Linee guida per l’uso dell’IA a scuola

Linee guida per l’uso dell’IA a scuola

L’azione didattica è una relazione comunicativa che si concretizza all’interno di tre dimensioni: quella organizzativa, quella metodologica e quella interpersonale. Le Linee guida pubblicate dalla Rete delle scuole del Friuli-Venezia Giulia, partendo dal presupposto che l’IA è uno strumento che facilita nuove forme di comunicazione e interazione, evidenziano come in ognuno di questi ambiti essa possa intervenire apportando importanti benefici, se utilizzata come uno strumento complementare al lavoro svolto quotidianamente in classe dai docenti e a patto che il suo utilizzo venga costantemente accompagnato da riflessioni etiche che garantiscano la centralità delle relazioni umane, cuore pulsante di ogni processo educativo.

Organizzazione

Partendo dall’organizzazione scolastica, che si basa su una rete di comunicazioni tra personale amministrativo, docenti, studenti e famiglie, il documento spiega come l’IA può migliorare notevolmente questa struttura, automatizzando i processi ripetitivi e snellendo la gestione delle attività. Ad esempio, chatbot avanzati possono rispondere rapidamente a domande frequenti, gestire le prenotazioni di spazi o appuntamenti, e semplificare le richieste amministrative, liberando il personale da compiti di routine e permettendo di concentrarsi su attività a maggiore valore aggiunto.

Strumenti di analisi predittiva offrono un altro grande vantaggio: dirigenti scolastici e docenti possono infatti monitorare dati rilevanti, come l’andamento del profitto degli studenti o le tendenze di assenteismo, e intervenire tempestivamente con azioni mirate, anticipando criticità come il rischio di dispersione scolastica e permettendo un’azione educativa più efficace e preventiva.

La comunicazione esterna con le famiglie e la comunità può invece trarre beneficio da aggiornamenti automatici, traduzioni simultanee per famiglie non madrelingua, e dalla gestione fluida delle emergenze. Si tratta di funzioni che rendono la scuola più trasparente e accessibile: favorendo un dialogo continuo e un maggiore coinvolgimento da parte della comunità scolastica, trasformano la scuola in un vero e proprio hub di interazione educativa.

Metodo

Dal punto di vista metodologico, le Linee guida sottolineano come l’IA svolga un ruolo chiave nel favorire un’istruzione più dinamica, inclusiva e personalizzata promuovendo la didattica collaborativa, che può essere supportata da strumenti IA capaci di facilitare il lavoro di gruppo. Questi strumenti non solo monitorano le interazioni tra studenti, ma riescono a rendere più flessibili, e dunque meno influenti, le variabili di spazio e tempo nel processo di apprendimento: gli studenti possono infatti accedere ai materiali di apprendimento in qualsiasi momento e luogo, senza circoscriverli all’aula fisica o agli orari scolastici tradizionali. Gli assistenti virtuali possono trasformare discussioni informali in mappe concettuali, riassunti o schemi, rendendo l’apprendimento più efficace e la conoscenza più strutturata. Nelle interazioni con i chatbot il gioco di rimandi tra studenti e tutor può trasformarsi in una sorta di apprendimento organizzato, che non solo memorizza gli scambi informali, ma li converte anche in conoscenza costruita attraverso la valorizzazione della parte formale dello scambio.

L’IA permette inoltre di adattare i contenuti didattici alle specifiche esigenze di ciascun studente, favorendo l’inclusione e riducendo le disuguaglianze. Le piattaforme educative basate sull’IA possono offrire feedback immediati, suggerire strategie di apprendimento personalizzate e monitorare i progressi in tempo reale. Questo approccio favorisce l’autonomia degli studenti e li aiuta a sviluppare competenze chiave, come la capacità di problem-solving e il pensiero critico, preparandoli per le sfide del futuro.

Relazioni

Infine, per quanto attiene alla dimensione relazionale, cruciale nella relazione educativa, le Linee guida — evidenziando l’importanza di un equilibrio tra tecnologia e umanità e suggerendo un approccio che bilanci la precisione e la comprensione tecnica con un’etica critica e una riflessione sull’impatto umano e sociale di queste interazioni — sottolineano la necessità di tenere alta l’attenzione. L’IA non può sostituire l’empatia e la connessione umana, tuttavia può ottimizzare il tempo dei docenti, permettendo loro di dedicarsi maggiormente all’ascolto e al supporto degli studenti. Automatizzando alcune operazioni, l’IA consente ai docenti di concentrarsi sulle interazioni più significative, favorendo un dialogo educativo più profondo e centrato sui bisogni individuali. L’IA può altresì migliorare la collaborazione tra docenti, facilitando la condivisione di risorse, buone pratiche e l’organizzazione di attività interdisciplinari. La capacità di gestire e analizzare grandi quantità di dati permette di creare un ambiente di lavoro più sinergico e coordinato, favorendo il benessere collettivo. Infine, strumenti IA possono anche aiutare a monitorare il benessere emotivo degli studenti, segnalando situazioni che richiedono interventi specifici e promuovendo un ambiente scolastico più inclusivo e attento ai bisogni di tutti.

Per maggiori informazioni, consulta le Linee guida sull’utilizzo dell’IA in ambito scolastico della rete di scuole FVG:
https://stelliniudine.edu.it/wp-content/uploads/sites/724/E-Book-Costruire-il-futuro-maggio-24_def.pdf?x19470