Maternità e salute mentale: aiutare le madri significa aiutare i bambini
Il 5 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna, una giornata che ci offre l'occasione di riflettere sull’esistenza e l’entità dei problemi di salute mentale che le donne possono vivere durante la gravidanza e nel primo anno dopo il parto. Si tratta di problemi di cui a tutt'oggi c'è poca consapevolezza.
Grazie a un’enorme mole di ricerche, oggi sappiamo che dalla salute psicologica gravidica e postnatale della madre (e del padre) dipende la salute psicologica del bambino; inoltre, più risulta piccolo d’età il bambino, maggiori si dimostrano le evidenze e le conseguenze degli effetti della sofferenza materna e paterna sul suo sviluppo psicologico e sulla sua salute in generale (Stein et al., 2014; Lewis et al., 2015; O’Donnel et al., 2017). Sappiamo infatti che stress prolungati in gravidanza e nel postparto possono alterare i profili di alcuni parametri ematochimici materno-fetali ed avere conseguenze sia sulla condizione psicologica materna che sullo sviluppo emotivo, cognitivo e relazionale del bambino (Kingston e Mughal, 2018).
Questi effetti si amplificano ulteriormente per chi vive in situazioni di svantaggio socio-culturale ed economico (Stein et coll., 2014). Le ricadute negative sulla famiglia e sull’intera società sia in termini di salute che in termini economici sono importanti. In proposito non si può certo non citare lo studio inglese di Bauer e collaboratori (Bauer e coll, 2014) che ha stimato per ogni singola coorte di bambini nati in Gran Bretagna in ogni singolo anno, una spesa sanitaria globale di £8.1 miliardi. In particolare, il 72% di questi costi sembrerebbero gravare sulle conseguenze avverse legate alla salute del bambino.
Sappiamo che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani.
Pertanto, tutelare la salute emotiva delle madri significa investire sulla salute mentale e sul benessere psicologico di quei bambini e quindi sul nostro stesso futuro sociale. Dati questi presupposti riteniamo che quest’anno il 5 maggio sia un’ulteriore occasione per sensibilizzare ancor di più l'opinione pubblica sui problemi di salute mentale in gravidanza e dopo il parto, per sostenere le donne che stanno vivendo queste difficoltà, per cambiare gli atteggiamenti verso la salute mentale perinatale e aiutare le famiglie ad accedere alle informazioni, alle cure e al supporto di cui hanno bisogno per vivere serenamente la loro esperienza di futura mamma o neo-mamma.
Come aiutare mamme e bambini prima e dopo il parto: un breve vademecum
Ecco alcuni punti importanti da tenere presenti non solo in questa giornata, ma sempre quando incontriamo una donna in gravidanza e nel primo anno dopo il parto:
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Mamme in mente, bimbi in mente…. Aiutare le madri significa aiutare i bambini!
In Italia 1 neo-mamma su 10 circa soffre di qualche tipo di disturbo perinatale dell'umore e d'ansia. Spesso questi disturbi passano inosservati e non vengono curati, con conseguenze che possono essere pesanti e a lungo termine sia per la madre che per il bambino. -
Nessuno è immune!
Donne di ogni cultura, età, livello di reddito ed etnia possono sviluppare disturbi dell'umore nel periodo perinatale. I sintomi possono comparire in qualsiasi momento durante la gravidanza e i primi 12 mesi dopo il parto. È quindi importante render noto che attualmente le donne hanno a disposizione sia percorsi di cura di tipo psicologico di comprovata efficacia, sia terapie farmacologiche. Queste ultime possono essere assunte sia in gravidanza che durante l’allattamento, senza conseguenze per il bambino. -
Rompiamo gli stereotipi ….. Ansia e depressione e le malattie psichiatriche non sono colpe di cui vergognarsi!
A volte le donne sono considerate e si considerano deboli ed incapaci come madri se si sentono in difficoltà emotiva o vivono emozioni forti che non hanno mai vissuto, hanno paura di essere considerate pazze o delle cattive madri. La costruzione della consapevolezza, mira a rendersi conto della difficoltà e della possibilità di essere aiutate ad uscirne. -
Non c’è salute senza salute mentale!
Aumentare la consapevolezza dell’esistenza dei problemi legati alla salute mentale perinatale e che questi sono più frequenti di quel che si creda, potrà portare ad un cambiamento sociale con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'assistenza per le donne che vivono queste difficoltà e queste sofferenze. È importante ridurre lo stigma che accompagna la malattia mentale materna.
Impegniamoci quindi a chiedere sempre alle mamme come si sentono veramente ed incoraggiamole, se emotivamente sofferenti, a cercare aiuto rivolgendosi a professionisti qualificati e competenti che si occupano di salute mentale perinatale.
Bibliografia
Hessami K., Romanelli C., Chiaruzzo M., Cozzolino M (2020).: COVID-19 pandemic and maternal mental health: a systematic review and meta-analysis, The Journal of Maternal-Fetal & Neonatal Medicine 2020
Yan H, Ding Y ,Guo W (2020).: Mental Health of Pregnant and Postpartum Women During the Coronavirus Disease 2019 Pandemic: A Systematic Review and Meta-Analysis Front. Psychol., 25 November
Howard LM, Piot P, Stein A. (2014). No health without perinatal mental health.Lancet. Nov 15;384
Kingston D., Kaschif Mughal M. (2018). Stress perinatale materno. In Psicologia Clinica Perinatale, Quatraro R.M., Grussu P.,19-70.
Lewis AJ, Austin E, Knapp R, Vaiano T, Galbally M. (2015). Perinatal Maternal Mental Health, Fetal Programming and Child Development. Healthcare (Basel). Nov 26;3(4):1212-27.
O’Donnell K.J., Michael J.(2017). Meaney Fetal Origins of Mental Health: The Developmental. Origins of Health and Disease Hypothesis Am J Psychiatry 174:319–328.
Stein A., Pearson R.M., Goodman S.H., Rapa E., Rahman A., McCallum M., Howard L.M., Pariante C.M. (2014) Effects of perinatal mental disorders on the fetus and child Perinatal mental health 3 Lancet 384: 1800–19.