Molti ritengono che l’apprendimento della lettura avvenga attorno ai 6 anni, quando, durante il primo anno della scuola primaria, i bambini ne acquisiscono i fondamenti e, presumibilmente, sviluppano interessi, gusti e preferenze.
In verità , i bambini apprendono fin dalla nascita e leggere con loro, sin dalla prima infanzia è un modo semplice, ma estremamente efficace, per instaurare una connessione, per trasmettere conforto, per stimolare l’apprendimento e per instillare in loro, seppur in forma embrionale, le abitudini, gli atteggiamenti e i comportamenti tipici del lettore.
Attraverso la lettura ad alta voce i bambini vengono esposti a parole, idee e conoscenze che possono aiutarli a sviluppare competenze fondamentali per la prima educazione ben prima dell’età scolare.
Per essere efficace, la lettura ad alta voce dovrebbe essere praticata con continuità e riguardare testi di interesse del bambino, adatti alla sua età , senza avere una dimensione valutativa.
Le ragioni per accompagnare il proprio bambino lungo il sentiero della lettura sono diverse, ma possono essere raggruppate in quattro differenti tipologie: neurologiche, educative, psico-sociali e linguistiche.
VANTAGGI NEUROLOGICI
Nei primi sei anni, i bambini imparano a un ritmo molto più elevato che in qualsiasi altro momento della vita.
Mentre i genitori parlano, cantano e leggono ai loro figli, i legami esistenti tra le cellule cerebrali si rinforzano e se ne formano di nuovi, come evidenziato da recenti studi basati sull’acquisizione di neuro-immagini. Inoltre, ciò si rivela fondamentale non solo per l’acquisizione dei processi di lettura, ma anche per lo sviluppo di un’affettività positiva nei confronti di tale attività .
VANTAGGI EDUCATIVI
I bambini che familiarizzano con la lettura durante i primi anni di vita avranno una conoscenza più vasta e un bagaglio di apprendimenti pregressi rispetto alla scuola primaria, un più ampio vocabolario e una fluenza verbale migliore, oltre che una maggiore capacità di attenzione e concentrazione.
La lettura con l’adulto educa, banalmente, a tenere in mano un libro, a sfogliare le pagine, a scorrere la pagina con lo sguardo da sinistra a destra e dall’alto verso il basso, a distinguere parole, colori e immagini, a riconoscere le lettere e a comprendere che la parola stampata rappresenta la parola pronunciata ad alta voce.
VANTAGGI PSICO-SOCIALI
Oltre a incidere sui singoli apprendimenti e sulla comprensione del testo, la lettura precoce agisce sulle funzioni cognitive, quali memoria, attenzione e pianificazione (per comprendere la sequenza narrativa di una storia, ad esempio, vanno ricordati i nomi e le caratteristiche dei diversi personaggi e la successione corretta degli eventi); sulle capacità di ragionamento critico; sullo sviluppo dell’identità personale e della proiezione di se stessi nel futuro; sulle competenze emotive, favorendo la capacità di riconoscere le proprie e altrui emozioni e di regolarle; sull’immaginazione e sulla capacità di giocare con le idee; sulla creatività e sullo sviluppo del pensiero divergente; sulla curiosità ; sull’empatia, intesa come la capacità di provare emozioni e sensazioni relative a una situazione come se fossimo l’altro, e sulla capacità di assumere punti di vista diversi, imparando a riconoscere e prevedere gli stati mentali altrui.
VANTAGGI LINGUISTICI
La lettura in tenera età affina, naturalmente, le abilità linguistiche che si esprimono sotto forma di un vocabolario più ricco, una grammatica e una sintassi corrette, una migliore ortografia e una comunicazione orale e scritta più articolata e complessa.
Durante la lettura, inoltre, è molto comune imbattersi in parole e frasi estranee alla comunicazione orale, e per questo è possibile divenire molto più padroni della lingua e sviluppare una conoscenza approfondita dei registri e dei contesti linguistici di utilizzo, della struttura di un testo e delle caratteristiche della narrazione. La lettura ad alta voce degli adulti permette altresì al bambino di avere una più chiara idea della corretta pronuncia delle parole e della prosodia e sviluppare una maggiore consapevolezza fonologica, attraverso la manipolazione dei suoni con allitterazioni, rime e onomatopee, come emerso dall’analisi computazionale di diverse raccolte di conversazioni effettuate da bambini in tenera età .