alle attività collettive, un'attrezzoteca, una lavanderia e un terrazzo panoramico. L’obiettivo è offrire risposte innovative e concrete alle difficoltà crescenti di accesso all’alloggio, soprattutto per quella “fascia grigia” di persone che non trovano spazio né nell’edilizia residenziale pubblica né nel mercato privato, troppo oneroso e spesso poco accessibile.
La genesi di Pop-House affonda le radici nella complessa storia del complesso residenziale "Garibaldi 2" di Calderara, un edificio degli anni '70 costituito da 194 mini-alloggi che dal 1997 è stato oggetto di un articolato processo di recupero e riqualificazione urbanistico-sociale promosso dal Comune di Calderara di Reno in stretta collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Provincia di Bologna. Questo intervento pubblico integrato nasceva dalla necessità di contrastare il forte degrado edilizio e sociale che nel tempo aveva investito il complesso, generando problemi di micro criminalità e degrado sociale tale da richiedere un approccio interistituzionale che coinvolgesse anche i privati proprietari attraverso un Progetto di Riqualificazione Urbana. Il progetto Pop-House si inserisce specificatamente nel blocco 3 del complesso, ristrutturato nel 2019 con moderne tecnologie a risparmio energetico, e comprende 22 alloggi di proprietà comunale destinati al social housing e 16 di proprietà privata già abitati da diversi anni.
Il cuore metodologico di Pop-House risiede nel "mix sociale", che prevede la convivenza di diverse tipologie di abitanti: single, giovani coppie, famiglie, lavoratori in transito e studenti. Questa diversità viene considerata risorsa strategica per sviluppare relazioni di vicinato significative e produrre un'esperienza abitativa superiore rispetto ai modelli tradizionali caratterizzati dall'assenza di relazioni interpersonali. Lo scambio derivante dalle diversità consente alle persone di far emergere bisogni, desideri e valori comuni, costituendo progressivamente un gruppo coeso e uno spazio sentito come proprio.
Ad oggi all’interno di Pop-House vivono 6 nuclei singoli, 5 coppie, 5 studenti e 6 famiglie, testimoniando l'esistenza di una domanda sociale diffusa per modelli alternativi di abitare. Il criterio principale di selezione è la motivazione genuina ad aderire a un nuovo modo di vivere basato sulla condivisione, superando i tradizionali parametri economici che caratterizzano l'assegnazione degli alloggi pubblici.
Piazza Grande, come gestore sociale, svolge funzioni integrate di facility, property e community management, assumendo un ruolo che va oltre la semplice amministrazione immobiliare. L'obiettivo è trasformare gli abitanti da fruitori passivi a pianificatori attivi di servizi per la comunità, operando uno spostamento dal soddisfacimento del bisogno all'implementazione del desiderio attraverso processi di empowerment.
La complessità del progetto ha richiesto un team multidisciplinare che integra competenze diverse: gestione immobiliare, accompagnamento degli abitanti, costruzione di processi comunitari, comunicazione. L'équipe beneficia di supervisione metodologica mensile con la Cooperativa Dar=Casa.
Pop-House persegue un duplice obiettivo: agire sulle situazioni di disagio abitativo e intercettare persone che scelgono consapevolmente modelli alternativi caratterizzati da sostenibilità sociale. L'obiettivo ultimo è l'empowerment e l'autonomia della comunità, con la prospettiva di costituire un'associazione locale autogestita che garantisca la continuità del progetto oltre il mandato di gestione di 8 anni, configurandosi come autentico "progetto senza fine".
Il progetto prevede una rigorosa valutazione di impatto affidata al Dipartimento ABC della Scuola di Ingegneria del Politecnico di Milano, che utilizza strumenti metodologici sia quantitativi che qualitativi per mappare sistematicamente la capacità del modello di produrre cambiamenti significativi sui beneficiari coinvolti e sul territorio circostante. Questa valutazione mira a rafforzare l'accountability dell'intero modello proposto, producendo evidenze misurabili e comparabili dei risultati progettuali che possano orientare future replicazioni e adattamenti del modello in altri contesti territoriali.
Pop-House rappresenta in definitiva un modello potenzialmente replicabile di social housing che supera la logica assistenzialista tradizionale, promuovendo processi virtuosi di empowerment comunitario e integrazione territoriale attiva. Il progetto dimostra concretamente come l'housing sociale possa trasformarsi da semplice risposta al bisogno abitativo a strumento di welfare attivo e partecipativo, capace di generare capitale sociale duraturo e relazioni di prossimità significative, contribuendo efficacemente al contrasto dei fenomeni di emarginazione e isolamento sociale che caratterizzano le periferie urbane contemporanee. Pop-House è stata riconosciuta come un modello innovativo nel campo del social housing e dell'innovazione sociale, ricevendo inviti a partecipare a numerosi convegni e eventi del settore. Questa partecipazione attiva testimonia l'importanza e la replicabilità del progetto, che si distingue per la sua capacità di generare capitale sociale e promuovere l'autonomia della comunità.
Andrea Seu
Cooperativa sociale Piazza Grande
facciamoinsieme@piazzagrande.it

