La colazione di Giulia

di Marzio Mori, Ilaria Boni , Mattia Marinai, Giulia Pacciani

La colazione di Giulia

Un servizio apparentemente semplice che può diventare un punto di riferimento per le persone senza dimora: docce e cambio biancheria.

Nel 2024 il gruppo di lavoro che si è occupato del servizio (collocato in nei locali adiacenti alla mensa cittadina) ha proposto di spostarlo - in orario mattutino - presso un impianto sportivo in una frazione di Firenze denominata Cascine del Riccio. L'impianto di proprietà comunale viene utilizzato dalla società sportiva nei pomeriggi dei giorni feriali e nelle intere giornate di sabato e domenica. L'idea nasce dall'esigenza di offrire alle persone senza dimora uno spazio collocato in un parco pubblico con una dotazione di spogliatoi e servizi molto ampia. Ciò permette alle persone che necessitano di lavarsi e cambiare la biancheria di avere a disposizione uno spazio spogliatoio molto ampio, e dotato di ogni comfort. Sia il comune che la società sportiva sono entusiasti del progetto: è la prima volta che un impianto sportivo pubblico viene destinato a scopi sociali e di comunità su un target così complesso. La dimensione degli spogliatoi permette anche un altissimo livello di privacy tra i vari sessi. Le docce effettuate sono circa 80/85 al giorno per tre giorni alla settimana.

Come di consueto, l'apertura di un servizio così delicato su un territorio crea un po' di apprensione, ma apre anche grandi occasioni di interesse da parte dei cittadini.

Dopo alcuni mesi dall'apertura del servizio, Giulia - una giovane donna in maternità abitante nella frazione - ci contatta perché, insieme ad altri abitanti della zona, avrebbe avuto piacere ad organizzare la colazione per tutti i ragazzi che utilizzavano il servizio. Accettiamo con entusiasmo e organizziamo il piccolo bar per poter preparare le bevande calde.

Nasce così un gruppo di volontari del territorio (circa 35) che il lunedì, mercoledì e venerdì in alcuni dalle ore 10.30 preparano una ricca colazione per tutti e tutte. I volontari si organizzano in turni concordati col responsabile del servizio perché ogni giorno sia presidiato. La colazione è sempre molto ricca: bevande calde, succhi di frutta, brioches e, pane e marmellata. La voce si sparge rapidamente e gli ospiti crescono di giorno in giorno. Così strutturato il servizio docce si fa ascolto. L'ascolto diventa presa in carico e si costruiscono relazioni tra i cittadini delle Cascine del Riccio e gli ospiti della Caritas.  È attraverso l'ascolto che vengono coinvolti anche i Servizi Sociali e si costruiscono reti capaci di lavorare sui "problemi di vita" degli ospiti.

Oggi Giulia è rientrata al lavoro, ma grazie alla sua intuizione e sensibilità un semplice servizio di bassa soglia è diventato un punto di riferimento per una comunità che lo ha fatto proprio. Lo spazio pubblico è così diventato luogo spontaneo di attenzione ai più fragili, si è rafforzato un legame di comunità che ha ingaggiato gli abitanti del territorio che, spontaneamente, si sono autorganizzati per garantire sempre il primo pasto del mattino.

Il nome scelto all’unanimità "La colazione di Giulia" è un gesto di riconoscenza verso chi si è sentito parte di una comunità più ampia. La prima volta che abbiamo raccontato ad un convegno questa iniziativa lo abbiamo fatto fare a Giulia (ancora ignara del nome del progetto) ed anche il racconto è stato un'esperienza coinvolgente.

Marzio Mori

Caritas Diocesana Firenze
mori@caritasfirenze.it

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