Ansia, frustrazione, rabbia, depressione, autocommiserazione… sono problemi emotivi molto comuni, che spesso le persone faticano ad affrontare e superare. Ma cambiare i propri stati d’animo e ricavare cambiamenti positivi per la propria vita è possibile.
Le emozioni che proviamo, e i comportamenti che ne conseguono, sono il frutto delle nostre convinzioni personali e della nostra interpretazione della realtà. Tali convinzioni, però, non sono sempre razionali, anzi.
Spesso, in situazioni di avversità, gli esseri umani attivano convinzioni irrazionali su se stessi e sulla realtà che li circonda, e in questo modo finiscono col comportarsi in modo controproducente.
La Terapia Razionale Emotiva Comportamentale sviluppata da Robert Ellis a partire dagli anni Cinquanta suggerisce una serie soluzioni per sfidare le proprie convinzioni irrazionali, con lo scopo di renderci “molto meno disturbati, e alla fine considerevolmente meno disturbabili”.
Ecco sette filosofie razionali da prendere in considerazione, sperimentando come funzionano su se stessi.
- Libertà di scelta e forza di volontà
Ho scarsa libertà di scelta sui miei caratteri ereditari e su molte delle cose che mi succedono durante la vita. Posso però, con un duro lavoro e molta pratica, controllare in larga misura i miei pensieri, sentimenti e comportamenti e in tal modo controllare gran parte del mio destino emotivo. Per cambiare e controllare me stesso, ho bisogno della forza di volontà.
- Pensiero flessibile
Posso largamente controllare e limitare i miei disturbi emotivi e comportamentali pensando in termini di preferenze e desideri invece che di pretese assolutistiche, specialmente di assillanti doverizzazioni. Terrò d’occhio le mie tendenze a ipergeneralizzare, etichettare, ragionare per stereotipi, e mi sforzerò di essere aperto e meno prevenuto.
- Autoaccettazione incondizionata
Mi accetterò sempre come essere umano molto fallibile che commetterà vari errori e sbagli. Soprattutto sceglierò i miei obiettivi e propositi e mi limiterò a giudicare i miei pensieri, sentimenti e azioni come «buoni» quando sono utili e come «cattivi» quando sabotano i miei obiettivi individuali e sociali.
- Accettazione incondizionata degli altri
Accetterò gli altri incondizionatamente, accetterò la loro umana fallibilità e non li condannerò come individui. Cercherò di aiutarli a cambiare i propri comportamenti negativi, ma non insisterò che debbano assolutamente cambiare e non sarò risentito o vendicativo se non lo fanno.
- Alta tolleranza alla frustrazione
Riconoscerò che la vita è piena di guai, difficoltà, sfortune e ingiustizie che spesso continuano a prevalere. Farò del mio meglio per cambiare ciò che posso cambiare delle difficoltà, per accettare quel che non posso cambiare e per avere la saggezza di riconoscere la differenza.
- Antiterribilizzazione
Non definirò le cose molto brutte della vita «spaventose», «terribili» o «orribili». Se la smetto con le terribilizzazioni e le lamentele, smetterò anche di rendere le mie frustrazioni peggiori di quanto non siano e sarò in grado di fronteggiare più efficacemente le sfortunate esperienze attivanti della vita.
- Accettare la sfida di farsi turbare meno
Qualunque cosa avvenga, sono il creatore e il padrone del mio destino emotivo. Nonostante le tempeste della vita, cercherò e troverò un riparo soddisfacente. Questa è l’unica vita che sono sicuro di avere. Sono contentissimo di essere vivo. Sono determinato a rimanere vivo e a cercare qualche tipo di felicità. A tutti i costi.