Il lapbook per tutti

Che cos’è e perché utilizzare questo strumento anche alla scuola secondaria di primo grado

Il lapbook per tutti

L’utilizzo di template minibook nel contesto dell’apprendimento è documentato fin dal XIV secolo in alcuni libri di anatomia e di astronomia. Possiamo quindi affermare che docenti e studenti del 1500 avevano già compreso l’utilità di approfondire un argomento utilizzando immagini e forme.

Negli anni Trenta del Novecento i libri animati furono battezzati pop-up da una casa editrice americana e cominciarono ad essere prodotti in numero sempre maggiore. Negli anni Ottanta del Novecento anche le università si interessarono a questi libri, provando a proporre soluzioni semplificate di pop-up in ambito didattico.

Perché proporre i lapbook alla scuola secondaria?

In primo luogo, molti ragazzi e ragazze che oggi arrivano alla scuola secondaria sono stati abituati a utilizzare questo strumento alla scuola primaria; decidere di proporre la stessa metodologia anche alla scuola secondaria significa creare un ponte metodologico e di pensiero con il grado scolastico precedente, promuovendo la continuità e l’apprendimento per competenze. 

Promuovere una didattica con i lapbook vuol dire anche rompere lo schema della lezione frontale, prediligendo un approccio più operativo e maggiormente costruito sui tempi di attenzione di questa fascia d’età.

Infine, il lapbook ha la peculiarità di poter essere completamente personalizzabile, aspetto non trascurabile nell’ottica dell’inclusione.

Un ulteriore punto a favore di questo strumento è quello di rientrare nella sfera del learning by doing, dell’apprendimento «legato al fare», che sviluppa e rafforza le competenze metacognitive. Nella progettazione del lapbook, infatti, lo studente deve soffermarsi a pensare e pianificare le attività da svolgere, deve decidere dove porre l’attenzione e analizzare i contenuti con un atteggiamento critico per scegliere in maniera efficace i canali comunicativi da usare (testi, font, immagini, ecc.).

Attraverso la manipolazione di concetti astratti trasformati in forme concrete si facilita la categorizzazione e la gerarchizzazione degli argomenti.

Gli studenti e le studentesse della scuola secondaria, alla fine di un percorso che prenda in esame lapbook strutturati, lapbook a gruppi e lapbook individuali, saranno in grado di progettare nuovi strumenti per studiare e consolidare quanto già appreso, utilizzando gli esempi che già conoscono.

Quale lapbook scegliere?

Possiamo definire il lapbook come un libro fatto di falde che si piega, aprendosi e chiudendosi, e che può essere tenuto in grembo. Di solito un lapbook è dedicato a un argomento ben preciso e i template al suo interno ne rappresentano i sottoargomenti.

Ci sono diverse tipologie di lapbook, che si differenziano nella modalità di costruzione, nella somministrazione agli studenti e nel loro coinvolgimento.

  • Lapbook strutturati: sono lapbook già pronti da ritagliare, assemblare e completare, che l’insegnante realizza personalmente o trova già pronti da costruire in un libro o in Internet. Questa tipologia viene utilizzata per avvicinare gli studenti al nuovo strumento di studio.
  • Lapbook a gruppi: vengono sviluppati all’interno di un lavoro a gruppi. Progettare un lapbook da zero è un processo complesso che richiede buone capacità di sintesi e chiarezza riguardo i diversi livelli di approfondimento. Lavorare in gruppo permette un confronto costruttivo utile per progettare questo strumento le prime volte.
  • Lapbook individuali: sono la tipologia di lapbook più complessa poiché prevedono che l’alunno progetti e costruisca il lapbook in completa autonomia. Lo stesso argomento darà luogo a soluzioni anche molto differenti, in quanto proiezione del pensiero visivo di ciascuno. Non esistono soluzioni sbagliate, in quanto ogni studente sintetizza e usa le forme secondo la propria necessità.