Oltre la cultura del voto: il potere del feedback

Come possiamo rendere più efficace (e meno etichettante) la valutazione formativa, grazie al feedback in classe

Oltre la cultura del voto: il potere del feedback

Da anni il dibattito sulla valutazione scolastica ruota attorno a una domanda cruciale: i voti aiutano davvero gli studenti a imparare? Nel sistema educativo tradizionale, il voto è spesso visto come un punto d’arrivo, un’etichetta che definisce la prestazione di uno studente. Ma cosa succederebbe se invece lo considerassimo un punto di partenza per migliorare l’apprendimento? Secondo John Hattie, uno dei massimi esperti mondiali di didattica e apprendimento e autore - assieme a Shirley Clarke, esperta di valutazione formativa - del libro Il feedback in classe – Oltre la cultura del voto, la chiave per migliorare l’insegnamento non è il voto in sé, ma il feedback. Un messaggio chiaro e strutturato che aiuta gli studenti a capire dove sono, cosa devono migliorare e come farlo.

Ma come si può passare da un sistema basato sui voti a un approccio incentrato sul feedback?

Il limite dei voti: una valutazione che chiude il dialogo

I voti sono immediati e facilmente comprensibili, ma spesso non forniscono informazioni utili per migliorare. Un numero o un giudizio sintetico può indicare un risultato, ma non spiega il perché di quell’esito né cosa lo studente possa fare per progredire. Hattie sottolinea che il feedback è uno dei fattori più potenti per migliorare l’apprendimento, ma solo se viene usato correttamente:

"Il feedback più efficace aiuta gli studenti a rispondere a tre domande fondamentali: Dove sto andando? Come sto andando? Cosa devo fare dopo?"

Quando il feedback è chiaro e orientato al processo di apprendimento, permette agli studenti di sviluppare consapevolezza, autonomia e fiducia nelle proprie capacità.

Cos’è il feedback efficace?

Non basta dire a uno studente che ha fatto bene o male. Per essere davvero utile, il feedback deve essere specifico, tempestivo e costruttivo. Un buon feedback risponde a tre livelli:

  • Feedback sul compito → Aiuta a capire cosa è stato fatto correttamente o meno.
  • Feedback sul processo → Fornisce strategie per migliorare il modo in cui si affronta l’apprendimento.
  • Feedback sullo studente come persona → Incoraggia la motivazione e la fiducia nelle proprie capacità.

L’errore più comune è fornire feedback troppo generici, come “Bravo!” o “Devi impegnarti di più”, senza indicare cosa ha funzionato o cosa si può migliorare.

Hattie e Clarke sottolineano inoltre che il feedback non deve limitarsi all’insegnante: anche il confronto tra pari e l’auto-riflessione giocano un ruolo fondamentale nel migliorare l’apprendimento.

Come applicare il feedback in classe?

Per rendere il feedback uno strumento efficace, gli insegnanti possono adottare alcune strategie suggerite nel libro, come:

  • Fare domande mirate → Chiedere agli studenti “Come hai risolto questo problema?” o “Cosa potresti fare diversamente?” li aiuta a sviluppare un pensiero critico.
  • Incoraggiare l’autovalutazione e il feedback tra pari → Gli studenti imparano meglio quando riflettono sul proprio lavoro e ricevono input anche dai compagni.
  • Dare feedback immediato e concreto → Intervenire subito dopo un’attività consente agli studenti di correggere gli errori e applicare i suggerimenti in tempo reale.

Come afferma Hattie:

"Il feedback non è utile se arriva troppo tardi. Gli studenti devono avere la possibilità di usarlo per migliorare, non solo per sapere cosa hanno sbagliato."

Un cambiamento utile (e necessario)

Superare la cultura del voto non significa eliminare la valutazione, ma renderla più significativa. Il feedback, se usato correttamente, trasforma l’apprendimento in un processo attivo e partecipativo, in cui gli studenti non sono semplici destinatari di giudizi, ma protagonisti del proprio miglioramento. Hattie e Clarke, nel volume, sostengono che "il vero apprendimento avviene quando il feedback diventa un dialogo tra insegnante e studente, non una semplice correzione". Se vogliamo che la scuola prepari davvero gli studenti al futuro, è necessario ripensare seriamente il modo in cui valutiamo il loro percorso. Il feedback in classe – Oltre la cultura del voto offre strumenti concreti per aiutare insegnanti ed educatori a fare questo passo.

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