Il disturbo ossessivo-compulsivo ha conseguenze comportamentali, affettive e relazionali rilevanti sia per il paziente che ne è affetto, sia per le persone con cui questi ha relazioni di prossimità. I familiari dei pazienti, infatti, sono spesso coinvolti direttamente nella sintomatologia del DOC e, nella maggior parte dei casi, riferiscono alti livelli di stress e compromissione della qualità di vita.
Le modalità principali di coinvolgimento includono la partecipazione diretta ai rituali compulsivi (ad esempio, il paziente potrebbe richiedere al familiare di condurre un rituale al posto proprio o di osservarlo mentre è lui a eseguirlo), l’erogazione di rassicurazioni (ad esempio, rispondendo alle continue richieste riguardo alla corretta esecuzione di una compulsione da parte dal paziente) e una più generale promozione dell’evitamento (ad esempio, aderendo alle regole imposte dal paziente, adattando la routine familiare sulla base di queste, o anche sostituendosi a lui/lei nello svolgimento dei compiti di vita quotidiana).
Questo fenomeno di coinvolgimento dei familiari nel disturbo e le modalità con cui viene espletato fanno parte della cosiddetta family accommodation.
La family accommodation è considerata un importante fattore di mantenimento del disturbo ossessivo-compulsivo. Il grado di aderenza dei familiari alle richieste dei pazienti di partecipare ai rituali, che aumenta quando i sintomi sono più gravi, è risultato associato al grado di distress e disfunzione familiare.
I familiari potrebbero trovare difficile sottrarsi alle richieste dei pazienti per le difficoltà nel tollerare i livelli di disagio manifestato da questi quando provano a farlo. D’altronde, i pazienti possono arrivare a sperimentare importanti livelli di rabbia e attivazione quando i familiari non aderiscono alle loro regole e richieste, e tali emozioni possono derivare anche dalla sensazione che l’altro non sia interessato a prendersi cura di loro.
I meccanismi della family accommodation, oltre a mantenere il disturbo e incidere negativamente sulle sue possibilità di trattamento, hanno un grosso impatto relazionale ed emotivo sull’intera famiglia. Differenti autori hanno rilevato come la maggior parte dei pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo riferisse l’interferenza del disturbo con le relazioni e con il funzionamento familiare, oltre che sociale e affettivo, generando conflitti e interruzioni relazionali.
Visto l’impatto della family accommodation e del clima familiare sulla gravità della sintomatologia, sull’aderenza al percorso terapeutico e sui relativi outcome, è fondamentale valutare e monitorare questi aspetti prima e durante il trattamento, in ottica di potenziamento degli effetti dello stesso.
In generale, un primo grado di coinvolgimento dei familiari è quello che riguarda la condivisione del modello di funzionamento del disturbo e dei principi del trattamento. Inoltre, questi possono essere coinvolti e formati come co-terapeuti, principalmente in riferimento allo svolgimento degli esercizi di E/RP da effettuare a casa, oltre che alla riduzione dei livelli di family accommodation. Infine, i familiari possono essere coinvolti nella fase di prevenzione delle ricadute.